Capitolo 8 - Paura

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Helial finalmente aveva qualcosa per difendersi. Eppure, anche così, non si sentiva al sicuro. Avrebbe potuto usare l'Abilità tre, o al massimo quattro volte, in un combattimento. Non si sarebbe potuto permettere errori.

"Lumia", chiamò, "è ora di andare. Ci aspettano altri trenta chilometri. Dovremmo riuscire ad arrivare entro sera."

Lumia si stropicciò gli occhi con le piccole mani, ancora insonnolita. Era l'alba. I primi raggi mattutini erano ancora molto fiochi e illuminavano a stento la foresta. Lumia guardò suo fratello: grondava di sudore e aveva gli occhi cerchiati. Doveva essere rimasto in piedi tutta la notte, ormai lo conosceva piuttosto bene.

"Idiota, perché non ti sei riposato?" lo rimproverò la sorella, "abbiamo un sacco di strada da fare, cosa facciamo se ti senti male per strada?"

Helial non rispose, non aveva voglia di perdere tempo con la sua petulante sorellina. Era troppo impegnato a pensare a come mettere in salvo entrambi.

Non sarà facile. Se l'avanguardia è già arrivata così avanti, probabilmente significa che ci sono già dei Goblin nei paraggi. Per ora non sento niente, anche se sto usando Percezione ormai da parecchio non è ancora arrivato nessuno. Si stanno dirigendo direttamente alla città? Passando per questa zona si fa prima, ma dubito che un intero esercito possa passarci. Forse siamo al sicuro, pensò Helial.

Raccolse quelli che sembravano un mucchio di stracci logori, gli stessi su cui aveva dormito sua sorella durante la notte. Strinse con forza i pugni. Tutta quella povertà era il risultato delle azioni di suo fratello... Non avrebbe mai potuto perdonarlo.

Erano stati costretti a una vita meschina, fatta di stenti. Non aveva mai potuto permettersi nulla per lui e sua sorella, a malapena il cibo e qualche oggetto di prima necessità. Questa non era vita, era sopravvivenza.

Si incamminarono dopo aver mangiato qualche pezzo di pane raffermo e bevuto un po' di acqua dal sapore strano.

...

Biancofiore, Edificio della Congrega del Mana

"Maestro Vidio, cosa facciamo? Sono troppi, non riusciremo a difendere il presidio di questa città. Abbiamo pochi combattenti e i nostri informatori ci hanno detto che i comandanti dell'Esercito sono già alla Terza Fase. Come possiamo sconfiggerli?" chiese un inserviente all'uomo di mezza età di fronte a lui, terrorizzato da quello che sarebbe accaduto di lì a poche ore.

Non ci fu nessuna risposta da parte del Maestro Vidio, che stava pensando a tutt'altro. Helial dove sei? Non puoi morire, sei la mia unica speranza per tornare ai vecchi splendori. Per favore, cerca di tornare in città.

Gli occhi di Vidio erano offuscati dalla preoccupazione per il suo allievo. Non gli aveva insegnato nessuna Abilità Offensiva, quindi il ragazzo non sarebbe mai riuscito a difendersi dagli attacchi dei Goblin. Finché Helial non avesse intrapreso un vero e proprio allenamento in una loro accademia, sarebbe stato meglio lasciare che coltivasse le basi il più possibile, per avere delle solide fondamenta.

Del resto, chi si immaginava che i pezzi grossi della Nazione di Fieralago avrebbero lasciato in confini sguarniti? Non aveva senso. Stavano davvero rinunciando a una delle loro cittadine di confine? Eppure, nonostante Biancofiore fosse una piccola cittadina, era un buon punto di rifornimento e riposo per i mercanti. Non aveva un grandissimo valore strategico, ma era pur sempre una sorta di avamposto commerciale prima delle Montagne Selvagge, dove alloggiavano i Goblin e altre creature poco amichevoli.

Dimenticando Helial per un secondo, anche Vidio si trovò preoccupato: i vertici militari dell'esercito Goblin erano probabilmente alla Terza Fase. Nonostante non sapesse di preciso il loro livello poteva tranquillamente immaginarlo; doveva essere intorno al livello 200... Vidio era di livello 151, a metà della Seconda Fase. Era la persona più forte in tutta la città. I soldati erano per la maggior parte di livello 100, ancora nella Prima Fase.

Il Demone contro il CieloDonde viven las historias. Descúbrelo ahora