Capitolo 15.

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Harry's POV
Il martedì mattina mi sveglio presto ed eseguo le stesse azioni che faccio tutti gli altri giorni. Quando sono pronto per uscire dalla stanza, sento un letto cigolare, mi giro e vedo Nick sveglio che mi fissa.
-Buongiorno bellezza. - dice.
- Ciao Nick. - mi limito a rispondere.
- Che cosa ho fatto adesso? Perché sei acido? Hai bisogno di un pompino mattutino? - mi chiede.
- Non ho niente e non ho bisogno di un pompino. Non ti fai schifo da solo? Chiedere di essere sfruttato sessualmente da un ragazzo che non ricambierà mai i sentimenti che provi per lui? - domando io.
- Per prima cosa, non sento di essere sfruttato da te. Io provo qualcosa di forte per te e ogni tuo desiderio è un ordine per me. Sai, nell'amore la cosa più importante è soddisfare i bisogni del proprio partner. È vero noi non stiamo ancora insieme, ma nel futuro diventeremo una coppia. E se posso ricordartelo anche tu soffri per un ragazzo che non ricambierà mai i tuoi sentimenti. Louis è etero. Gli piace la vagina. Per quanto bello e saporito possa essere il tuo cazzo, non gli piacerà mai. Mettitelo bene in testa. - replica lui arrabbiato.
Per risposta gli faccio lo spelling di vaffanculo scandendo bene le lettere in modo che le senta chiaramente ed esco dalla stanza. Nick sa essere davvero odioso quando vuole. Lo so che Louis non proverà mai per me quello che io provo per lui, ma non c'è bisogno che me lo ricordi ogni giorno della mia vita. Scendo le scale ed esco dai dormitori. Cammino sovrappensiero per il giardino e urto contro una persona. Mi accorgo che si tratta del professore di scrittura creativa.
Mi guarda con quei bellissimi occhi che si ritrova e dopo avermi squadrato tutto il corpo, esclama sorridendo :
- Buongiorno Harry Styles. -
- Buongiorno professore. - rispondo.
- Stamattina sei distratto eh? Se posso permettermi di chiedertelo, cosa ti distrae? - chiede lui curioso.
- Niente di importante. Cose inutili. - replico io.
- Harry Styles, dovresti sapere che nulla nella vita è inutile. Ogni cosa esistente al mondo, esiste perché ha un suo scopo. Quindi quello a cui stavi pensando non può essere inutile. Ma adesso lasciamo stare i miei discorsi filosofici. Dove eri diretto prima di urtare contro di me? - domanda lui.
- Stavo andando alla caffetteria a fare colazione. - ribatto io.
- Oh anche io. Posso farti compagnia? - chiede lui.
- Si certo. Mi farebbe molto piacere. -rispondo.
Ci incamminiamo verso la caffetteria. Arriviamo lì e ordiniamo. Io prendo un cupcake e un cappuccino mentre lui ordina una grossa ciambella e un cappuccino. Ci dirigiamo a un tavolo e ci sediamo. Cominciamo a mangiare e lo osservo mentre mangia. Persino i movimenti che fa con la bocca mentre mangia sono sexy. Quella è una ciambella molto fortunata. Mi becca mentre lo osservo.
- Sono sporco da qualche parte?-domanda.
- No, lei è perfetto così com'è. Oh no non intendevo in quel senso. Intendevo dire che... ehm... che... lei non è sporco.- replico imbarazzato.
- Tranquillo Harry, non devi vergognarti di quello che hai detto. Sai, io sono una di quelle persone che dice sempre ad alta voce quello che pensa. La vita è troppo breve per tenerci tutto dentro. Siamo tutti e due adulti. Non c'è nulla di male a dire quello che pensiamo fisicamente l'uno dell'altro. Adesso tu potresti dire che un professore non dovrebbe fare commenti del genere su un alunno, ma in questo momento non siamo in aula. Non siamo professore e alunno, siamo due persone adulte che conversano. Morale della storia è che dovresti dire a chiunque quello che pensi su di lui o che provi per lui quando ne hai ancora l'opportunità. - ribatte lui serio.
- Allora professore, come si può dire a una persona che la si ama pur sapendo che quella persona non ricambierà mai i sentimenti che si prova per essa? Come si fa a dire a una persona che la si ama se si sa già che nel momento in cui lo verrà a scoprire potrebbe allontarnarsi? Perché rovinare l'occasione di godere della compagnia di quella persona solo per svuotarsi del peso che si ha dentro?- chiedo io.
- Allora io ti chiedo Harry Styles, perché stare in compagnia di quella persona se si soffre ogni secondo per il fatto che non le si può dire quello che si prova per lei? Penso che sai risponderti da solo a questa domanda. Corri Harry! Vai dalla persona che ami e raccontale tutto. Non sprecare la tua vita pensando che il tempo che passi con lei basti a compensare la tua sofferenza.-risponde lui.
Non me lo faccio ripetere due volte. Esco dalla caffetteria correndo diretto alla stanza di Louis.
Quando arrivo al suo piano, vedo Louis baciare una ragazza fuori dalla sua porta.
Osservo meglio la ragazza. La riconosco. No, non può essere lei.

Beloved || Larry StylinsonWhere stories live. Discover now