14. Sostegno

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"Sei sicuro che sia la strada giusta?".

"Certo che lo è! Credi che non sappia leggere una cartina?".

"Idiota! La stai tenendo al contrario!".

"Perchè tu mi metti pressione, cervello ghiacciato!".

"Non incolparmi per la tua ignoranza, testa in fiamme".

"Principessa di ghiaccio"

"Spiedino"

"Testa bacata"

"ORA BASTA" e finalmente Erza mette fine alla discussione colpendoli entrambi.

"Avrei dovuto tenerla io fin dall'inizio" sospira Lucy, appropriandosi del foglio e cercando la giusta direzione.
Sono ore che camminano ininterrottamente per la foresta e quella sosta non programmata è una manna dal cielo; fortuna che ha i miscoli allenati, altrimenti avrebbe ceduto ore prima per la fatica.

"Forse è meglio fermarsi per la notte e proseguire domani" suggerisce Erza e tutti annuiscono stanchi.
Lei e Gray raccolgono un po' di legna, mentre Natsu e Lucy montano le tende. Accendono il fuoco e consumano la cena composta prevalentemente da snack rubati dalla cucina.

"Saremmo già a destinazione se Natsu non si fosse messo in testa di voler stare alla guida del gruppo" bofonchia Gray sgranocchiando le sue patatine.

"Hai paura a trascorrere la notte in un bosco, pivello?".

"Sono più preoccupato per te. Di sicuro domani mattina ti troviamo abbracciato a Lucy per la fifa".

"Vi prego, non immischiatemi nei vostri litigi infantili" esclama acida la sopraccitata, lanciando loro un'occhiata di fuoco.

"Scusa" esclamano in coro abbassando la testa.

"Ehi Lucy, va tutto bene?" Chiede gentile la rossa poggiandole una mano sulla spalla.

"Si, sono solo un po' stanca. Scusatemi" e lasciando la sua barretta al cioccolato a metà, si ritira nella tenda.

Natsu fa per seguirla, ma la morsa di Gray sul suo braccio lo blocca. Scuote la testa e il rosato si risiede di malavoglia. "Lasciala stare, ha bisogno di stare da sola".
Così la cena prosegue con chiacchiere superficiali, nonostante tutti e tre ogni tanto lancino occhiate furtive alla tenda, sperando di veder comparire la loro amica.

Quando si ritirano per la notte, Lucy fa finta di dormire, ma il trucco non passa inosservato alla rossa.
"Sai" inizia mentre si sistema nel sacco a pelo "so cosa vuol dire perdere di colpo le proprie certezze. È come se il pavimento su cui stai camminando si sgretolasse e tu precipitassi senza fine, senza un appiglio a cui aggrapparti.
Ma ci siamo noi con te ora, ti afferriamo noi se stai per cadere... devi solo permettercelo".

Passano infiniti secondi nei quali Erza si chiede se Lucy non stia veramente dormendo, quando quest'ultima si gira, incatenandola con i suoi occhioni color cioccolato pieni di lacrime.

"Io... non so cosa fare" tentenna prima di stringere convulsamente tra le mani il sacco a pelo. "Stiamo andando ad affrontare gli uomini di Alvarez senza un piano preciso o un valido motivo. Lo facciamo per vendetta? Per fargliela pagare per avermi sottratto una persona cara? In quel caso non saremmo uguali a loro?".
Comincia a singhiozzare, mentre calde lacrime le rigano le guance.
"Ma se ora tornassi indietro e me ne pentissi per il resto della vita?".

Erza la lascia sfogare, finchè sente che si sta calmando, a quel punto raggiunge la sua mano stringendola tra le sue. "Ora non è tempo delle domande, ma delle risposte. Affrontandoli scopriremo il motivo che li ha spinti a uccidere tua madre e a commettere tutti gli altri crimini di cui sono accusati. Li consegneremo alle autorità e quello sarà il nostro modo di vendicarci; non ci abbasseremo al loro livello".

"Non voglio che voi ragazzi finiate nei guai a causa mia" sussurra Lucy asciugandosi le lacrime con la mano libera.

"Andrà tutto bene" e abbracciandola riesce finalmente a tranquillizzarla, permettendo ad entrambe di addormentarsi un po' più serene e, di sicuro, più legate.

La mattina arriva presto, con una brezza fredda che trasporta odore di asfalto e gas di scarico: la città deve essere vicina.
Finalmente, dopo giorni di foreste e villaggi, hanno raggiunto la loro meta: Crocus.
Essendosi messi in marcia poco dopo l'alba, giungono in città verso mezzogiorno e si dividono per raccogliere informazioni.

Secondo Levy, dopo il fallimento dell'agenzia, Alvarez ha dovuto rimpinguare le fila con gente nuova e più esperta, in modo da scongiurare un'altra catastrofe commerciale,  rivolgendosi perció ai migliori Broker del mercato criminale e facendoli diventare suoi alleati/sottoposti.
In questa città si trova una delle bande al suo servizio: gli Oración Seis.

Purtroppo le informazioni su di loro non si hanno, eccetto il numero dei membri (6) e il nome in codice del loro capo: Brain.
Un lancio nel vuoto, praticamente.

Trascorsa qualche ora, si ritrovano di fronte ad un capannone nell'area industriale a nord della città, avendo evidentemente ricevuto tutti la stessa soffiata.
"Se cercate i broker saranno sicuramente al capannone 2. È li che di notte avvengono i traffici".

I ragazzi fanno un giro di ricognizione, ma non trovano nessuno.
"Bene, ora non ci resta che aspettare" esclama Lucy, sedendosi dietro ad un muretto con Natsu. "Da qui abbiamo un'ottima visuale sull'entrata".

"Perfetto, io e Gray andiamo ad appostarci sul retro" e dividendosi, i due ragazzi si allontanano.
Una volta sul posto, impilano diversi scatoloni trovati vicino ai rifiuti e si arrampicano per arrivare alle finestre del capannone.
Controllano che i walkie talkie funzionino e, mettendosi comodi, si godono le ultime ore di luce e di tranquillità prima dell'attacco.

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Si lo so, orario improponibile per aggiornare.. ma non avevo idee (ops)

Spero comunque che vi piaccia!
GRAZIE MILLE PER LE VISUALIZZAZIONI E PER LE STELLINEEEE *-*

Ora lo controllo, lo pubblico e poi cercherò di dormire che domani vado a togliere i punti.

Buonanotte minna
Jade 🌼

Un giorno di Pioggia {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora