58.Affascinante

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"Seokjin non mi aveva detto che fossi bello."

Taehyung si volta immediatamente verso Geumjae, alla ricerca di qualche espressione che possa fargli capire se il maggiore lo stia prendendo per il culo o se sia serio; e quando incontra il suo sguardo assolutamente piatto, che non mostra alcuna emozione, inizia a capire da chi abbia preso il suo ragazzo.

"C-Cosa?"

"Niente, sono solo felice che Yoongi abbia scelto uno gnocco."

Il grigio si lascia scappare una leggera risata, notando l'ennesima somiglianza tra Yoongi ed il ragazzo: entrambi non hanno un filtro bocca-cervello quando si tratta di dire la verità.

"Grazie suppongo."

Il maggiore gli fa un leggero sorriso, facendo poi calare il silenzio tra i due. Stanno aspettando pazientemente il ritorno di Yoongi ed i suoi genitori, scomparsi già da qualche minuto per fare un rinnovato tour della casa, al quale, per ovvie ragioni, i due non erano stati invitati.

"Puoi chiedere, sai?"

Il grigio si ritrova ancora una volta a rivolgergli uno sguardo confuso, senza davvero capire che cosa il maggiore stia cercando di dirgli, o meglio, cercando di essere sicuro che stia parlando di ciò che anche lui intende.

"Di Chulwoo, puoi chiedere ora che non c'è Yoongi, so che devi essere curioso."

E non appena quelle parole lasciano le labbra del castano, Taehyung si ridesta dalla scomoda posizione in cui si era sistemato, pronto ad ottenere finalmente tutte quelle informazioni che non aveva mai avuto il coraggio di chiedere a Yoongi.

"Com'era Yoongi prima di lui?"

Quello è tutto ciò che Taehyung vuole sapere, tutto ciò che ha sempre voluto sapere. Questa domanda lo perseguita da mesi ormai, mentre si chiede se la versione di Yoongi che ha avuto l'onore di conoscere, sia tanto diversa dal suo originale. Ha sempre saputo di non poter, ovviamente, chiedere al diretto interessato, e ancora meno a Seokjin, per via della quantità di dolore che la domanda avrebbe provocato.

E quando nota la tristezza che si fa immediatamente strada negli occhi di Geumjae, realizza che non avrebbe dovuto chiedere nemmeno a lui; che probabilmente da un giorno all'altro non è più riuscito a riconoscere il suo adorabile fratellino nel guscio lasciatosi dietro da Chulwoo.

"Non devi rispondere se non vuoi, io... Mi dispiace."

Il maggiore gli rivolge un leggero sorriso, scuotendo la testa per rimarcare le sue stesse parole.

"No è tutto ok, ti ho detto io di chiedere."

Taehyung annuisce, ricambiando il sorriso con uno incerto, ancora non del tutto convinto dall'idea di continuare quel discorso probabilmente troppo doloroso per lui.

"Quando mamma mi ha chiamato per dire che Yoongi sarebbe andato a vederla non ci ho creduto, mi sembrava così strana l'idea di avere finalmente notizie da parte sua... Ma poi, la mamma si è messa a piangere... E ho realizzato che fosse vero, così ho preso il primo aereo per tornare, nemmeno mia moglie ci voleva crede!"

Il maggiore si lascia scappare un sorriso felice al solo pensiero della donna, e Taehyung non può fare a meno di sperare che anche Yoongi faccia lo stesso quando pensa a lui, che ricambi l'amore smisurato che il grigio prova nei suoi confronti. Quello stesso sorriso sul volto di Geumjae cade subito dopo, gli occhi tristi, pieni di rimpianto.

"E durante il volo ho realizzato che non avrei rivisto il mio Yoongi, quello che qualche anno fa aveva portato a casa un nuovo fidanzato con tutta la confidenza e gioia che solo una persona della sua età poteva avere. Ho capito che avrei incontrato lo stesso Yoongi che avevo visto durante il nostro ultimo incontro: spaventato, insicuro, fragile, e-e..."

La voce del castano si incrina, facendo allertare immediatamente Taehyung, che ancora una volta, si rimprovera per aver fatto quella stupida domanda.

"Non fa null-"

"N-No, è ok. Mi piace ricordarmi di Yoongi da piccolo. Parlava un sacco, e diceva un sacco di cose intelligenti che a quell'età non riuscivo a capire. Ha iniziato ad usare il sarcasmo da appena nato, mamma e papà avevano paura non sarebbe riuscito a fare amicizia con i bambini della sua età, invece non appena arrivato a scuola lo avevano spostato avanti, e si era fatto un sacco di amici. Era carino vederlo sempre circondato da tutti quei giganti che lo trattavano come un piccolo principe, forse è anche per quello che è sempre stato così viziato."

Taehyung sorride dolcemente a quelle parole, felice di poter conoscere un po' di più quella stessa persona che c'è ancora in Yoongi, e che spera uno giorno possa riemergere completamente.

"Yoongi sembra stare davvero meglio ora, e anche se non so molto della vostra relazione, da quello che mi ha detto Seokjin, so che gran parte del lavoro è merito tuo."

Quelle parole mandano una vera e propria ondata di orgoglio nel petto del grigio, che si sente così fiero dei progressi fatti dal nero, forse, anche un po' per merito suo.

"Hyung... Com'era Chulwoo?"

Una risatina amara esce dalle labbra del castano, che prova con ogni forza ad impedire all'ondata di rabbia, che solo la pronuncia di quel nome gli provoca, di intorpidire la sua mente.

"Affascinate, come ogni manipolatore. All'inizio sembrava persino simpatico. Ma poi ha iniziato ad impedire a Yoongi di vedere i suoi amici, o di uscire da solo, e ci siamo resi conto di chi fosse realmente. Abbiamo chiesto a Yoongi di lasciarlo, ma a quel punto era già troppo tardi. Sai cosa fotte nelle relazioni abusive? Chi viene abusato inizia a credere di non poter vivere senza l'altro, di essere inutile, inferiore, di non saper fare nulla. Assurdo che un fottuto genio pensi una cosa del genere, no?..."

Un'altra risata ironica lascia le labbra di Geumjae, che si porta una mano alla fronte.

"...Alla fine gli ha impedito di vedere anche noi, e tutto ciò che abbiamo saputo da quel punto in poi proveniva dalle chiamate settimanali di Seokjin."

Taehyung rimane in silenzio, incapace di trovare delle parole adatte a quel momento, incapace di trovare un modo per poter aiutare il ragazzo a cui è stato rubato del tempo con il suo fratellino, che non gli potrà mai essere restituito.

E quando Taehyung è pronto a scusarsi, non per le sue azioni o le sue domande invasive, ma per qualcosa che sa non può essere cambiato; Yoongi ed i suoi genitori rientrano nel salone, ponendo fine a quella conversazione tanto necessaria quanto dolorosa.

Gummy Bear -TaegiWhere stories live. Discover now