6 - Free

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Il giorno seguente volevo starmene da sola, per alcuni versi la mia vita si stava dividendo in due, molte cose andavano bene come la scuola, stavo riuscendo ad ottenere i voti desiderati, tutto il resto però stava andando male. Oltre alla questione Alex e Blake, si aggiungeva il fatto che sembrava che i miei amici non volessero più parlarmi o uscire con me. Ogni volta che proponevo qualcosa non avevano soldi o non potevano, ma poi uscivano con altri... mi sentivo davvero vuota dentro.
Per giunta avevo anche litigato con mia mamma che era finita in ospedale per colpa del suo problema alla gamba, nel pomeriggio sarei dovuta andare a farle visita.

Decisi di andare nel giardino del campus visto che avevo il giorno libero. Era una bellissima giornata, c'era il sole ma non faceva caldo. Mi sedetti alla base di un albero e iniziai a scarabocchiare qualcosa sul quaderno fin quando non ricevetti una pallina di carta in testa che me la fece alzare. Vidi Alex che baciava Kimberly. Mi si strinse lo stomaco, la sera prima stava facendo a botte per me e ora la baciava? Vidi un gruppo di ragazzi che mi guardavano e ridendo mi indicavano, l'avevano fatto apposta per farmi vedere? Ricacciai indietro le lacrime e corsi in palestra per cambiarmi in attesa dell'allenamento da cheerleader. Quando entrai in palestra non feci neanche in tempo che Kimberly mi stava ridendo in faccia. «Ti è arrivata bene in testa la pallina eh?». La ignorai e iniziai a fare stretching, «Ehi, parlo con te!». Mi fece girare prendendomi per un braccio, così infuriai «Non toccarmi». Ghignò.

«Altrimenti che fai? Non hai più Alex a difenderti, ora protegge me, è il mio ragazzo». Rise; mondo mi crollò addosso. «Ragazzo?». «Amore vieni!». Alex si avvicinò stringendola con un braccio. «State insieme ora?» dissi con le lacrime agli occhi guardando Alex. «Sì, è la mia ragazza» affermò;  suoi occhi erano spenti, i miei lucidi. «E ieri sera?». Mi guardò. «È passato, non succederà più...». Non gli avrei dato la soddisfazione di vedermi piangere, così  indurii il mio sguardo. «Bene». Presi la borsa e li scostai uscendo dalla palestra, non potevo ancora crederci... che delusione. Erano tutti uguali, ma da lui non me lo sarei mai aspettato, mi aveva solo preso in giro.

Alex per me era morto, non potevo stargli dietro e dovevo fare una scelta, non solo scelsi Blake, decisi di scegliere me, non mi sarebbe più importato niente, sarei diventata fredda e cattiva, incurante dei sentimenti altrui visto che gli altri se ne fregavano di me. Andai velocemente da Blake e bussai alla sua stanza, lui aprì la porta sorpreso. «Lexie..»
«Ho capito quello che mi hai detto l'altra su volta su Alex... e hai ragione, devo fare una scelta... ora ho capito». «Che intendi?» chiese.

«Voglio te». Lo presi dalla maglia e lo baciai. Saltai leggermente e mi prese in braccio iniziando a palparmi. Chiuse la porta con un calcio e finimmo prima contro al muro poi sul letto. Ci baciammo con passione ma non era come Alex. Gli tolsi velocemente la maglia e d'un tratto ci ritrovammo senza vestiti. Gli accarezza i freneticamente i capelli e iniziai a baciargli il corpo e a sfregarmi su di lui. Non sapevo perché lo stessi facendo, non ero così, ma le emozioni prendevano il sopravvento. Non feci sesso con Blake, ma era una sensazione strana, ero stata bene nel letto accoccolata a lui ma non era la sensazione che provavo quando c'era Alex.

Nel pomeriggio andai a trovare mia mamma, stava abbastanza meglio ed ero contenta, mi mancava però. «Anche se non è più il tuo ragazzo sono contenta che Alex venga a Natale per non farci rimanere da sole...». Oh cazzo.. Natale, avevo invitato Alex e non avevo detto a mia mamma la storia. «Ehm..non penso venga più, sai,  ha da fare ...». Mi guardò delusa. «Ah..». Vederla in quel modo, stavo per piangere, ci teneva così tanto. «Ma farò di tutto per farlo venire, anzi, ci sarà sicuramente, è deciso». Sorrise e sorrisi anch'io, avrei dovuto fare di tutto per convincere, anzi, obbligare Alex, tutto per mia madre. Verso sera tornai al campus. Mi cucinai qualcosa e andai a bussare alla porta di Alex. Sentii gemiti e urla e la voce inconfondibile di Kimberly. «Ah si sì Alex di più».

Stavano scopando, Dio, perché mi faceva così male? Feci una smorfia e retromarcia, mi girai ma la porta si aprì. «Lexie?». Girandomi vidi lei mezza nuda sul letto con un ghigno sul volto e lui con solo un asciugamano addosso. Cercai di non far trepelare la mia tristezza anche se gli occhi tradivano tutto, come poteva ancora farlo? Io non riuscivo neanche a pensare di farlo con Blake ora. «Torno un'altra volta, non volevo disturbarti...». Mi rigirai quasi con una smorfia, ma mi bloccò prendendomi dal braccio. «No aspetta dimmi». Mi divincolai dalla sua presa quasi schifata, chissà cosa aveva toccato qualche minuto prima con quella mano,come se leggesse i miei pensieri disse: «scusa... cosa volevi chiedermi?».

Dio, non riuscivo a parlare con Kimberly nuda. Cercai di chiudere gli occhi o guardare altrove e Alex non perse occasione per colpirmi. Fece un ghignetto: «che c'è ti scandalizzi? Dovresti essere abituata, non mi hai provato solo tu..». Doveva ricordarmi che si era fatto centinaia di ragazze? Da quando e perché era diventato così cattivo? Kimberly rise e disse: «e ha provato anche altre mente stava con te». Mi pugnalò il cuore. Alex mi aveva tradito mentre stavamo insieme? Lo guardai, a quel punto non ce la feci e iniziai a piangere in silenzio. «Lexie n-non è vero...». La mia mano si mosse da sola. Gli diedi uno schiaffo sonoro, anche Kimberly spalancó gli occhi. Lui abbassò la testa e si tenne la guancia stando zitto. «Ero venuta per dirti che mia madre è in ospedale ma nonostante questo ci teneva che tu ci fossi a Natale, e che potevi venire nonostante quello che era successo, ma ritiro l'invito, non disturbarti a venire, non ti disturberò più...».

Piangevo ogni secondo di più, mi dispiaceva per mia madre, ma meglio, non avrei sopportato Alex. «Ospedale? Lexie...». Prima che potesse dire qualcosa ero già in camera mia a passare una notte completamente in lacrime.

INSANE LOVE(completa)Where stories live. Discover now