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Amo le librarie, il silenzio che le circonda, la calma che ti percorre il corpo una volta aver attraversato la porta.
"Buongiorno Mary" saluto l'anziana proprietaria
"Buongiorno cara" mi saluta dolcemente
Mi reco verso il reparto del fantasy e delle leggende, notando un uomo molto alto, appoggiato ad uno scaffale attento a leggere un libro sul soprannaturale.
L'uomo è molto attraente e per un secondo non si accorge che lo fisso, indirizzo la mia attenzione verso la fila di libri che ho davanti, scegliendo qualcosa da leggere.
Un libro in particolare cattura la mia attenzione, sulle leggende mitologiche di tutte le civiltà, ma purtroppo è molto in alto e io essendo bassa non riesco a prenderlo.
L'unico modo per farlo è chiedere aiuto all'uomo accanto a me, la mia timidezza mi blocca ma la mia curiosità no.
"Scusami"
I suoi occhi si appoggiano su di me e giuro di non aver visto niente di più bello.
"Posso aiutarti?" Mi chiede con sorriso che può farti innamorare in meno di un secondo
"Potresti prendermi quel libro lassù? Non posso arrivarci" gli spiego diventando rossa in viso
Ridacchia per la mia reazione e alzando il braccio, il libro è nella sua mano.
"Ti ringrazio" gli sorrido
Mi rivolge un sorriso mentre io mi avvio verso il mio solito posto, ovvero il tavolo accanto all'entrata.
Inizio a leggere e mi perdo nelle parole così tanto meravigliose per me, fino a quando la campanella della porta squilla, facendomi girare verso la porta.
Entra un uomo che mi sorride quando mi guarda, per poi approcciare l'uomo che mi ha, poco prima, aiutata.
Sento il loro sguardo su di me ma decido di non alzare lo sguardo, troppo imbarazzata per farlo.
"Sam perché non ci provi? Secondo me non ti andrà male"
Continuo a tenere lo sguardo fisso sul libro, sulla stessa pagina da quasi 10 minuti, in quanto impegnata a cercare di origliare la loro conversazione.
"Non lo so Dean, lo sai che non ne sono capace"
"Sam fai uscire l'uomo che c'è in te, non farmi vergognare di averti come fratello"
Mi viene quasi da ridere per quest'ultima affermazione, ma mi trattengo, girando finalmente aggiungerei la pagina del libro.
"Scusami?"
Alzo gli occhi, ritrovandomi l'uomo che tanto mi ha colpita davanti a me e sorrido per quanto la situazione sembri un dejavù.
"Dimmi"
"So che potrò sembrarti un pazzo.. beh è quello che penso di me stesso in questo momento.. ma ti piacerebbe venire a cena con me stasera?" Mi chiede con qualche difficoltà
"Potrei sapere il tuo nome?" Gli chiedo facendolo imbarazzare
"Sono Sam Winchester" si presenta porgendomi la mano
"È un piacere conoscerti Sam, io sono T/n e mi farebbe piacere venire a cena con te"
Le biblioteche hanno assunto un altro tipo di fascino.
