ma la senti mai?

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Nelson's pov

Irene prende il microfono dalla mia mano.

"Quindi? Cosa proviamo oggi?" mi chiede curiosa. "Una delle vostre canzoni? Il vostro album lo so tutto a memoria!"

"Non proprio" le dico io. "Sai, per il nuovo tour che faremo in autunno," inizio "sto lavorando a dei nuovi pezzi." 

Sul suo volto spunta un sorriso sincero e gli occhi sembrano illuminarsi. "Nuovi pezzi?!" sembra entusiasta. Tiene il microfono con entrambe le mani e lo stringe al petto. "Fammeli sentire!"

"Beh, in realtà le canzoni non sono finite. Ho giusto qualche verso, il ritornello e..." la guardo. Sembra non veda l'ora di cantare. "Sai che ti dico? Ne canterò una." Frugo fra un mucchietto di fogli sul tavolo e tiro fuori degli spartiti. Li passo a Irene "E tu canterai con me."

Irene è sorpresa dalla mia proposta e un po' incerta prende gli spartiti. Mi posiziono dietro la tastiera, poso il microfono sull'asta davanti a me e mi preparo a suonare.

"Io inizio dalla prima strofa, tu seguimi." Annuisce. Sistema gli spartiti su un leggio e quando è pronta mi fa un cenno con la testa. 

Ripasso gli accordi nella mia testa. Do. Sol...

Ma la bici che è sempre piu sgonfia

nella testa Baricco racconta

di provare a dipingere il mare

solo con acqua e un po di sale

Vedo Irene tenere il tempo con il piede. Mi guarda e sorride.

Nel bicchiere versato tre ore

ma mi manchi almeno da un anno

Il tempo è il più grande evasore,

e cosa fai per Capodanno?

Da un suo cenno con la testa deduco che sta per partire. Unisce la sua voce alla mia. Ed è perfetta... 

Ho la macchina senza più freni    

Nelle casse un blues degli Stones 

In discesa si ferma coi piedi, 

mi sentivo come nei flintones

Mentre non guarda il testo sullo spartito, tiene lo sguardo fisso su di me, in cerca di sicurezza.

Troppe cose ormai sono passate, 

e non le possiamo cambiare 

Per lo meno all'età della pietra  

non guardavi nel mio cellulare

Prende perfettamente il ritmo ed esegue con inaspettata intonazione anche la strofa seguente.

Passiamo i nostri anni a darci delle colpe che 

colpiscono la fronte tra il cuscino e le coperte

Mentre cantiamo mi guarda sorridente. Esegue una splendida armonia con la voce nei 2 versi prima del ritornello.

Ma anche superman ha le sue debolezze 

tu sei la kriptonite e io uno stupido clark kent

Cantiamo il ritornello ad alta voce, senza preoccuparci di screzi o stonature. Siamo solo io, lei e la musica.

Ma la senti mai? Tutta questa sfiga

che ci prende solo se siamo contenti

Ma tu la senti mai? Tutta la fatica

che mi prende solo se sono fuori con te

Finiamo di cantare. Ci guardiamo qualche secondo, poi scoppiamo entrambi a ridere. Prima che possa rendermene conto, mi ritrovo ad andarle incontro e abbracciarla. Dopo un po', però, mi accorgo di averla fra le mie braccia e in preda all'imbarazzo ci lasciamo andare immediatamente.

"Ehm..." balbetto. "Per oggi abbiamo finito, direi. Possiamo andare a casa." le dico. "Ma in questi giorni, proveremo ancora molte volte, stanne certa." Annuisce, contenta. Raccolgo le mie cose e mi dirigo verso le scale. "Ti aspetto di sopra."

Irene's pov

E' la seconda volta che canto con lui. Per la seconda volta è stato semplicemente... magico.

Mi preparo a uscire dalla sala e raggiungere Nelson al piano di sopra e tutto ciò a cui riesco a pensare è... che non vedo l'ora di passare altro tempo con lui.

Come Stelle ad agosto || rovere ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora