Ripresa

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Questa notte non ho chiuso occhio, sono rimasta nella stessa posizione di ieri sera.
Seduta sul divano a guardare il vuoto, il niente .
I miei amici anche questa notte sono rimasti con me
Visto che la notizia mi ha scioccata.
Aria ha pianto quasi tutta la notte, l'ho sentita singhiozzare silenziosamente e io non ho fatto niente per tranquillizzarla, saró egoista, ma in questo momento ho bisogno di stare sola con me stessa, anche se Avrei voluto abbracciarla, coccolarla, rassicurarla , ma... non riesco proprio a muovermi .
L'unica cosa che riesco a pensare è :
AVRÒ UN BAMBINO.

Un bambino che nascerà senza un padre, un bambino sfortunato perché non avrà accanto entrambe le figure, un bambino triste e sicuramente un adolescente ribelle .
Se io dovessi morire non avrà nessun'altro e sarà come tutti quei bambini di cui io mi prendo cura.
Sarà solo e indifeso, in un mondo pieno di difficoltà e paure che sarà pronto ad inghiottirlo senza pietà .

Aria e Dylan si avvicinano e mi porgono una tazza di Thè ai frutti di bosco, la mia preferita .
Li guardo.
Mi guardano.
Sono distrutti.
Sono preoccupati.
Mi pregano con gli occhi di riprendermi, di reagire, di lottare, ma in questo momento, io non sono io.

Prendo la tazza di The nelle mani, ma non la bevo.
Osservo solo il fumo uscire dalla tazza, come la mia anima ora sta uscendo dal mio corpo.

Aria si siede accanto a me
- Gaia, cosa hai intenzione di fare? Rimanere qui a fare nulla!?

La guardo, ma Non rispondo.

Dylan si siede dall'altro lato però sempre affianco a me
- Se non vuoi tenere il bambino noi lo capiamo, non devi sentirti giudicata.

Cosa? Loro pensano che io non voglia tenere il bambino ?
In tutto questo tempo non ho pensato neanche un secondo di non tenere il mio bambino.
Non accadrà mai.

Lo guardo.
Vorrei dirgli qualcosa, ma non riesco .

Passano così altri tre giorni.
Nella solitudine e nel rammarico più totale.
Sono quattro giorni che non parlo con i miei amici;
Quattro giorni che non rispondo al telefono;
Quattro giorni in cui non mangio niente.
Quattro giorni in cui non sento niente .

Aria questa mattina è andata a lavoro, ma ha promesso che sarebbe venuta pomeriggio, mentre Dylan sta lavorando al computer da casa .
Mi alzo dal letto per andare a prendere un bicchiere di succo fresco e proprio mentre sto per scendere il primo gradino, un atroce mal di testa, seguito da un capogiro, mi fa perdere l'equilibrio e rotolare per tutti i quindici gradini .

Sono stesa sul piccolo pianerottolo, sento il mio amico avvicinarsi mentre grida il mio nome preoccupato .
Ha in mano il telefono, sta chiamando qualcuno, forse un'ambulanza .
Si piega alla mia altezza e mi accarezza i capelli continuando a dire qualcosa, che in questo momento, non riesco a carpire.

Sento in lontananza il suono delle sirene che diventa sempre più chiaro e vicino, ma la mia mente è il mio corpo hanno proprio deciso in questo momento di abbandonarmi .

....

Qualcuno mi sta accarezzando i capelli , questo movimento mi rilassa, mi fa sentire al sicuro... però una forte fitta alla testa mi fa aprire gli occhi di scatto.
Dylan ha gli occhi rossi dal pianto e mi guarda dispiaciuto .
Lo vedo che è preoccupato,lo vedo che è stato sveglio tutta la notte..
Gli faccio un sorriso rassicurante e provo ad alzarmi, ma il mio amico me lo impedisce .

- Devi stare a riposo, tra poco arriverà la dottoressa per visitarti e parlarti.

Acconsento con un leggero movimento di testa e mi guardo intorno .
La stanza è completamente bianca , ho delle flebo attaccate al braccio e un mazzo di fiori con dell'acqua sul tavolino .

Dopo qualche minuto la dottoressa fa capolino nella stanza e mi sorride rassicurante .

- Allora signorina Smith come si sente ?

La guardo, ma non rispondo ..

- Sa, signorina... Lei è molto debole e la caduta non ha migliorato la situazione . Il feto sta bene,  però è a rischio.  In questi giorni deve stare a riposo e prendersi cura non solo di se stessa, ma soprattutto del bambino che porta in grembo. Ora non è da sola, ha la responsabilità di un'altra vita, e se non vuole lottare per la sua saluta, deve farlo per il bambino.
La dottoressa White lascia una carta sul comodino ed esce fuori dalla stanza, non prima di fare un saluto al nipote.

Il mio bambino è in pericolo di vita??
È tutta colpa mia, sono stata irresponsabile, sono stata un'egoista, non ho pensato al suo bene, ho solo pensato a me stessa.

Delle lacrime calde scorrono su tutto il mio viso.

- Sono una pessima mamma Dylan, io ho fatto del male al mio bambino.

Il mio amico di avvicina, mi abbraccia e cerca di rassicurarmi.

- No, non è vero. Sarai una mamma fantastica, la migliore mamma del mondo, ne sono sicuro .
- Io... io ho paura Dylan , sono sola, come farò ?
- Non sei da sola, ci sarò io, io ci sarò sempre per te e per il tuo piccolo fagiolino. Sarò lo zio migliore del mondo e lo vizierò tantissimo quindi preparati.

Riesce  così a strapparmi un sorriso e iniziamo a parlare di tutte le cose che serviranno e che dovrò comprare da qui alla nascita .

Poco dopo si unisce anche a noi Aria e chiacchieriamo fino a sera inoltrata.

Ho gli amici migliori del mondo .

Ciao a tutti, ci aggiorniamo più tardi per un nuovo capitolo ❣️

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AFFINIWhere stories live. Discover now