16. -È più capace di lui?

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Metto ordine sul tavolo mentre lui gira per la stanza con l'intento di darmi una mano, afferra i piatti, li mette nel lavabo e inizia a sciacquarli.

"Hai del..." Quando il suo volto incrocia il mio, che è tremendamente sbalordito, le parole gli muoiono in bocca.
"Tieni, Alan" Dallo sportello davanti a lui prendo il sapone per piatti e glielo passo.

"Se ti saresti abbassata di qualche altro centimetro un regalo te lo avrei fatto." Barbotta, non aspettandosi una risposta da parte mia.
"Mi avresti regalato un pacco?" Mi siedo lentamente sul tavolo dietro di lui, con l'intenzione di far risuonare la mia battuta sensuale e provocatoria.
Soltanto per lui.
"Il pacco posso dartelo quando vuoi tu." Afferma, nel frattempo ha già terminato il compito da lavapiatti in elemosina.
Chiude l'acqua e poi si gira, appoggiandosi al piano cottura.

Proprio difronte a me.

"Potresti descrivermelo, Alan?" Appoggio i piedi ai lati del suo corpo.
Le sue labbra si incurvano e poco dopo la sua lingua le accarezza lentamente.
Avanza verso il mio corpo, accompagnato dalle sue mani che scorrono lungo tutte le mie gambe.

Il suo corpo tocca il mio e sento le nostre intimità toccarsi.
Abbasso il volto e lascio un sospiro, come se mi fossi rilassata a quel contatto.
Nonostante il mio volto sia rivolto verso il basso, la sua guancia riesce a toccare la mia, questo fa si che le sue labbra sfiorino l'angolo delle mie.

Delicatamente mi bacia e passa la sua lingua sulle mie labbra.
Inaspettatamente con le mani preme le mie cosce e mi avvicina ulteriormente a se.

Metto la mani dietro il suo collo, provocando l'unione delle nostre labbra ancora più forte di prima.
Come la mattina stessa, la sua mani entrano dentro la maglietta e slaccia il reggiseno.

Lo aiuto a far scivolare le spalline e a coprirmi c'è solo la maglietta.
Grazie a questa osservazione, mi rendo conti che si sta concentrando sulla parte superiore di me, ignorando il punto che ha già manipolato stamattina.

Le sue mani si fermano sui fianchi e si allontana dalle mie labbra, non dicendo nulla.

"Toccare qualcos'altro non ti-"
"No Nicolaya, dovresti essere tu."
"Io riesco a fare tanto senza toccarti, Alan."
"Io guarderei più attentamente." Abbasso lo sguardo e vedo il nulla.
"Non mi eccito con un solo bacio." Mi sussurra all'orecchio e il suo respiro mi inebria il lume della ragione.

Tolgo la maglia e la lancio a terra.
Ricomincio a baciarlo con più foga stringendolo con le cosce.
Le sue mani non mi toccano, ma mi accarezzano piacevolmente la pelle.

Le mie mani scendono sempre più lentamente, e lui non accenna a baciarmi, bensì tiene le sue carni vicino alle mie.

Il mio indice coincide con i lacci della sua tuta, lui non abbassa gli occhi su quel punto e ne tanto meno sui miei seni nudi.
Le sue mani sono appoggiati ai lati delle mie cosce.

Cerco di mantenere un contatto visivo senza eccitarmi troppo.
Deglutisco prima di infilare la mano dentro i suoi boxer.

"Sei così innocente..." La sua mano tocca la mia guancia e lentamente inizia a baciarmi.
A quel piccolo gesto e alla poca sicurezza che mi rimane, riesco ad afferrarlo e a fare i soliti movimenti.

Approfondisce il bacio come non mai, ed io lo spingo ad avvicinarsi ancora di più a me sentendo il bisogno di averlo completamente con me.

Aumento la frequenza dei miei movimenti riuscendo a provocargli un piccolo gemito.
Sorrido nel bacio.

Lui si stacca di poco ed io scendo a baciargli il collo.
Senza aver bisogno di vederlo riesco ad immaginarlo con gli occhi serrati e le labbra schiuse.
Gli lecco lievemente una parte del collo e inizio a succhiare un lembo di pelle, procurandogli un succhiotto visibile agli occhi di chiunque.

Stacco le mie labbra e lui butta la testa all'indietro dal piacere.
Ne approfitto per baciargli la mandibola e stamparli dei baci leggeri fino alla clavicola.

Tolgo la mano dai suoi boxer, che intravedo essere blu della Supreme, e accarezzo le sue labbra con l'indice una volta aver visto il suo volto vicino al mio.

"Alan, adesso è abbastanza?"
"Potresti saper fare di meglio." Le sue mani stringono i miei fianchi e poi si allontana dandomi le spalle.

Riesco a capire grazie al suo sorriso che il suo commento sia del tutto provocatorio.
Prendo la maglia da terra e la indosso.

"Il tuo volto e la bocca diceva ben altro, sai?" Mi giro di spalle e sento delle braccia circondarmi da dietro.
Il mio cuore perde mille battiti e il mio stomaco sembra essere riempito da pietre.
Le mie gambe tremano e la mia pelle inizia a sudare.

Il suo volto è appoggiato all'invaco del mio collo e sembra sussurrare qualcosa.
"Sei perfetta." Mi giro a quelle parole e vedo i suoi occhi fissarmi come non hanno mai fatto.

Lo abbraccio e lui mi accoglie nelle sue enormi braccia.
Mi stringe forte a se e riesco a sentire l'odore di lui dentro le narici, è così piacevole.

"Non andare via." Chiudo gli occhi a quelle parole e faccio finta di non aver sentito.

The change [COMPLETA] ||Geôlier.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora