Se la vita insegna io sono un alunno pessimo.

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E come un castello sono cadute tutte le illusioni su la sottoscritta.

È colpa mia, sono io che ho creduto alle sue sciocchezze, ai suoi forse.

Sono io che ho sbagliato lo riconosco ma la maggior parte della colpa è sua.

Prima si preoccupa di non volermi ferire e alla fine è quello che fa, ma lo fa proprio  sempre.

Morivo  dalla voglia di ricevere una seconda possibilità di sbagliare nuovamente ma avere la soddisfazione di essermi goduta tutto ciò che nella prima possibilità non ho potuto per il mio scarso coraggio ma allo stesso tempo quando mi ha illuso temevo che lui non mi avrebbe mai amato seriamente come lo amo io.

Già, lui mi ha scritto e quella sera non ho dormito tanto  che la notte dopo  quando mi ha riscritto sono crollata.

Non ci siamo mai scritto così tanto e giuro era il giorno che aspettavo da più di un anno e lui mi ha detto le testuali parole: "credo che forse tu mi piaccia ancora oggi."

Mi ero sciolta a quelle parole, ma lui mi fece ritornare alla realtà sottolineando  il "forse"

Ora, provo un rabbia, tanta rabbia, ho accumulato così tanta rabbia che riesco solo a piangere che anche con una canzone House dal mio viso scorrono esclusivamente lacrime.

Io credevo in lui.

Io credevo in un noi.

Ma non esisterà mai.

Mi devo arrendere, non per lui ma per me.

Lo so, non mi devo arrendere proprio ora.

Ma è la cosa giusta da fare per certe persone non vale la pena combattere.

Andrò nel posto in cui è successo.

E comincerò a far scendere più lacrime possibili fino a finirle tutte, fino a farmene una ragione, lui sarà il passato non esisterà più nel mio presente.

La Nostra storia, o dovrei dire la mia?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora