27.

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Louis cercò Liam con lo sguardo e lo trovò seduto da solo accanto alla macchinetta del caffè.

Gli si avvicinò e lo strinse a sè, senza dire una parola.

" Mi dispiace " sussurrò con gli occhi lucidi.

Liam volse su di lui uno sguardo disperato e chiese:

" Perché? "

Louis non aveva una risposta da dargli, ma ci provò.

" Il maschio era troppo debole " sussurrò " e...e i suoi organi non erano nemmeno sviluppati del tutto, ma la bambina è più forte, hai sentito i medici..."

" Ma lui è morto, Louis...." singhiozzò Liam.

" Lo so, è terribile, ma devi farti forza per Julie e per la piccola, vedrai che ce la farà, nonostante sia prematura..."

Liam sapeva che Louis aveva ragione, ma in quel momento non ce la faceva a reagire, era sopraffatto dal dolore per la morte del suo bambino e niente e nessuno avrebbe potuto consolarlo.

Louis rimase con il fratello per un po' e poi tornò dalla cognata, trovandola addormentata.

Si recò allora nella rianimazione neonatale e osservò da lontano l'incubatrice dove sapeva si trovasse la bambina.

Sapeva che i genitori erano Liam e Julie, ma non poteva non sentire per la piccola un legame speciale, dato che era comunque sangue del suo sangue.

Non era molto religioso, anzi non lo era affatto, ma in quel momento pregò chiunque ne avesse il potere di aiutare quella povera creatura, che stava lottando con tutti i suoi mezzi per sopravvivere.

Rimase in quella posizione per parecchio tempo, finché non arrivò sua madre e non gli disse di tornare a casa.

Louis, seppur a malincuore, lo fece e si avviò verso la macchina con gli occhi bassi.

Ad un certo punto, però, sollevò lo sguardo istintivamente, come se avesse avuto un sesto senso.

Si guardò attorno e lo vide...

Harry era seduto nella sua macchina e stava mangiando un panino.

Anche Harry lo vide, ma distolse subito gli occhi...

Louis allora si avvicinò con le mani in tasca e notò che la macchina di Harry era piena di sacchi, scatoloni e borse e che, sul sedile del passeggero, vi era un cuscino e delle coperte.

Bussò allora al finestrino e il riccio, seppur a malincuore, abbassò il vetro.

" Cosa fai qui?" gli chiese Louis. " E perché sembra che tu stia traslocando?"

Harry sollevò su di lui gli occhi verdi velati di lacrime e sussurrò:

" Il mio padrone di casa ha aumentato l'affitto e con quello che guadagno al ristorante non potevo permettermelo. Allora da una settimana dormo in macchina, in attesa di trovare un monolocale meno caro..."

Louis, già provato dalla morte del nipotino, non riuscì a trattenersi e scoppiò a piangere.

La famiglia Tomlinson  parte prima Where stories live. Discover now