02. -Un'uscita andata a male

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Afferro lo zainetto e lo metto sulle spalle.

Ho deciso di indossare una maglietta senape a maniche lunghe con uno scollo quadrato, un jeans blu scuro attillato e infine degli anfibi neri.

Esco di casa mentre continuo a mangiare la mia baretta ai cereali, ultimamente mangio pochissimo e non mi è ancora chiaro il motivo di questa cosa.

Prendo il telefono e leggo un messaggio da parte di Bianca, la mia migliore amica.
La conosco dalla prima elementare, abbiamo fatto lo stesso percorso scolastico fino ad adesso e questo ci ha portato a stringere i nostri rapporti e a considerarci come sorelle.

"Mi trovo al bar vicino scuola, con il mio gruppo, mi trovi al primo tavolo a destra.
Fai presto, ti aspetto."

Nuova notizia, il gruppo che si riferisce sono i 6 ragazzi bocciati più altri 4 e almeno altre 7 ragazze.
Già, è un gruppo molto vasto il loro.

Il gruppo vasto di Bianca è tale solo grazie alle conoscienze che ha e ai numerosi followers, che non invidio.
Da 5 ragazzi, compresa anche io, è passato ad un gruppo di 17 ragazzi.

Mi racconta molte volte che quando il fine settimana esce con i suoi amici, alcuni ragazzi che conosce a malapena si unisce a lei e ai suoi amici -che come dice lei "sono amici stretti dei miei amici"-

Non faccio parte di questo gruppo.
Ci sono ragazzi che parlano tra di loro sfottendo altri della comitiva stessa!
Gente che fa sesso con i fidanzati delle altre o viceversa.
Pfff, che cagata!

Sostanzialmente, è costituito da ragazzi che si sparlano continuamente e che si cercano solo nel fine settimana o durante la ricreazione.

Fortunatamente e farmi arrivare velocemente al bar è la mia macchina.
Il bar in questione è quello dove sono stata due giorni fa.

Accellero per arrivare prima e mangiare qualcosa di caldo e dolce il prima possibile, ho così fame.

Premo il tasto di accensione della radio e infilo dentro il lettore il mio CD preferito.
E subito parte una canzone di Selena Gomez.

Pochi minuti dopo arrivo nel locale e da fuori riesco a vedere Bianca che ride e scherza attraverso le vetrate del bar.

Entro e dopo aver salutato solo chi fa parte delle mie conoscenze, mi siedo e subito vengo travolta dentro il loro genuino dialogo.
"E tu? A qual'età è stata la tua prima festa?" Domanda riferendosi a me.
Non apro bocca.

A venire nella mia direzione è il cameriere di sempre che mi chiede cosa voglio ordinare. Mi è passata stranamente la fame.

"Febbraio delle seconda media. Festa di carnevale." Dice, incrocio le gambe e guardo bene chi è.
Mick Hunt.
Brutto coglione.

"Che strano, sembri-"
"La sfigata di turno? Pessima osservazione." Rispondo, rubo una patatina dalla piccola ciotola di vetro di Bianca e sorrido falsa mentre la mastico.

"Sapete notizie degli altri?" Ad intromettersi e a lanciare il suo Iphone X sul tavolo è una bionda vestita con una pezza bianca che le copre le cosce e una pelliccia senape sulle spalle.
La solita ricca.
"Stanno arrivando altri cinque ragazzi." Il ragazzo non si perde nei dettagli dei loro nomi e beve il suo cocktail.

"Perché non ci dici qualcosa su di te?" A parlare è sempre lui, Mick.
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
"C'è qualcosa che ti importa particolarmente su di me? Perché altrimenti non trovo il motivo di tutte queste domande" Dico e sento il nervoso navigare nelle mie vene.

Alza le mani e sta zitto.
Ecco continua così.

Gli occhi della ragazza dalla pelliccia senape si illuminano, mi giro in quella direzione ed ecco Alan accompagnato da Derick e un altro ragazzo che vedo sempre a scuola, ma non ricordo il nome.

Si avvicina al barista e chiede qualcosa che da lontano non riesco ne a sentire e ne tanto meno a capirne il labiale.

Sorride e si avvicina a noi, cazzo.
Afferro il cellulare per vedere che ore sono e subito dopo chiamo il cameriere ordinando un cuore caldo al cioccolato.
Il nervosismo ha ottenuto i suoi risultati.

Lui si siede di fianco a Mick, entrambi ridono e scherzano e dopo qualche secondo si accorge della ragazza che continua ancora a fissarlo.

La bionda lo guarda come se aspettasse qualcosa. Alan non si perde nei dettagli non si alzandosi, ma appoggia le mani sul tavolo si avvicina alle sue labbra e lei compiaciuta le da un bacio a stampo sulle labbra.

Sgrano gli occhi.

Quando lui si risiede, sussurra qualcosa all'orecchio a Mick che ride di gusto, diventando rosso.
Mi piacerebbe sapere cosa gli ha detto.

Alan con il dito si alza gli occhiali e in quel momento nota la mia presenza, si lecca le labbra e poi sorride alzando un sopracciglio.

Distolgo lo sguardo quando il cuore caldo che ho ordinato arriva al tavolo, a rubarne un pezzo con il cucchiaio è Bianca.
Mentre lei mi sorride falsamente le viene sottratto il cucchiaio da Mick, che lo mangia piacevolmente.

L'ultima parola va ad Alan che lancia il cucchiaino di Mick sul tavolo.
"Statt nu poc ferm."

Mi acciglio confusa.

"È napoletano." Mi sussurra all'orecchio Bianca.
"Ho detto che devi stare fermo." Ripete lui traducendo la frase impronunciabile.
Lui alza un sopracciglio come per dire che ha capito e poi riafferra il cucchiaio giocandoci.

Lui si gira e fissa la ragazza che poco fa ha baciato, lei si morde il labbro e ride.
Alan ricambia e poi afferra il telefono guardando la sua home.

Subito dopo fa un storia con il suo caro amico.

Mi giro a fissare Bianca che mi dice all'orecchio.
"Non fissarlo, alla prima che capiterà fra voi due, riuscirà a lanciarti nel fango senza sforzi." Si allontana e abbassi lo sguardo fissando le mie scarpe.

"Perché sei così silenziosa?" A chiedermelo è proprio Mick, faccio spallucce e lui sembra pensare qualcosa su di me.
"Cupido ha colpito la tua pompa sanguigna?" Continua prendendomi per il culo.
"A te a colpito io cervello a quanto pare." Dico, finisco il mio dolce e bevo il bicchiere di acqua accanto al piatto.

Il motivo per cui lui debba farmi domande che non dovrebbero interessargli neanche lontanamente, mi infastidisce parecchio.

"A te ha colpito la lingua." Dice secco Alan.
Sospiro.
"Non hai qualcosa di meglio da fare? Tipo scopare con la tua ragazza, accumulare dei follower su Instagram oppure pubblicare un post." Metto le mani dentro le tasche del giubbotto e lo fisso in attesa in una sua risposta.

Mi stanno davvero infastidendo, adesso.
Ero venuta qui con l'intenzione di fare amicizia ed essere notevolmente gentile, ma il risultato non è quello che volevo ottenere.

"Non sarei quì se avessi altro da fare."
D'altronde.

Alzo gli occhi al cielo e mangio il cibo nel piatto mentre sfoglio Instagram.
"Non stare con il cellulare." Mi fulmina Bianca.

Conservo il telefono e provo ad ascoltare quello che i ragazzi hanno da dirsi.

The change [COMPLETA] ||Geôlier.Where stories live. Discover now