la mia estate con la tua

616 26 0
                                    

Esco dall'hotel con le lacrime agli occhi che inghiottisco immediatamente. Non posso credere che abbia detto quelle cose. Non posso credere che pensi quelle cose.

Cammino sul marciapiede per un po', fino a che non mi rendo conto di non avere la minima idea di dove andare. Controllo l'orario: 19:45. Mi conviene trovare una sistemazione per stasera. Accendo il cellulare e trovo un paio di alberghi nelle vicinanze. Prenoto velocemente in uno di loro che per miracolo aveva una camera libera. Prima di andare all'albergo però mi faccio un giro.

L'aria è fredda stasera e mi sento malissimo. Mi trovo in una città che non conosco minimamente e non ho la più pallida idea di cosa fare con Riccardo. Riccardo...

E' un bravissimo musicista e una splendida persona. Come tutte le persone ha i suoi difetti. Ma non dovrei punirlo così drasticamente. Chi sa, domani potrei andare da lui per chiarire la questione...

I miei pensieri vengono interrotti improvvisamente. Sbatto contro qualcosa, inciampo e cado rovinosamente a terra.

"Ma che cavolo..." Alzo lo sguardo per scoprire cosa abbia colpito e vedo un gruppo di 3 ragazzi. Uno di loro si trova per terra, davanti a me e si massaggia la testa. Ha folti capelli ricci e barba e porta gli occhiali.

"Tutto okay Nels?" chiede uno dei ragazzi al ragazzo per terra.

"Sisi sto bene." risponde lui. "Tu, invece?" Impiego pochi secondi per capire che sta parlando con me.

"Ehm si, tutto okay." rispondo. il ragazzo si rimette in piedi e mi porge una mano per aiutare a rialzarmi.

"Sono così in imbarazzo, mi dispiace di averti urtato..."

"Cerca di stare più attenta, potresti farti male." mi dice lui. Do uno sguardo a lui e ai suoi amici: hanno tutti più o meno la mia età e trasportano attrezzatura musicale. Le parole mi escono di bocca da sole:

"Siete musicisti?" Un ragazzo alto e dall'aria delicata mi risponde.

"Sì. Siamo una band, canteremo domani sera. Anche tu qui per il festival?"

"Sì sono qui con..." improvvisamente sento di non aver voglia di parlare di Riccardo "...con degli amici."

"Ma sei sola." mi fa notare il ragazzo che ho urtato poco prima.

"Nelson!" lo riprende il terzo ragazzo.

"Oh non fa nulla, in effetti... è una lunga storia."

"Per la cronaca io sono Stiva. Il ragazzo laggiù è Luca e lui è Nelson."

"Irene. Avete detto di essere una band?"

"I rovere." mi risponde prontamente Nelson.

"Beh ragazzi credo davvero sia ora di andare all'albergo. Irene, hai detto che anche tu resterai per il festival, vuoi un passaggio fino al tuo alloggio? La macchina è poco distante da qui." Propone Luca. Mi rendo conto solo ora di essere estremamente stanca. Non vorrei disturbarli, ma un passaggio mi farebbe proprio comodo.

"Beh effettivamente, se per voi non è un problema dovrei raggiungere..." cerco di ricordare il nome dell'albergo in cui ho prenotato poco fa. "l'hotel Climax."

"No che non è un problema, anzi, anche noi alloggiamo lì!" mi dice Stiva.

"Oh perfetto! Vi ringrazio."

Ci avviamo verso la macchina. Luca cammina accanto a me trasportando la chitarra in spalla, parlandomi di come abbia iniziato a suonare e di quanto ami fare assoli di chitarra ai concerti. E' simpatico. Dietro di noi Stiva dice a Nelson delle cose che non riesco a decifrare, mentre lui si limita a rispondere con sbuffi e grugniti. Stiva e Luca sembrano bravi ragazzi, ma Nelson "Raggio Di Sole" potrebbe anche farlo un sorriso ogni tanto...

Arriviamo alla macchina. Posano nel bagagliaio chitarre, tastiera, casse ecc. Stiva si mette alla guida e Luca accanto a lui. Quasi sospiro quando mi rendo conto di dovermi sedere al sedile posteriore con Nelson.

"Ti piace la musica indie, Irene? E' per questo che sei venuta al festival?" mi chiede Luca.

"Mi piace l'indie, ma in realtà sarei venuta per cantare..." mentre pronuncio queste parole, Nelson si volta a guardarmi. Sembra notarmi per la prima volta e gli occhi gli si illuminano.

"Tu canti??" mi chiede speranzoso.

"Beh si, ho studiato canto per molti anni e ho sempre sognato di cantare."

"E cosa canterai al festival?"

"Beh..." arrossisco un po' "avrei dovuto cantare con un mio amico... cioè non un amico, il mio ragazzo, ma... ve l'ho detto, lunga storia." quando dico ragazzo, l'espressione di Luca sembra variare per un istante, prima che i suoi occhi si rivolgano sul finestrino.

"Capisco." dice Nelson.


Come Stelle ad agosto || rovere ||Where stories live. Discover now