𝑷𝒐𝒍𝒚 𝑸𝒖𝒆𝒆𝒏 ②

545 11 0
                                    

{Pt2 della poly}

I giorni seguenti la discussione sono ricchi di tensione sessuale e inquietudine da parte dei quattro ragazzi.

Come se John avesse aperto il vaso di Pandora, pare essersi scatenato un silenzioso ma tangibile caos tra di loro;l'aria in quell'appartamento diventa carica di parole non dette e gesti allusivi.

Ogni singola cosa, dal semplice raccogliere una forchetta finita a terra in cucina, con annessi sguardi eloquenti sul suo fondo schiena o al semplice scostargli i capelli dal viso mentre è impegnato a correggere un pezzo nuovo da suonare in studio.

John nota quanto i tre siano sul punto di esplodere: ad ogni suo movimento diventano simili a cacciatori che accerchiano la preda decidendo quando effettivamente scattare e se pensano che lui possa star fermo e indifeso, si sbagliano di grosso.

I baci sono elettrizzanti, anche quelli più semplici. Un delicato sfiorarsi di labbra provoca in chi ha di fronte un brivido incontrollato e una serie di piccoli sospiri che non fanno altro che caricarlo come fosse un giocattolo a molla.

Brian specialmente, lo scruta in maniera diversa. Vorrebbe dirgli a volte di smetterla di fissarlo come se fosse un pezzo di carne sul bancone del
macellaio, ma sotto sotto, gli fa piacere suscitare queste emozioni in lui.

Ringrazia che di lì a breve avrebbero suonato ancora al Rainbow, un pensiero che gli occupa la testa e lo distrae dal desiderare anche solo una sana sessione di petting, per cui il giorno successivo all'effettiva chiacchierata, si chiudono in studio preparandosi per la serata, ma soprattutto sfogandosi quel che possono con un ottimo sound check.

Freddie ha la voce carica e vibrante come non mai, Brian pare amoreggiare con la Red Special, per non parlare di come Roger si sfoghi sulla propria batteria e di quanto John si impegni nel suonare al meglio il giro di basso di "Liar" fino a farsi formare dei nuovi calli sulle dita.

A prove terminate si osservano:i volti paonazzi, la pelle leggermente lucida da una delicata patina di sudore e le bocche socchiuse a ricercare l'aria persa. Come se avessero appena finito di ruzzolare in quattro al centro del loro letto, assomigliando ad animali ferini e pronti ad azzannarsi tra di loro.

Non manca molto al suo compleanno e non ha mai sperato che arrivasse così in fretta.

Si sente abbastanza triviale e indecente nel pensare principalmente alla notte del diciannove agosto, si vergogna per questo ma non può farne a meno di pensare principalmente a lui nudo, nel mezzo del loro letto e sotto le cure attente e premurose dei suoi ragazzi.

Arrossisce in modo imbarazzante avvampando improvvisamente a tutte le fantasie a sfondo sessuale che gli si formano in testa, a tutte le posizioni in cui lo avrebbero messo, a tutti i pompini che gli avrebbero permesso di fargli, alle seghe, ai baci, i succhiotti che vuole che campeggino sul suo collo. Uno per ognuno, li vuole lì, da sfoggiare come una collana elegante e preziosa.

Sa di star costruendo enormi castelli immaginari, che forse non sarà tutto questo splendore che si immagina che sia, potrebbe essere un'accozzaglia di corpi e potrebbe far mal-ma che cazzo sta dicendo, certo che sarà meraviglioso. E se anche si ritrovassero in posizioni assurde o ci fossero intoppi, beh, si metterebbero a ridere finendo per giocare come fossero cuccioli di lupo.

Sarà stupendo.

Incredibile.

Immagina di abbandonarsi alla loro mercé, di lasciarsi fare qualsiasi cosa e poter provare ogni topologia di piacere fisico. Si morde il labbro inferiore ad ammettere che la sua più grande fantasia sia quella di essere in ginocchi di fronte a loro e avere mani e bocca occupate...e immagina i loro occhi febbrili, affamati e famelici tutti per lui.

գυєєи||οиє ѕнοτWhere stories live. Discover now