Da che parte stai, figlia mia?

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"E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla."

-Corinzi 13:2

Iris era paralizzata, non riusciva più a muoversi.
I suoi occhi spaventati fissavano la pozza di sangue che si stava formando attorno al corpo senza vita del sovrano.
Diana e Belzebù ammiravano con soddisfazione quella scena mentre Hexiel e Astrid erano preoccupati per Iris.
La ragazza dai capelli biondi e il demone si scambiarono innumerevoli sguardi e compresero che la mezzosangue non stava bene.
Quell'azione era stata dettata dal suo lato demoniaco e dalla paura di deludere i genitori.
Il trauma di aver ucciso qualcuno, avrebbe influenzato per sempre la vita di Iris.
Hexiel scese le scale e corse verso la ragazza e l'abbracciò per un istante.
"Stai bene?" Le domandò. Lei annuì ma stava mentendo. Da quando lui non la stringeva più a sé, si sentì un pezzo di ghiaccio destinato a sciogliersi.
"Iris..." la chiamò Astrid per poi stringerla da dietro.
La ragazza dai capelli rossi tremava e soltanto Hexiel poteva calmare quella sua anima tormentata.
"Che succede tesoro?" Domandò Diana.
Iris abbassò lo sguardo.
"È solo sconvolta per quello che ha fatto. È normale, dopotutto è stata la prima volta e mai avrebbe pensato di compiere un'azione del genere" intervenne Agares.
Diana annuì e aiutò sua figlia ad alzarsi.
"Il piano deve procedere" aggiunse Belzebù.
"Ora dobbiamo proclamarti regina di Inghilterra e poi del mondo intero" disse alla figlia.
Iris annuì debolmente. Non era più sicura di quello che voleva.
Quello era il suo destino sì, ma non sempre il destino coincide con la nostra volontà.
Inizialmente si era lasciata soggiogare dalla sua vera natura, dai suoi poteri e dalla brama di potere, ma ora che aveva realizzato ciò che aveva fatto, era confusa.
Tutto ciò che desiderava era un posto nel mondo, qualcuno da amare e qualcuno che l'amasse. Era contenta di stare con i suoi genitori, con Hexiel e con la sua migliore amica. Non voleva un palazzo, una corona e un regno.
L'aveva capito troppo tardi.
"Che cosa avete fatto?" Domandò, ad un tratto, John il padre di Diana e nonno di Iris.
Tutti i presenti si voltarono sorpresi verso i coniugi Spencer.
"Non dovreste essere svenuti?" Chiese confusa Diana.
"Sì, bambina..." intervenne Anne.
"Ma vedi: la magia non funziona poi così bene specialmente se si ha fede del Padre Eterno e se si asseconda un desiderio d'amore" spiegò.
Il loro desiderio di salvare Iris e l'amore che provavano per la nipotina e la figlia erano più grandi di qualsiasi stregoneria.
Diana digrignò i denti e strinse i pugni. Amava i suoi genitori ma il suo destino di strega aveva la precedenza.
"Non importa. Vi sistemerò ora" urlò.
John scosse il capo. Non capiva.
"Perché tutto questo odio figlia mia? Che ti abbiamo fatto di così orribile?" Chiese finalmente spiegazioni.
"Non siete voi che odio, sciocco. Io odio Dio, la Madonna, Gesù Cristo e tutta la Chiesa. Mi hanno tolto la mia libertà con le loro regole, leggi e comandamenti" rispose Diana tra le lacrime.
"I matrimoni combinati, la castità di preti e suore, il sesso visto come un peccato sono visioni contorte dell'uomo e non di Dio. Abbiamo il libero arbitrio" le rispose Iris.
Belzebù la guardò.
"Da che parte stai, figlia mia?" Domandò.
Iris non fece in tempo a dare una risposta che cadde a terra agonizzante e in preda al dolore.
Negli occhi cristallini di Astrid era riflessa l'immagine del corpo di Iris che cadeva a terra.
La figlia di Belzebù era piegata su se stessa e in preda al dolore.
"Iris" urlò Hexiel gettandosi a terra.
Prese la ragazza tra le braccia e si immobilizzò quando vide un pugnale che aveva trafitto il cuore della ragazza.
Tutti rimasero allibiti. Quello era lo stesso pugnale che la ragazza  aveva utilizzato per uccidere il re.
Diana non ci pensò due volte e tolse il pugnale dal petto della figlia.
Iris gemette di dolore.
"Va tutto bene amore" le sussurrò sua madre.
"Cosa succede?" Domandò preoccupata Anne correndo verso la nipote.
Quando vide una macchia di sangue sul petto di Iris, urlò dalla disperazione.
"Chi ti ha fatto questo?" Chiese la donna.
A quella domanda, Belzebù alzò il capo verso l'alto. Stava cercando il responsabile di quell'azione e quando lo trovò, strinse i pugni.
"Tu" urlò il demone.
Tutti alzarono gli occhi verso l'alto e Agares ed Hexiel rimasero pietrificati.
"Che ci fai qui?" Domandò sprezzante Agares.
Hexiel era in preda alla rabbia.
Perché lui era lì? Cosa voleva da Rebekah?
La rabbia di Hexiel era talmente grande che il suo corpo non resse la trasformazione.
Dalla sua schiena spuntarono due ali nere, la pelle divenne pallida e gli occhi assunsero il colore del sangue.
"Michele" gridò di rabbia.
Michele sorrise.
Davanti agli occhi dei presenti, si era presentato l'Arcangelo Michele, il principe delle milizie celesti.
"Cosa vuoi?" Domandò ancora Hexiel.
"Mi ha mandato Dio" rispose lui, volando vicino ai presenti.
Le sue ali erano diverse da quelle di Hexiel. Erano ricoperte da soffici piume bianche e brillavano di luce propria.
Michele aveva i capelli dello stesso colore del grano che gli arrivavano alle spalle. I suoi occhi erano azzurri e profondi.
Indossava un'armatura blu e nella mano destra, impugnava la spada.
"Questa creatura sta infrangendo i piani del Signore e perciò deve essere eliminata" spiegò lui.
"Non te lo permetterò" lo avvertì Hexiel.
Michele sorrise. Era un sorriso dolce.
"Mi dispiace Hexiel, ma non puoi fare nulla contro di me. Non sei abbastanza forte" rispose l'Arcangelo.
Ma Hexiel non gli diede retta. Si gettò contro Michele che volò via.
Anche Belzebù ed Agares lo avrebbero attaccato. Dio gli aveva ordinato di uccidere la ragazza e non di combattere.
Il principe delle milizie celesti fissò Iris e dopo essersi assicurato che la ragazza fosse morta, sparì.
Hexiel, Agares e Belzebù tornarono alla loro forma umana. Non potevano raggiungere il Paradiso ma avrebbero incontrato Michele di nuovo.
"Non finisce qui angelo" giurò vendetta Belzebù.
I tre furono distratti dalle grida disperate di Diana trattenuta dal padre.
"No, no...mia figlia" urlava tra le lacrime.
Il corpo di Iris giaceva immobile e privo di vita.
Astrid corse a piangere tra le braccia di Agares.
Hexiel si paralizzò. Iris non c'era più. Il dolore invase la sua anima.
Il respiro gli moriva dentro e le lacrime annegavano i suoi occhi ogni volta che il ricordo di loro due gli tornava in mente.
Anne si sedette vicino al corpo della nipote ripensando a tutto quello che era accaduto.
Resto lì, tra passato e dolore, tra ricordo e rimpianto, con i suoi rimorsi a farle compagnia.
Se avesse lasciato libere figlia e nipote, forse tutto ciò non sarebbe accaduto.
Belzebù, invece, non riusciva a trattenere le lacrime
Era un demone, sì. Ma i demoni non sono altro che angeli caduti e per quanto vogliano nasconderlo, sono capaci di amare più degli esseri umani. E lui amava moltissimo sua figlia.

L'ultima stregaWhere stories live. Discover now