«Soyeon. — boccheggio, tremante — Sei fidanzato con Jeon Soyeon.»
«Non tecnicamente— »
«Stai insieme a mia sorella! — grido, non riuscendo più a trattenermi — Sei innamorato della mia cazzo di sorella!»
«C-Cosa?! — balbetta, stupito — Non è possibile, Jimin, tu fai di c-cogno— »
«Lei ha preso il cognome di Jungkook quando le è stata data la protezione! — strillo, portando le mani al mio viso e scuoto la testa velocemente — Non riesco a crederci... Ti piace quella vipera!»
«Aspetta... Io non— »
«Ma porca di quella puttana! — continuo a gridare, totalmente incurante del fatto che io possa svegliare tutti coloro che vivono in questa casa — Dico io: tra tutte, proprio lei!»
«Calmati, per favore...» mormora, sollevandosi dal divano e poggiando le sue mani sulle mie spalle.
«No che non mi calmo! — mi allontano subito, scacciando con uno schiaffo le sue dita — Ti piace mia sorella!»
«Sì! Dio mio, sì, mi piace! — sbotta, infuriato — Quale cazzo è il problema?»
«Da quanto vi frequentate?» domando, mandando giù il malloppo che ho in gola.
«Non sono cose che— » tenta ma lo blocco subito.
«Da quanto cazzo di tempo state assieme, ho chiesto!» sbatto un pugno contro la parete, procurandomi solo un gran male.
«Da cinque mesi! — grida a sua volta — Da cinque fottuti mesi! Qual è il tuo problema? Cosa ti crea disturbo?! Cosa te ne può importare? Nemmeno lo sapevo che fosse tua parente!»
«Qual è il mio problema dici? — ripeto, emettendo una risata inquietante — Il problema è che mi piaci da due anni! Il problema è che pensavo di piacerti! Il problema è che l'uomo per la quale provo dei sentimenti è innamorato di mia sorella!»
«Jimin, Jimin, sta' calmo.» vengo stretto in un abbraccio e riconosco nell'immediato le braccia forti di Jungkook.
«Avevo detto di parlare ma non in questo modo!» urla Seokjin, piazzandosi davanti a Yoongi, furente. Namjoon è al suo fianco e gli tiene il braccio con una mano.
Sento le lacrime premere e affondo la testa nel petto del mio migliore amico, il quale, a sua volta, rafforza la presa sulla mia vita.
I più grandi continuano a gridarsi contro, ma non riesco a capir niente di ciò che si stanno dicendo. In sincerità, non sento niente, solo un fastidiosissimo ronzio.
Alla discussione si è aggiunto anche Hoseok che cerca, disperatamente, di tranquillizzare i toni. Il tutto è inutile, poiché incominciano a urlar contro anche a lui.
Tremo e mi accascio contro Jungkook, tenendo in due pugni la sua felpa nera. Il corvino mi solleva delicatamente, capendo che non riesco a camminare da solo, e mi porta al piano di sopra, nella sua stanza.
Poggia il mio corpo sul letto e mi rannicchio contro le coperte. Chiude la porta a chiave, sperando forse di soffocare le continue urla degli hyung, e torna da me, abbracciandomi da dietro.
Incomincio a singhiozzare incontrollabilmente, poggiando le mani sulla bocca e socchiudendo gli occhi dai quali escono calde lacrime dolorose.
«Sfogati, Jimin-ie. — bisbiglia Jungkook dritto al mio orecchio, accarezzando dolcemente la mia schiena — Sfogati. Ne abbiamo passate così tante in così poco tempo. Piangere è solo per le persone forti.»
YOU ARE READING
Danger-Zone |KookTae|
FanfictionLa Danger-Zone è chiamata così per un motivo, se non sai sopravvivere non oltrepassare quella barriera, mai. In tutte le città più illustri vi è una Danger-Zone. New York, Chicago, Berlino e Seoul non è da meno. Le Danger-Zone sono quei quartieri ma...
54-Piangere è solo per i forti
Start from the beginning