Capitolo 24 (Adolf)

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Adolf era ancora in infermeria.Non riuscì a partecipare alla nuova battaglia.

Julia varcò la soglia ancora col cuore spezzato, ma aveva qualcosa in mente.

<<Come ti senti?>>Gli chiese.

<<Abbastanza bene,grazie.>> Rispose freddo.

<<Sono contenta.>>Disse con un filo di voce.

<<Non sei arrabbiata con me?>> Domandò alzandosi dal giaciglio.

<<No, perché ho una proposta.>>

Adolf si abbottonò i bottoni della camicia.

<<Di che si tratta?>>Chiese non prestando attenzione alla ragazza che lo fissava.

<<Se decidessi di sposarmi, potrei farti tornare a casa. Mio padre è uno dei comandanti dell'esercito. Questo inferno non ti apparterrebbe più...vivresti una vita felice con me...>>

<<Non posso accettare.>>
<<Perché!?>> Strillò arrabbiata,con le lacrime che non smettevano di sgorgare dagli occhi.

<<IO AMO HANNA!>>Esplose.

<<NO! NON LO PERMETTERO'!>> La donna lo spinse sul letto. La ferita alla gamba si riaprì.

<<JULIA!>> Gridò quando ebbe un coltello fra le mani.

<<SPOSAMI!>> Strillò puntando la lama alla gola del ragazzo impietrito.

<<SEI PAZZA!>> Le urlò contro.

<<SI CHIAMA AMORE!>>Ribatté.

<<Che Dio mi perdoni...>>Sussurrò Adolf prima di tirarle un ceffone talmente forte da farla cadere a qualche metro di distanza.

Il rumore del coltello in terra risuonò forte, come un tuono.

<<Io non lascerò mai Hanna. Mettitelo in testa!>>

<<CHE TU SIA MALEDETTO!>>

<<Tu sarai annientata dalla gelosia quando scoprirai che io e Hanna avremo una vita felice.>>

Un dolore al polpaccio di fece forte.

La lama era infilzato nel punto dolorante.

Il ragazzo lo estrasse velocemente.

Lo gettò a terra quasi non sentisse niente.

<<Di me ti resterà solo il sangue.>>

Uscì dalla tenda zoppicando ma capace di camminare.

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Qualche ora dopo Julia si ripresentò da Adolf.

<<Speravo che cambiando tenda non avresti tentato di uccidermi!>>

<<Sono venuta per dirti addio.>>

<<Te ne vai? Ne sono felice>>

<<No, sarai tu ad andartene.>> Sorrise soddisfatta, come se stesse per distruggerlo.

<<Davvero? Fammi pensare,che proposta hai in mente stavolta?>> Domandò ironico.

<<Andrai in battaglia, ho convinto mio padre. Non penso che messo così riuscirai a sopravvivere.>> Lo salutò.

<<Aspetta! Pensi davvero che così mi distruggerai? Distruggerai solo te stessa! Io tornerò vincente, mostrandoti le mie ferite, personalmente.>> Gli giurò.

<<Ah si?>>

<<Si. Dirlo non è come vederlo. Sarà soddisfacente vederti sconvolta dal mio ritorno.>>

<<Sarò qui ad aspettarti.Speriamo che non debba aspettare in eterno.>>

<<Non succederà.>>
<<Spezzandomi il cuore hai firmato la tua condanna a morte.>> Sbottò.

<<Addio Julia.>>

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