39-Va tutto bene

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Scusate se questo capitolo fa schifo, mi dispiace tantissimo, ma ho poco tempo per fare qualsiasi cosa. Doveva esser un capitolo speciale ma... Niente, l'ho rovinato :) però, spero che mi possiate perdonare e che vi piaccia ugualmente

Scusate tutti gli errori che ci saranno.

1800+ parole

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«Cosa intendi, Bam? Che cazzo vuol dire?» sbotto, scuotendolo per le spalle.

«Jeongguk, ti prego, non fare così. — sospira, abbassando lo sguardo — Andiamo assieme, non voglio che capiti qualcosa a Taehyung.»

Mi mordo il labbro inferiore, annuendo immediatamente. «Va bene, va bene.»

Incominciamo a correre, percorrendo assieme la strada per la casa del bruno, guardandoci attorno. Non c'è nessuno, cazzo.

«Porca putt— » esclamo, ma vengo interrotto.

«Cosa volete da me?!» urla la voce di Taehyung. Proviene da un vicolo poco lontano da qui.

Sgrano gli occhi e guardo BamBam che con un cenno del capo, indica la sua destra. Riprendiamo a correre e sento una goccia di sudore scendere dalla mia tempia fino a sotto l'occhio. Non voglio che gli accada qualcosa di male.

Arriviamo alla cima di quel vicoletto, sporgendoci di poco per esaminare la situazione. Tre ragazzi stanno tenendo fermo Taehyung, mentre una ragazza — posizionata proprio al centro di quel cerchio —, lo guarda con astio.

Stringo i denti, deglutendo e prendendo un grosso respiro profondo.

«Bam, resta qui, okay?» sussurro a mio cugino, un'espressione seria sul volto.

«No, Gguk, vengo con te.» replica.

«Bam, non— »

«Esigo una risposta.» spostiamo contemporaneamente gli occhi sul bruno che, coraggiosamente, tiene la testa alta e le braccia incrociate, pronto alla qualsiasi mossa.

Senza aggiungere altro, con passi silenziosi, entriamo all'interno del vicolo, nascondendoci dietro un cassonetto.

«Ma come, Kim Taehyung, non ti ricordi di me?» ridacchia uno dei tre, inarcando un sopracciglio.

Ora che li guardo bene, hanno un qualcosa di familiare... Non riesco a capire cosa, però.

Taehyung li osserva, confuso tanto quanto me, e un altro continua.

«Eri con quel frocio lì, come te.» ride.

Sgrano gli occhi, riconoscendo i tre idioti. Lo sguardo del castano, invece, si infiamma, e stringe i pugni.

Danger-Zone  |KookTae|Where stories live. Discover now