The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇ

Prologo

Infatti Taehyung non percorse nemmeno metà del lungo corridoio dedicato alle stanze reali, che vide una guardia posta all'entrata della camera di suo padre aprire la porta per farne uscire da essa la figura bassa e leggermente zoppa del re, accompagnata subito dopo però da un ragazzo alto e dai capelli corvini che in posizione eretta e militare, seguiva suo padre a testa bassa sprigionando il suo odore da alfa tutto in una volta, cosa che non lasciò indifferente Taehyung a causa del disgusto che questo gli provocava se associato a quel volto.

Arrestò la camminata e aspettò che suo padre alzasse gli occhi così da incontrare la sua figura snella già in tenuta da viaggio. «Taehyung» disse con voce roca, facendo alzare lo sguardo del giovane alfa dietro le sue spalle che non appena incontrò i suoi occhi rimase impassibile. Taehyung riuscì a scorgere solo un fremito dovuto al lungo respiro che aveva fatto dopo averlo incontrato.

«Padre, cosa...» si avvicinò a passi lunghi e felpati, raggiungendo la sua figura paterna non distogliendo però gli occhi cagneschi da quello che era stato nominato, all'inizio del nuovo anno, generale dell'esercito reale. Park Bogum era un ventiquattrenne alfa, figlio di una domestica rimasta gravida di un alfa a lei sconosciuto, e cresciuto a palazzo con l'accordo da parte dell'ancora calda regina di istruire quel bambino al fine di portare gloria al re combattendo per quest'ultimo. Anni di allenamento e duro lavoro lo avevano ripagato con quel titolo, ma per Taehyung quell'uomo non meritava nemmeno di essere guardato negli occhi data la sua natura così simile al padre sconosciuto.

«Vedo che sei già pronto per andare» ridacchiò amaramente l'anziano, ridestando Taehyung dai suoi pensieri e che distogliendo lo sguardo dall'alfa si avvicinò al padre per posargli una mano sulla spalla.

«Sarei passato a salutarvi prima di farlo» lo rassicurò con un mezzo sorriso dispiaciuto per la consapevolezza di lasciare suo padre in condizioni di salute non del tutto ottimali, ma d'altronde era abituato a questo già da molto tempo. La pelle raggrinzita, i capelli bianchi e la perdita di massa muscolare, nonostante fosse lontano dall'essere ritenuto un anziano, erano apparsi gradualmente in seguito alla morte della regina conseguita alla sua nascita. La mancanza della sua compagna l'aveva portato a distruggersi pian piano, finendo col dimostrare più di quanto fosse la sua vera età.

Taehyung, sebbene odiasse e invidiasse - anche se non l'avrebbe mai ammesso di fronte ad uno di loro - la forza che gli alfa avevano in regalo fin dalla nascita, odiava ancor di più l'esistenza di quella forza maggiore che legava due persone per sempre tramite un marchio - nel senso più fisico dell'unione - e nell'anima - in quello più spirituale -, rendendoli incapaci di vivere separati per troppo tempo. Quando, come in quel caso, capitava che il proprio compagno abbandonasse l'altro per primo, quest'ultimo tendeva ad auto distruggersi per il dolore e la mancanza.

I medici del regno non avevano lasciato molte aspettative di vita per suo padre, ma quest'ultimo era forte e nonostante il dolore aveva il frutto dell'amore della sua amata, nonché suo specchio, da accudire e crescere forte per insegnargli l'amore e tutto ciò che la vita - prima del regno - gli avrebbe offerto.

«Lo so bene» gli sorrise sghembo, fiero di quello che suo figlio stava decidendo di affrontare nonostante la sua natura da omega e l'incertezza di quel viaggio.

«Ma padre... cosa ci fa lui qui?» chiese sollevando nuovamente lo sguardo sul corvino che impassibile sostenne lo sguardo del principe attendendo che il re annunciasse la sua decisione a suo figlio.

«Non sarebbe saggio lasciare che tu rimanga solo per così tanto tempo in un equipaggio formato solo da alfa e beta. Nonostante io mi fidi e conosca il capitano Yun, non posso garantirti lo stesso con il resto dell'equipaggio, per questo qualche giorno fa ho affidato al nuovo generale Park il compito di proteggerti da qualsiasi pericolo tu possa incontrare sulla tua strada.» quell'informazione fece raggelare Taehyung che, in quello sguardo impassibile riuscì a scorgere per un solo secondo un ghigno di divertimento da parte dell'alfa.

«Non mi sembra-» il re non lo fece nemmeno finire di parlare che subito riprese parola, togliendogli definitivamente le forze di ribattere.

«Inoltre il tuo primo calore non è ancora arrivato e non posso permettere che ti succeda qualcosa di brutto. Sei l'unica famiglia che ho Taehyung». Sembrò quasi implorarlo con quell'ultima frase e per forza di cose fu costretto ad abbassare lo sguardo e annuire flebilmente con un sospiro. Se solo suo padre sapesse che la persona che stava per portarsi dietro tutt'altro era che affidabile e che probabilmente alla prima occasione sarebbe stato il primo a fargli del male, non avrebbe lasciato che lo seguisse così facilmente.

«Scusate l'interruzione Maestà, ma i destrieri e i miei uomini sono pronti per accompagnare Vostra Altezza il principe» l'interruppe l'alfa cordialmente con un leggero inchino, prima di rimettersi in posizione eretta ed attendere le ultime parole del re che avrebbero dato il via al principe per partire.

«D'accordo» rispose lanciandogli un'occhiata, prima di rivolgersi nuovamente al biondo che sorrise nervoso, con il cuore accelerato per ciò che sarebbe successo da quel momento in poi. «Ti guarderò da qui mentre raggiungi il molo. Aspetterò impazientemente il tuo ritorno figliolo». Nessun gesto affettuoso, solo una pacca sulla spalla e quelle semplici parole piene di significato e amore, come d'altronde si era sempre composto il loro rapporto.

Solo un cenno positivo ed un «Vi renderò orgoglioso di me padre.» fu la loro ultima interazione prima che il principe muovesse i primi passi, seguito dal generale Park, verso l'uscita del palazzo dove il sole appena sorto lo attendeva pronto a guidare la sua strada in quel lungo viaggio.

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Ecco il nostro futuro re (non mi morite per favore)

Bene, cosa ve ne pare? Opinioni, aspettave? Fatemi sapere cosa ne pensate~