15.

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La doccia, quella era la cosa più piacevole della giornata...

Louis si tolse i vestiti e si infilò l'accappatoio, in attesa che l'acqua divenisse bollente come piaceva a lui.

In quel momento il campanello suonò e a malincuore dovette andare a vedere chi fosse.

Non appena aprì, si trovò davanti Harry, bagnato come un pulcino, dato che fuori pioveva.

" Lo so che è tardi, che piove e che tu sarai di sicuro stanco " sussurrò con gli occhi bassi. " Volevo però scusarmi per ieri sera, non dovevo baciarti così, senza preavviso e non dovevo criticare il tuo modo di fare...
Il fatto è che, vicino a te, mi sento una nullità e allora mi comporto come un cretino..."

Louis sorrise, lo prese per un polso e lo fece entrare nel suo appartamento, richiudendo la porta.

" Anche io ti devo chiedere scusa " spiegò. " Non avevo il diritto di criticare quello che sei, il tuo modo di vestire o il fatto che porti lo smalto sulle unghie.
Se devo essere sincero, ti ammiro, ammiro la tua disinvoltura, io sono così ingessato...."

Harry sorrise e cominciò a tremare per il freddo, così Louis disse:

" Spogliati e fatti una doccia, così metto i tuoi vestiti nell'asciugatrice ad asciugare "

Harry lo guardò, Louis ricambiò lo sguardo e poi, contemporaneamente, si avventarono uno sulla bocca dell'altro.

Con movimenti frenetici si spogliarono e l'avvocato trascinò il suo ospite nella cabina doccia, sotto il getto bollente dell'acqua.

Stavano un po' stretti, così Louis abbracciò Harry da dietro e appoggiò il basso ventre contro il suo sedere tondo e sodo.

Harry, appena lo sentì, voltò la testa da un lato, per lasciare che Louis esplorasse il suo collo morbido e bagnato.

Louis aveva una voglia matta di lui ed iniziò a mordergli leggermente il collo e a giocare con la lingua sulla sua pelle disegnandogli immaginarie figure di cui solo lui conosceva la forma.

Nel frattempo le mani scesero fino ai suoi fianchi e gli fece divaricare le gambe.

All'improvviso si ricordò di qualcosa di importante, aprì la porta scorrevole della doccia, allungò il braccio fin sopra il ripiano dell'armadietto a muro accanto al lavabo e poco dopo rientrò nella doccia con in mano un quadrettino blu.

Aprì la bustina e infilò il preservativo sul suo membro in erezione.

I due amanti ritornarono poi alla posizione iniziale e Harry, divaricando le gambe e sporgendosi in avanti col busto, si abbandonò del tutto a Louis, che iniziò con un movimento lento e delicato ad entrare dentro di lui...

Sentiva i suoi muscoli contrarsi e questo non fece altro che aumentare la sua eccitazione, tanto che velocizzò il ritmo della penetrazione.

Passò le mani sul suo corpo, poi le fermò sui fianchi, stringendoli e spingendo sempre più velocemente.

Louis sentiva Harry gemere di piacere e godeva altrettanto con gli occhi chiusi e immaginava le sue labbra sulle proprie, pensiero alquanto sdolcinato, ma efficace, perché dopo qualche altro rapido movimento del bacino riuscì a raggiungere l'orgasmo.

Harry era ancora piegato in avanti e, quando sentì che Louis era uscito dal suo corpo, ebbe come una contrazione e si piegò sulle ginocchia, chiaro segno che anche lui era venuto.

Qualche secondo e si rialzò in piedi, poi si voltò verso Louis e lo baciò con passione sulle labbra.

Louis ricambiò l'effusione, spostò il braccio, tolse il preservativo, lo gettò per terra, aprì il bagnoschiuma e cominciò ad insaponare Harry.

Accarezzò con dolcezza ogni singolo centimetro del suo corpo, la sua pelle era così dannatamente liscia da far invidia ad una bambola di porcellana...

I due finirono di far la doccia e, ognuno dentro ad un accappatoio, andarono a stendersi sul letto uno di fianco all'altro.

Harry fu il primo a rompere il silenzio e disse:

" È stato fantastico..."

" Già " concordò Louis " davvero fantastico!"

Si guardarono per alcuni istanti negli occhi e poi si addormentarono felici ed appagati.

La famiglia Tomlinson  parte prima Where stories live. Discover now