Capitolo 40

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"Dana sei sicura che hai sistemato tutto?"

"Si Abby tranquilla, il tizio del catering porterà tutto prima che arrivino gli studenti. Ho già pagato quindi quando arriva basta che ci sia qualcuno lì a firmare una ricevuta."

"Se ci sarà qualche problema sappi che darò la colpa a te." Aggrotto la fronte non capendo il motivo, ma lascio passare scrollando le spalle.

"Anche se è il primo anno che lo organizzo non vuol dire che non sono capace."

"Sempre meglio chiarire, ora vado."

"Okay, ci sentiamo."

Termino la chiamata e lancio il telefono sul letto. Questo ballo mi sta stressando, direi molto. Oggi è il grande giorno e la principale organizzatrice del ballo non so quante volte mi ha chiamato in questi giorni per mettere tutto a punto. Stamattina ho ricevuto una sua chiamata alle sei di mattina dicendomi che ero già in ritardo e che dovevo sbrigarmi, dato che lei stava in piedi già dalle cinque per finire tutto.

Decido di fare una doccia per rinfrescarmi un po'. Vado in bagno, accendo l'acqua e quando questa diventa tiepida mi levo i vestiti e entro nella doccia.

Appena ritorno in camera risento il mio telefono squillare. Vado decisa a prenderlo non vedendo neanche chi è.

"Abby, cavolo dammi un po' di pace. Non iniziare a darmi altri centomila ordina che potrei risponderti male. Mi sono appena fatta una doccia rilassante e per rispondere alla tua chiamata sto bagnando tutta camera mia dato che sto ancora in asciugamano. Voglio un po' di tempo da non dedicare al ballo." Dico.

"Mi fa piacere che ti sei appena fatta una doccia." Dice una voce sicuramente non femminile. Prendo il telefono in mano per vedere scritto un altro nome sul display del telefono.

"Merda." Dico mentre mi cade il telefono per terra. Per quale motivo non guardo il mittente prima di rispondere alla chiamate.

"Tutto okay, bambolina?" Sento dire Zayn dall'altra parte del telefono.

"Io? Si, tutto bene. Scusa non pensavo fossi tu al telefono."

"Tranquilla. Anzi meglio che ti ho chiamato dato che sto fuori casa tua e all'inizio ero tentato subito di citofonarti."

"Come sarebbe a dire che sei fuori casa mia?" Mi avvicino alla finestra che si affaccia sulla strada per vederlo appoggiato alla sua macchina.

"Si, perchè ti dispiace?" 

"Assolutamente no, Zay." Rispondo forse troppo velocemente.

"Quindi dato che mi sento uno stupido a parlare con te al telefono sapendo che mi stai guardando dalla finestra," fa una pausa mentre lo vedo agitare una mano verso di me, ed ero talmente concentrata nel guardarlo che non mi ero neanche accorta che mi stava salutando, "non è che mi faresti entrare?"

Fermi tutti. Mi ha appena chiesto di invitarlo in casa mia. E io dovrei farlo entrare nonostante indossi solo un asciugamano che a malapena mi copre? Direi di si.

"Si, ora ti apro." Chiudo la chiamata ed esco da camera mia con sempre il telefono in mano. Scendo le scale per poi aprire la porta e trovarmi un Zayn con i capelli tutti spettinati davanti a me. Perchè mi sembra sempre più bello?

Adesso che ce lo ho davanti a me mi sento in imbarazzo per non essermi messa qualcosa addosso.

"Ciao bambolina." Si avvicina a me per darmi un bacio sulla guancia per poi farmi arrossire.

THE BET |zayn malik|Where stories live. Discover now