Quel vecchio nasconde qualcosa!

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Leris e Chaos,assieme al piccolo Ban erano usciti già dalla caverna e pian piano ripresero la strada che si erano impostati di fare dall'inizio.
Nel tragitto Leris,si girava sempre per vedere se il vecchio era ancora li con loro,e notava che farfugliava sempre qualcosa in una strana lingua e subito si insospettì!
-"Hey tu! Che farfugli?"
-"Ma nulla! Vecchie preghiere dell'ormai distrutto mio villaggio,dovete sapere che fin dalla notte dei tempi..."
-"Ancora parli vecchiaccio?"
-"Ma perche sei così rude con lui?"
-"Vuoi sapere anche il perchè? Quel vecchio nasconde qualcosa! Ma non hai sentito? Non stava pregando! Io le conosco quelle parole,è magia nera!"
Il vecchio si pietrificò in un istante e si fermò in un punto fermo.
La ragazza lo squadrò e lui con uno sbuffo iniziò il suo monologo:
-"Hai ragione,è magia nera,ma visto che ne sai così tanto mi sai dire anche a chi era rivolta? Immagino di no...non era contro di voi ma contro il Re Jonk!"
Leris si sentì in imbarazzo nell'aver scoperto che ciò che pensava era sbagliato,quindi in fondo Ban era un uomo buono.
Continuarono il loro cammino verso il castello del Re.
Era ormai sera inoltrata quando arrivarono davanti ai cancelli reali.
Chaos si avvicinò ai guardiani notturni e damandò di poter incontrare il re per dargli un messaggio importante.
I guardiani titubanti,parlarono un attimo tra di loro e gli risposero che il re non li avrebbe mai fatti entrare poiché erano popolani.
Allora Chaos più furioso che mai protestó:
"Ho detto che dobbiamo parlare con il Re! È una questione o di vita o di morte e non credo che voi vorreste morire,pensate a tutto quello che potreste perdere...pensate semplicemente alle dame nere!"
I guardiani trasalirono a quelle parole e in fretta e furia aprirono i cancelli e li fecero entrare tranquillamente.

Tutti e tre entrarono e rimasero a bocca aperta quando videro l'immensa grandezza del castello del loro sovrano,e,allo stesso tempo erano furiosi se pensavano alla povertà dei loro villaggi,ma preferirono pensare ad altro in quel momento:al loro obbiettivo.

Leris era davanti al grande portone dell'entrata del cancello e i soldati con il permesso dei guardiani aprirono le porte e li fecero entrare.

Finalmente erano li,erano riusciti ad arrivare al castello del re.
Cercarono io re e lo trovarono seduto sulla sua bellissima poltrona reale a gustarsi dei cioccolatini pregiatissimi.
Ban pensò che in tutta la sua vita non aveva mai mangiato cioccolata.

Leris decisa e pronta si avvicinò al re che in tutto questo non si era nemmeno reso conto del loro arrivo e appena li vide rimase schifato:
"E voi chi sareste? Se siete venuti per elemosina potete anche andarvene,prendete del pane di sotto."
Leris era seria,molto seria.
"Non siamo venuti per questo non si preoccupi signore,siamo qui per altre faccende"
"E sarebbe?"
Chaos intervenì:
"Dame nere le dice niente?"
"Cosa vorresti dire ragazzo?"
"Che le ho viste,che sono tornate"
"Ma non è possibile,il loro creatore è morto da anni come ben sanno ormai tutti ahahah"

Chaos parlo sottovoce a Leris:
"Te lo avevo detto che è una testa dura questo"
"Tranquillo ci penso io"

"Allora mio caro re,lei pensa che ci siamo fatti tutta questa strada per raccontarle una menzogna?"
"Dico solo che ormai non si deve preoccupare"
"Lo si poteva pensare caro re,ma ora,ora che sono tornate,significa che c'è un altro creatore e che bisogna trovarlo"
"Mhhh capisco ciò che stai dicendo ma comprendimi io finora non le ho viste di questi tempi e non so nemmeno chi voi siate"
"Io conoscevo vostra madre,si è vero ho solamente 13 anni ma la conoscevo,come voi saprete vostra madre adorava stare con la gente dei villaggi fingendosi una di essi,ed è proprio nel mio villaggio che l'ho conosciuta. Prima di morire,esattamente 2 anni fa,mi diede un oggetto a lei molto prezioso,io sono sicura che lo riconoscerà!"

Leris si avvicinò al re gli porse una collana nelle mani.
Lui alla vista di questa la strinse e dal suo viso si intravedeva molta tristezza e nostalgia.
"Questa...gliela regalai io...era la prima cosa che costruì con le mie mani da bambino...si ti credo!"

Il ragazzo dal volto copertoWhere stories live. Discover now