20-obbligo o verità?

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Erano giorni che Alex non mi parlava; dovevo sistemare tutti i casini che avevo combinato prima che fosse troppo tardi. Quel giorno quando finì la scuola andai dritta a casa di mia madre con l'intento di dirle tutto riguardo ad Alex, ma quando arrivai trovai una cosa scioccante: mia madre e mio padre stavano parlando di me tranquillamente seduti al tavolo del soggiorno. Quando mi videro, smisero subito e mia madre mi accolse con un sorriso smagliante, come se fosse tutto normale .
«Buongiorno tesoro, non ti aspettavo... che ci fai qui?» «Che ci fa LUI qui?» Sottolineai... Mia madre si alzò e disse «Tuo padre è...» ...ma mio padre fu più veloce di lei. «Sono venuto a scusarmi, a chiederti un altra possibilità.» «Un'altra possibilità?! Te ne ho già date mille!» «Lo so, hai ragione, ma c'è stato un tempo in cui andavamo tutti d'accordo; noi, mia moglie, i nonni... voglio tornare come prima.» Sospirai. Aveva ragione, c'era stato un tempo... «Voglio invitarvi tutti a cena, domani... andiamo in un bel ristorante come ai vecchi tempi... e porta anche il tuo ragazzo Alex.» Oh Gesù... «Non stanno più insieme!» Disse mia madre. «In realtà...» Mia madre alzò un sopracciglio e mi guardò. «Siamo tornati insieme da un po', mamma... volevo dirtelo, ma sapevo che eri arrabbiata con lui e ho lasciato perdere. Ora siamo in un periodo difficile, ma gli chiederò comunque se vuole venire...» Mio padre sorrise. «Bene!» Mia madre sospirò e mi guardò... per fortuna mi capì.
Tornai al college esausta. Alex mi mancava e Kate non mi aveva ancora chiamata. Non potevo più aspettare, dovevo parlargli. Mi diressi verso la camera di Alex, bussai ma nessuno rispose, era aperta, allora entrai. Non c'era nessuno, sembrava che nessuno abitasse quella stanza da giorni. Ora che ci pensavo, non l'avevo visto dal giorno dell'incontro, e neanche Kate e Marco. Non avevo sentito nessuno, ma che stava succedendo? Sentivo che qualcosa non andava, cosa mi stavano nascondendo? Diventai subito nervosa, uscii dalla scuola e mi diressi verso casa di Alex. Durante il tragitto chiamai Kate, era abbastanza nervosa. «L-lexie» «Non mi hai più chiamata» «Cosa? Sì che l'ho fatto...» «Non l'hai fatto... non vi sento da giorni, che sta succedendo?» "Kate, andiamo... Marco è quasi pronto" Era la voce di Alex. «Alex?! Cosa ci fa con te? Siete tutti e tre insieme?!» Non potevo crederci, mi stavano tradendo. Mi avevano sostituita con Kimberly? «Avevi detto che mi avresti chiamata quando avresti avuto notizie! Quando sareste tornati tutti a parlarvi! Mi sembra che stia bene, no? Che c'è? Kimberly ha soggiogato anche voi?!» «Qua non c'entra Kimberly, c'entri tu... per quello che hai fatto. Ora scusa, devo andare» E mise giù il telefono. Mi venne da piangere, ma sapevo dove dovevo andare. Aumentai la velocità per beccarli, bussai alla porta di Alex e fu proprio lui ad aprirmi. Vidi Kate e Marco seduti sul divano a ridere, pronti per andare in discoteca. Sbiancarono quando mi videro; Marco si sentiva quasi in colpa, mentre Kate era furiosa... Era forse diventata l'avvocato di Alex?!

«Cosa ci fai qui?» mi chiese Alex. Avevo gli occhi lucidi... «State andando a una festa senza di me?» Chiesi. «Lexie, non è come pensi... se mi lasci spiegare...» «Zitta!» Dissi guardandola male. «Non vado da nessuna parte con te... anzi, dimenticati che siamo state amiche!» La vidi veramente ferita... bene, almeno eravamo in due... «Lexie...» Mi disse... «Posso parlarti?» Chiesi ad Alex. Lui mi guardò per alcuni istanti per poi acconsentire. «Cosa volevi dirmi?» Non mi importava se Kate e Marco avrebbero sentito tutto, dovevo farlo.
«Scusa, mi manchi... sono stata stupida a fare quello che ho fatto, ma ti amo e volevo venire da te subito... è stata Kate a dirmi di aspettare...» «Ero io che non volevo vederti, ho chiesto io a Kate di dirti quelle cose... per cui non incolpare lei, incolpa me.» Mi crollò il mondo addosso... «Cosa? E perché avresti dovuto farlo?!» «Perché?! Lexie, ti rendi conto di quello che hai fatto?!» Aveva ragione, ma io l'avevo perdonato così tante volte... perché ora non poteva farlo anche lui?! «Mio padre ci ha invitati in un ristorante domani... ecco, per una cena di famiglia... e vorrebbe che ci fossi anche tu... come mio ragazzo. Mi farebbe piacere che venissi...» Sperai non dicesse che non stavamo più insieme, ma disse qualcosa di peggio... Sembrava stesse per accettare, ma appena sentì "domani" diventò quasi triste... «Domani non posso, ho la serata che ha vinto Kimberly... anzi, adesso devo andare da lei, stiamo facendo tardi.» Kate mi guardò triste; forse le dispiaceva... io cercai di non piangere. «Stai andando da lei? Non era una sola serata?!» «Una serata da soli.» Puntualizzò. «Stasera, come in questi giorni, siamo stati sempre con altre persone...» «Vi state frequentando? Ecco... tu l'hai voluta vedere in questi giorni?» Perché l'aveva vista? «Pensavo la odiassi...» «Sì, l'ho voluta vedere... le cose cambiano, Lexie!» Mi aveva uccisa con quelle parole... «Bene, ho capito...» Guardai per un'ultima volta Kate e Marco, che ormai si sentivano delle merde, per poi guardare un'ultima volta Alex. Avrei voluto dirgli mille cose, ma non uscì mezza parola... semplicemente mi girai e me ne andai; sapevo cosa dovevo fare adesso.

INSANE LOVE(completa)Where stories live. Discover now