Capitolo 16

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Spero con tutta me stessa che mia madre non sia ancora tornata a casa. Diciamo che non ho tutta questa voglia di parlare con lei.

Che poi non so proprio cosa voglia dirmi dal momento che non abbiamo una relazione madre-figlia come hanno magari quasi tutte le ragazze della mia scuola. C'è sempre stata questa rivalità tra noi, non per un motivo preciso, ma io non piaccio a lei e lei non piace a me. La cosa che più mi fa arrabbiare è che cerca sempre di fare la mamma perfetta dandomi dei nomignoli assurdi e poi, non c'è mai a casa. 

Non la capisco a volte, sul serio. 

Cerco di pensare alle cose che potrebbe chiedermi, ma sinceramente non ne ho la più pallida idea. Forse, quando mi stava accennando il discorso ha tirato in mezzo la gelosia. Spero non riguardi Zayn o anche Luke, sarebbe troppo imbarazzante.

Non parliamo mai di niente se non piccole conversazioni dove lei mi chiede com'è andata la scuola ed io le rispondo con monosillabi a stento. 

Arrivata a casa parcheggio la macchina davanti al vialetto e, prima di scendere, mi do un'occhiata allo specchietto guardando la mia figura stanca. Le occhiaie incorniciano i miei occhi e mi miei capelli sono spettinati e rovinati. Dovrò dargli una sistemata. 

Entro in casa non sentendo rumori provenire da dentro quindi forse sono sola. 

Ma quando sto per alzare gli occhi al cielo, non essendo affatto sorpresa del silenzio che c'è in casa, ecco che sbuca mia madre dalla cucina.

Viene verso di me asciuandosi le mani con il solito panno verde vecchio di cento anni e continuo a fissarlo, non volendo incontrare i suoi occhi.

"Ehi, Dana. Tutto okay a scuola?" Eccola lì, la solita monotona domanda alla quale risponderò con la solita e monotona risposta.

"Sì, tutto apposto. Tu perché non sei a lavoro?" Le chiedo per non ricordarle che dovevamo parlare.

"Non mi sentivo molto bene stamattina, ho preferito rimanere a casa, ma tuo padre non c'è." Mi ammicca. Subito corrugo la fronte pensando sia una cosa più che strana e faccio un passo indietro, quasi insospettita.

"Mi dispiace che stai male, spero ti rimetterai presto." Mordo forte il labbro inferiore mettendo la borsa di scuola in spalla preparandomi a salire le scale. "Ora vado di sopra che ho parecchie cose da studiare." Invento li al momento, per poi stringere il manico della borsa e incamminandomi verso le scale.

Subito penso ci sia cascata, ma quando faccio il primo scalino, pensando di essere salva, mi chiama. 

Alzo gli occhi al cielo. 

"In realtà volevo parlarti di una cosa." Stringo le labbra in una linea sottile girandomi verso di lei e scendendo l'unico scalino che avevo fatto per poi andarle incontro, sul divano, dove si è appena seduta.

"Di cosa?" Un sorriso le si apre sul volto ed io la guardo con la stessa faccia stranita di prima, non capendo dove vuole andare a parare. 

"Come stanno i tuoi amici?" Chiede. 

"Stanno bene, si." Le rispondo in modo breve, non vedo cosa le possa interessare.

"Nuove amicizie?" Riprende a sorridere ed io, nervosa, mi siedo sul divano ad una discreta distanza da lei.

Capisco immediatamente di cosa si tratti il discorso e sbuffo. "Mamma arriva al punto." Sbuffo, sapendo si parlerà di Luke o di Zayn, non che ci sia molto da dire, in effetti. 

Si, ci siamo baciati anche se io del moro so ben poco, mentre con Luke, è una cosa ancora da definire. Quindi, in teoria, le cose da dire sono poche o addirittura inesistenti.

THE BET |zayn malik|Where stories live. Discover now