Mordo il labbro inferiore, trattenendo le lacrime, le quali premono di uscire dai miei occhi per riversarsi, bollenti e dolorose, sulle mie guance pallide.

«Meglio di te sarò sicuramente. — replico, perché sì, finché avrò la forza, non mi farò mettere i piedi in testa. Non più, da nessuno — Ti ricordi, di solito, di avere un figlio? Non credo. Sempre pronta per il lavoro e mai, ripeto mai, per me. Sei mancata a cinque dei miei compleanni, sei mancata quando mi hanno accusato di furto, tutte e due le volte, solo perché papà è andato in prigione, sei mancata quando mi stavano per bocciare, sei mancata quando avevo bisogno di te, quando ci siamo trasferiti qui. — prendo un grosso respiro, alzandomi velocemente dal tavolo, la sedia cade all'indietro — Quindi, ti ostini a giudicare me, ma come fai se nemmeno mi conosci?»

Mi allontano, scuotendo la testa, con un sorriso triste in faccia, osservando la faccia contorta in una smorfia di mia madre, per trattenere le lacrime.

«In sintesi: vaffanculo.» dico, tornando all'ingresso. Rimetto il giubbotto e le scarpe in modo veloce, senza allacciarmi i lacci di queste ultime.

Spalanco la porta ed esco, correndo, sbattendo la porta, concedendomi, finalmente, di piangere. Le lacrime, a contatto con il vento, gelano sulla mia pelle, e sento ancora più freddo.

Guardo in avanti, continuando a camminare. So già dove andare.

[- - -]

«Tae?! Cosa...» non termino la frase che due braccia mi stringono, forte. Un po' sorpreso, ricambio la stretta, baciandogli la testa dolcemente.

La situazione è questa: Taehyung è venuto qui, piangendo; non mi ha nemmeno dato il tempo di dire qualcosa che mi ha abbracciato, davanti casa.

Accarezzo le ciocche more, in silenzio, mentre soffoca i singhiozzi contro la mia felpa. Solo qualche minuto dopo, riesce a staccarsi, espirando profondamente e scacciando le lacrime dalle guance. 

«Entriamo dentro, okay?» sussurro, piano, prendendogli una mano delicatamente e trascinandolo verso la mia stanza.

Dal fondo del corridoio, vedo Jin-hyung aggrottare la fronte, confuso, e gli faccio cenno di lasciare perdere, con la testa. Lui, fortunatamente, capisce, cambiando percorso.

Chiudo a chiave la porta e — senza lasciare le sue dita — lo porto verso il mio letto, stendendo prima lui e poi me, rimanendo in silenzio.

Porto una mano, di nuovo, fra i suoi capelli, sempre così morbidi e profumati, poi sulla sua guancia, togliendo le lacrime incastrate fra le sue ciglia. Mi sporgo per lasciargli un bacio sulla fronte, indugiando per qualche secondo di troppo.

Si accoccola a me, guardando un punto a caso, alle mie spalle, perso fra i suoi ricordi. Anche se non so cosa sia successo, vederlo così — così distrutto — fa male, molto.

«Quando vuoi, puoi dirmi tutto.» bisbiglio, al suo orecchio, non volendo rovinare l'atmosfera.

Annuisce lentamente, passando la lingua su entrambe le labbra, seguo quel movimento e lui ridacchia, accorgendosene. Avvicina la bocca alla mia, facendole combaciare in un piccolo e casto bacio a stampo. Sorridiamo tutti e due, allontanandoci.

Inspirando, si siede sul letto, mentre io rimango a guardarlo — ad ammirarlo — dal basso, aggrottando la fronte alla sua faccia fin troppo seria e triste.

«Ho litigato con mamma.» inizia, mettendo un broncio.

Spalanco leggermente le palpebre, palesemente sorpreso. «Come mai?»

«Mi ha dato dell'immaturo — spiega, la voce tremate — perché mi lamento della vita che avevo prima, senza ricordare quello che loro mi hanno dato. — stringe le labbra — Come se lei ci fosse stata... Come se potesse giudicarmi! Mi ha sempre messo in secondo, forse anche in terzo o quarto, piano, rispetto a tutto. E non lo dico perché sono viziato, — tiene a precisare, guardandomi dritto negli occhi — ma è la verità. N-Non c'è stata q-quando avevo b-bis...bisogno di lei.» scoppia a piangere.

Drizzo a sedere, stringendolo a me, nuovamente. «Ssh, piccolo mio, non è vero quello che dice. — sospiro — Le cose materiali non potranno mai comparare l'affetto o l'amore, te lo assicuro.» ridacchio, contagiandolo leggermente.

Sorrido, felice di averlo calmato. Rimaniamo in quella posizione per altro tempo, non ben definito da nessuno dei due.

«Una volta... — parla, con voce roca — ...Una volta mi accusarono di furto, a scuola. Dissero che avevo rubato dei libri molto costosi ai miei compagni di classe. Tutti mi erano contro, senza alcuna prova, in realtà. Professori, quelli che consideravo amici... nessuno escluso. Non potevo difendermi, così chiesi aiuto a mia madre. — scuote la testa — Sai cosa mi rispose? "I veri uomini si tirano fuori dai casini da soli", aveva un meeting importante, quella settimana e non poteva aiutarmi, ma questo lo scoprii solo giorni dopo, quando mi fu data la reputazione di ladro.» 

Stringo la mascella, incazzato. È stata proprio una bastarda, ma non glielo dirò in faccia, di certo.

«La prossima volta, chiama me, metterò tutti al loro posto.» scherzo, scompigliandogli i capelli.

Ride, scuotendo la testa. «Ovviamente: chiamo un ladro per difendermi da un accusa per furto.»

«Ehi, Tigrotto!» esclamo, incominciando a fargli il solletico.

Si contorce tutto, incominciando ad urlacchiare, e rido anche io. Ci rotoliamo sul letto per qualche minuto, scombinandoci totalmente.

Quando ci fermiamo, stanchi e col fiatone, rimaniamo a fissarci.

«Era da tanto che non mi chiamavi "Tigrotto".» fa le virgolette.

«Credevo lo odiassi.» accenno un sorriso.

«Come potrei? La prima volta che ci siamo visti mi hai chiamato così!» esclama, divertito.

«Ti ricordi il nostro primo incontro?» rido, scuotendo la testa.

«Certo, ricordo sempre tutto, se riguarda te.» afferma, serio, e sussulto, preso dal mio battito cardiaco in aumento.

«Taehyung...» sussurro, a pochi centimetri dal suo volto.

«J-Jungkook?»

Devo farlo, devo tentare di nuovo. «Mi piaci.»




Spazio Me:

BUONA VIGILIA E BUON NATALE, MANGIATE TANTO TANTO E TANTA ROBA CHE NON FA MAI MALE SU! 

Capitolo corto ma bello contorto! Eh, non so se avete capito la cos— va bene sto zitta :D

Piccoli litigi famigliari omg. poi vabbé i taekook oddio mi uccidono.

Buone vacanze e spero che il capitolo vi sia piaciutoooo!!!

-bigbabol-

Danger-Zone  |KookTae|Where stories live. Discover now