Cap. 27: Lo scontro finale

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MIKASA POV.

"Non risparmio niente, Emilia." sussurro io.

Non perdo tempo, e con un balzo ai limiti dell'umano le salto addosso, atterrandola.

Provo a colpirla sul viso, ma scompare nel nulla.

Era la sua cazzo di copia.

Neanche il tempo di rialzarmi che sento il suo scettro toccarmi la schiena.

Subito dopo, sento un'esplosione, che mi scaglia di prepotenza contro il freddo muro del castello.

Riesco a girarmi in tempo ed atterrare di schiena.

Non devo solo proteggere me, devo salvare anche il bambino.

Tossisco sangue.

E' normale, considerando la botta che ho preso, ma non ho tempo per riprendere fiato.

La vedo subito alzare il suo scettro e materializzare una catena da esso, e usarla come una frusta.

Nonostante il bambino, sono ancora abbastanza agile da schivare i suoi colpi, ma non posso scappare a lungo.

Quella è la stessa catena che ha usato tempo fa per risucchiare l'energia vitale.

NON DEVO PERMETTERGLIELO.

Continuo a correre, e arrivo a prendere una lancia posseduta da un'armatura che si trovava nella stanza.

Ora è solo un duello di abilità.

Non potendo più scappare, comincio a rispondere con la lancia ai suoi colpi di catena, non permettendo al freddo acciaio di sfiorarmi.

Non sono mai stata così forte, non sono mai stata una combattente.

Ma sento l'energia dentro il mio corpo.

La sento.

Un'energia purissima, di un'anima pura.

Il mio Jinsei si sta ribellando a LeBlanc.

Dopo quella che mi è sembrata un'eternità, con la lancia inchiodo la catena a terra, per poi spezzarla in due.

Sorrido, mi sento più forte di lei.

Ma LeBlanc non si scompone minimamente.

E poi la vedo, la vedo scattare verso di me... esattamente nello stesso modo in cui ha ucciso Levi, una distorsione nello spazio, come un teletrasporto.

(Nota: capisco che sia un concetto complicato, quindi lo spiego qui. Per "distorsione spaziale" intendo una mossa con la quale LeBlanc parte da un ponto, per poi scattare verso un punto bersaglio talmente velocemente da sembrare un teletrasporto, per poi ritornare nello stesso punto di prima)

Ancora una volta, il mio Jinsei risponde..come un sesto senso, e riesco ad allontanarmi per il rotto della cuffia più volte dai suoi attacchi, riuscendo a scappare.

Mentre mi allontano da lei, noto una cosa strana.

Ogni volta che scatta in avanti per tentare di colpirmi, una sua immagine riflessa rimane nel suo punto di partenza, dove si trovava prima dello scatto, e dopo ogni suo attacco lei ritorna esattamente in quel punto.

Ci metto relativamente poco ad elaborare un piano.

Corro ancora per la stanza, fino a quando non la faccio avvicinare a me, per rendere la visuale migliore possibile.

Mi sta sottovalutando.

Ma ho una sola possibilità...

E tutta questione di tempismo e di forza. 

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⏰ Last updated: May 30, 2021 ⏰

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Un mondo dannatamente bello  [Eremika, COMPLETATA]Where stories live. Discover now