Capitolo 18

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29 Marzo 2016
Giulia
Sono in Germania, a Monaco di Baviera, è credo una delle poche città che ho visto in vita mia fuori dal l'Italia. Sono andata solo una volta in Francia ed una in Inghilterra con la scuola, la Germania, o almeno Monaco è bellissima. Sono qui da ieri sera ed ora sono fuori a fare un giro con Manuel, Giulia e Francesco.
Vivo con loro da quando sono uscita dall'ospedale, si sono subito presentati e all'inizio credevo che fossero gentili per quello successo ma ora ho scoperto che sono davvero molto simpatici. Mi sono trovata bene con loro due, a parlare e tutto quanto. Il mio aspetto è quello che è, ho ancora i lividi, praticamente ovunque e Francesco il braccio ancora rotto. Infatti è un'impresa portarlo in giro, ma l'ho rimesso nel passeggino così non lo devo controllare e sta abbastanza fermo.
"Giulia tutto bene?" mi chiede Manuel.
"Sì sì, è solo che non l'avevo mai vista prima la Germania..."
"Manco io la Germania, eppure viaggio molto. A differenza di Stephan, che gli piace semplicemente rilassarsi in piscina" sorrido, sarà che sia Stephan a petto nudo e sia io e lui in vacanza chissà dove sarà fantastico.
"Le mie vacanze sono state semplicemente ad Ostia quindi... Ah no, ho portato lui in un parco giochi per un giorno. Ma alla fine non mi serve chissà che cosa, cioè a me va bene stare con Stephan semplicemente a Roma"
"Eh ma mio fratello lo conosco... Fidati, è fatto così. Ha paura di dimostrarti che non ci tiene, quindi ti fa trecento regali, che di solito fanno piacere quando magari vorresti qualcosa di meno"
"Non sono una di quelle che vuole chissà che cosa... A me basta semplicemente averlo vicino" vedo sua fratello e Giulia guardarmi, come se fossi la persona più strana del mondo.
"Credo che fra tu e la sua ex c'è un mondo, davvero... Cioè lei anche ci stava simpatica, ma tu ci hai colpiti. Più che altro per come lo tratti"
"Come lo devo trattare? Per me poteva fare pure il fruttivendolo" scoppiano a ridere contagiando pure me. Vedo Francesco che cerca di alzarsi.
"Fra, seduto" lui mi guarda mentre noto che davanti a noi ci sono degli umoni in costume, vestiti da supereroi. Ovviamente lui punta Batman, infatti lo prendo e gli faccio la foto mentre lui lo guarda in un modo assurdo, come se fosse il più bello del mondo.
Quando riprendo a camminare lo guardo molto attentamente, la questione di Simone l'ha turbato.
Non so bene cosa gli sia successo, cioè so solo che Simone lo ha menato... È solo un bambino, non meritava questo, mi spiace davvero tantissimo... Fin troppo.
"Mamma..." io lo guardo.
"Dimmi"
"Quando lo rivedo papà?" non capisco se parla di Stephan o Simone, ultimamente lo chiama papà ed a me sta bene, anzi a Stephan va bene e quindi io non mi lamento, affatto.
"Sta sera... Appena finisce la partita amore... Torniamo a Roma, insieme" lui sorride e salta mentre noi tre scoppiamo a ridere. Francesco si prende tutta l'attenzione, ovviamente, ha un carattere forte di Simone mentre a volte quando si chiude mi ricorda un pochettino quello che ero io da bambina e che sono tutt'ora.

La sera allo stadio mi metto a guardare la partita con Francesco che continua a gridare ai calciatori, tra l'altro si diverte a fare un gioco... Io gli dico un numero e lui mi dice il nome del calciatore.
"Francesco, ascolta Manuel... Chi è il dieci?"
"Ehm... Totti" urla mentre ridiamo.
"No, Totti non gioca"
"Totti gioca sempre..." ridiamo ed io lo bacio sulla testa.
Stephan entra nel secondo tempo, siamo sotto di ben quattro a zero e so già che sarà nervoso.
"Subito hai creduto che non giocasse nell'Italia vero?"
"No, cioè l'avevo già sentito quando guardavo le partite... Ma il cognome mi faceva credere Egitto" dico a suo fratello.
"Non ci ha mai pensato di giocare... Di arabo fra me e lui sapremo dieci parole massimo..." scoppio a ridere quando alzo gli occhi e vedo lui segnare. Tutti lo vanno ad abbracciare, lui si leva la maglia e mostra la maglietta sotto con su scritto. "Vi Amo G & F" con una nostra foto di tutti e tre. Francesco esulta quando lui si mette il dito in bocca e lo indica mentre io sono felicissima, davvero, lo guardo con le lacrime che mi scendono e le levo subito. Giulia mi abbraccia.
"Okay ne ho la conferma, sei davvero credo una delle poche persone pure... Stephan non fa mai sti gesti, soprattutto se sa che i suoi genitori lo guardano. Cioè, la notizia di te è uscita su tutti i giornali, ma lui non gli ha detto davvero niente... Credo che glielo dica, anzi ti presenti a loro boh... Magari prima degli Europei... Fra lui e Stephan sono due mongoli" rido mentre Manuel ci manda a quel paese.
Finita la partita scendiamo e vediamo uscire Conte furioso, peccato che mio figlio lo riesca a fermare. Lui lo vede e si abbassa.
"Ciao piccoletto, vuoi la foto?" lui annuisce ed io gliela faccio.
"Lo fai giocare sempre papà?" lui lo guarda e poi mi guarda.
"Ah aspetta, El Shaarawy? Eh, vediamo. Però è bravo piccoletto, da grande vuoi essere come lui"
"Sì" Conte sorride e poi mi saluta mentre se ne va. Francesco appena vede Stephan uscire con gli altri corre da lui e Stephan lo prende in braccio.
Si avvicina a me parlando con altri ragazzi.
"Ciao amore" mi bacia a stampo.
"Tu fatto gol"
"Sì, ti è piaciuto amore?" lui annuisce.
"Zio" dice guardando Alessandro, mi hanno praticamente modificato il figlio fra lui, Miralem, Radja, Daniele ed il mio ragazzo.
"Ciao piccoletto... Fa male ancora il braccio"
"No, io sono come Batman, io non sto mai male" gli altri ridono e si presentano mentre Francesco fa la foto con tutti. Io continua a guardarli mentre Stephan lo osserva e gli scatta le foto.
Quando siamo sull'aereo Stephan si siede vicino a me, è un aereo privato per circa dieci persone, ma siamo solo noi cinque. Manuel e Giulia si sono addormentati, io abbraccio Stephan mentre guardo Francesco disteso a dormire mentre abbraccia la maglia di Stephan col numero 22 della Nazionale.
"Piaciuta la Germania?"
"Sì, sta mattina abbiamo visto poche cose ma è strabella, e tu hai fatto un gol bellissimo" lui sorride e mi bacia.
"Guarda mia madre" mi gira il telefono.
"Stephan, quando ce la presenti?"
"Allora? Quando mi presenti?" chiedo mentre lui scoppia a ridere e mi bacia ancora una volta.
"Credo dopo l'ultima di campionato... Sarà contro il Milan..." lo vedo abbastanza triste, so quanto sia legato a quella città e a quella squadra. Peccato che l'abbiamo cacciato via così, come se fosse un pacco postale di cui liberarsi.
Lo stringo e gli accarezzo il braccio mentre lui sorride e mi bacia sul collo.
"Ti amo" mi sussurra mentre io lo bacio.
"Anche io Stephanino..." lo stringo forte a me mentre lui continua a a guardarmi i vari segni che Simone mi ha lasciato, sono molti e sparsi ovunque. Odio tutto questo, già non mi vedo bella, questo non aiuta praticamente per niente.
"A che pensi?" mi dice mentre mi bacia ed io guardo Francesco.
"A quanto sia stata fortunata ad incontrare te..."

Il mio piccolo segreto//Stephan El ShaarawyWhere stories live. Discover now