𝐗𝐈 ー 𝐋𝐀𝐓𝐓𝐄 𝐀𝐋𝐋𝐄 𝐆𝐈𝐍𝐎𝐂𝐂𝐇𝐈𝐀

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Mingi stava dormendo beata nel lettino dalle morbida lenzuola verde pistacchio, abbracciata al suo peluche. Una smorfia di beatitudine le incorniciava la faccia, Jimin sorrise nel guardarla.

Tutti i bambini dormivano un sonno profondo così decise di socchiudere la porta ed andare di sotto.

Scese le scricchiolanti scale di legno che profumavano di Pino e volse un'occhiata stanca al dondolo, sistemato al fianco della cassapanca, ricoperta di bambole e macchinine dalle varie forme e colori, posto difronte al divano; lì dove il giorno prima aveva iniziato a raccontare la sua storia.
Perché era solo sua da molto tempo.

<<Buongiorno>> borbottò entrando mentre si stropicciava un occhio per la sonnolenza, Taehyung era seduto a capotavola, dando le spalle ai pensili della minuscola cucina.
Era piccola ma andava bene così, si sentivano a casa.

Col cappuccio della felpa nera in testa, fissava l'interno della sua tazza, probabilmente vuota, le braccia incrociate sul tavolo e un broncio dipinto sulle labbra. Jimin si sedette al lato opposto, all'altro capotavola e lo guardò con un sorriso raggiante.

<<Non hai ancora imparato?>> chiese con un risolino. Taehyung continuò a fissare la tazza vuota.

<<No>> e allora altri ricordi tornarono a galla, quando ogni mattina Taehyung rimaneva seduto a fissare il vuoto e ad aspettare Jimin perché non sapeva prepararsi il cappuccino da solo e non c'era nessuno, ma proprio nessuno, che lo facesse come il suo migliore amico.

Jimin con uno slancio si rimise in piedi, <<Da' qua>> Taehyung gli porse la tazza con un sorriso rettangolare ad incorniciargli le labbra sottili.

Entrambi scalzi sul pavimento freddo, tuta e cappuccio alzato, sembrò di tornare al liceo, quando sei reduce da una sbronza colossale e non hai le forze manco per respirare e ti arriva un messaggio dicendoti di prepararti, che avresti passato la giornata con i tuoi fantastici amici perché nemmeno la sbronza vi ferma.

Jimin aspettò che il caffè fosse pronto per entrambi, lo versò nelle tazze e preparò il cappuccino.

Quando finalmente si voltò e diede a Tae la tazza fumante, l'uomo sembrò aver ripreso il suo solito colorito e la vivacità che i suoi occhi erano soliti mostrare.

<<Il tuo è sempre il più buono>> disse mentre si gustava la bevanda calda, Jimin sorrise sotto i baffi e ne prese un sorso.

<<Ne dubito Tae>>

Taehyung inarcò un sopracciglio <<Te lo giuro Chim, il cappuccino che fai tu è il migliore in assoluto>>

A Yoongi non piaceva, anzi, a Yoongi non piaceva il cappuccino, ecco.
<<Se lo dici tu>>.

Rimanettero in silenzio per un pò, finché Taehyung non mise giù la tazza e puntò lo sguardo su Jimin per costringerlo a guardarlo negli occhi <<Dovresti andare avanti, non dico dimenticare, ma almeno smettere di pensarci...>>

Jimin strinse la porcellana della tazza e si ustionò leggermente i polpastrelli <<Non mi ha mai chiesto scusa Tae. Mai>> Allora Taehyung capì che aveva toccato un tasto dolente.

<<Non voglio tornarci assieme Cristo, ma mi avrebbe fatto piacere se si fosse comportato meglio nei miei confronti.>>

Taehyung allungò la mano, il tavolo non era troppo grande, anche Jimin lo fece e le punte delle loro dita si sfiorarono <<Mi dispiace che ti abbia ferito così tanto>> Jimin scosse la testa.

<<Non scusarti, non è colpa tua e manco mia! Gli ho dato tutto e lo so che eravamo soltanto adolescenti ma gli ho dato tutto ciò che avevo all'epoca. E lui mi ha lasciato con niente. Lo so che non posso avere indietro nulla, ma vorrei che soffrisse anche lui come sto soffrendo io.>>

Taehyung stette in silenzio <<Magari quando arriverà ti chiederà scusa->>

<<Non lo ha fatto prima perché mai dovrebbe farlo ora.>> Borbottò stizzito l'altro, lasciò le mani di Taehyung. Entrmabi tornarono alle loro bevande.

Il cuore un pò più pesante.

<<Byunggwon ha detto che arriveranno domani pomeriggio, se non incontrano traffico forse stasera>> Esordì Namjoon entrando in cucina, Taehyung e Jimin per poco non sputarono sul tavolo i loro cappucini.

<<Domani pomeriggio?!>>

<<Forse stasera?!>> Urlarono perplessi i due all'unisono.

Jimin potè percepire il fastidio insinuarsi sotto la pelle, si sentiva il latte alle ginocchia.

Anche Jungkook fece capolino nella calda stanza aggiungendosi al trio, li guardò confuso non appena notò le loro espressioni stralunate <<Cosa, ho qualcosa in faccia?>>

<<Si, la bellezza di un Dio greco>> Rispose Taehyung ficcandosi in bocca due biscotti al miele, Jungkook gli sorrise adorante e gli fece una carezza sulla schiena per poi lasciargli un bacio dietro l'orecchio <<'Giorno anche a te>> sussurrò ricoprendo di brividi la pelle abbronzata di Taehyung.

Jungkook filò in direzione del piano cottura per prepararsi il caffe, amaro; come piaceva a lui, i pantaloni troppo larghi della tuta grigia gli fasciavano perfettamente il fondoschiena e sotto la maglietta bianca i muscoli si vedevano chiaramente, tesi, rilassati, maestosi.
<<Da non crederci che quel culo sia mio>> borbottò l'uomo osservando Jungkook.

<<Tae eddai!>> Esclamò il più piccolo contrariato <<Che c'è? È vero!>>

Dahyun barcollò fino allo stipite della porta evitando di colpire con il fianco lo spigolo di un mobile
<<Nottataccia?>> Domandò Nam divertito mentre si versava in una tazza giallo canarino un thè verde fumante.
Dahyun piombò sulla sedia come un sacco di patate <<Hoseok russa>> mormorò col broncio.

<<E te ne sei accorto solo ora?>> In risposta al suo sarcasmo fuori luogo, Taehyung ricevette una presina in faccia <<Chiudi il becco Tae>>,

<<Risulterebbe più difficile del previsto>>

Le scale scricchiolarono per l'ennesima volta, una testa corvina fece capolino.

<<Oh eccolo quì! Hai spento la
ruspa?>> Esclamò Taehyung con un risolino ridicolarmente visibile ed orgoglioso, Hoseok si guardò intorno spaesato, Dahyun si teneva le tempie tra l'indice e il medio mentre pensava ad un modo per ammazzare Taehyung.

<<Cosa?>>

<<Russi mentre dormi, lo sai?>> Dahyun posò rumorosamente la fronte sul tavolo, drammatico.
<<Kim Taehyung, io giuro che tu uccido>>

Hoseok aprì la bocca sorpreso <<Faccio tanto rumore?>> Chiese incredulo, guardò Dahyun che fece spallucce fingendo un'espressione innocente, Jimin scosse la testa <<Pure i sordi ti sentono>>.

<<Oh ma andiamo!>>

<<È tutto ok Hoseok, ti perdoniamo per il tuo insistente russare!>>

<<Vaffanculo Tae>> brontolò Hoseok prima di fiondarsi sul caffè e le fragole che il giorno prima avevano messo nel frigo.

<<È sempre un piacere parlare con te, amico>>.

<<Oggi continuerai il racconto
Chim?>> Chiese Jungkook seduto sul bancone pulito, Jimin sbattè le palpebre un paio di volte prima di rispondere.

<<Non ho poi così tanta scelta no?>>








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Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Fate un salto a leggere la mia nuova storia, "Fangs Of The South"!
Ily♡

𝐐𝐔𝐄𝐈 𝐁𝐑𝐀𝐕𝐈 𝐑𝐀𝐆𝐀𝐙𝐙𝐈 [M.Yg, P.Jm]Where stories live. Discover now