«Jeon Jungkook! Non ti hanno ancora arrestato? Dovrei provvedere.» ridacchia e io avanzo verso di lui, completamente incazzato.

«Bogum! Ti ho detto di non parlare così.» lo sgrida Tae e, questa volta, rido. 

«Taehyung, non ti immischiare.» sibila, guardandolo male.

«Sì, invece! Sono miei amici, cazzo.» sbotta il biondo, allontanandosi leggermente.

«Sta zitto e non farmi arrabbiare, sennò...» il suo sguardo mette i brividi.

«Sennò, cosa, Park?‒ alzo la voce, ricambiando l'occhiata diretta a Taehyung. ‒Prova anche solo a toccarlo.»

Un pugno mi arriva dritto sulla mascella, facendomi girare la testa di lato. Sorrido, vedendo la folla avanzare verso di noi. Ora posso sfogarmi sul serio.

«Non avresti proprio dovuto farlo.» rido e sferro un destro ancora più forte.

Da lì, le cose sono un po' confuse, ricordo solo che ci siamo presi a botte violentemente, prima che una voce seria non ci interrompesse.

«Cazzo, fermi!» urla il biondo, separandoci. Incrocia  il mio sguardo e scuote la testa.

«Bogum, andiamo, ne hai già fatte troppe.» sibila, distogliendo gli occhi ed afferrando il braccio di Park.

Quest'ultimo, mi guarda ridendo mentre Tae lo trascina via. Da me vengono in soccorso Jimin e gli altri, ma li ignoro, abbassando gli occhi.

Hai scelto lui, Taehyung. Ma ne sei proprio sicuro?

 [- - -]

«Diamine, Bogum, perché hai scatenato quella rissa?!» esclamo, guardandolo dritto negli occhi. Siamo nella mia aula, ancora vuota, l'aria è tesissima e il maggiore sembra proprio incazzato.

Va a chiudere velocemente la porta, prima di tornare da me.

«Tu hai fatto la puttana con lui!» ribatte, sbattendo un pugno sul tavolo vicino, facendomi sobbalzare.

«La puttana?‒ ripeto, scioccato. ‒Ma se tu lo hai attaccato!»

«Quello che faccio io non ti deve importare! Posso fare ciò che voglio!» urla, prendendo un mio polso e stringendo.

«B-Bogum, lasciami.» sussurro, strattonando la presa che, però, non si scioglie.

«Non dirmi ciò che devo fare, cazzo! Se voglio litigare con quel coglione di Jeon, lo faccio, tu non sei assolutamente nessuno per impedirmelo.» si avvicina gradualmente al mio viso, sputandomi questo in faccia.

Faccio per dire qualcosa, ma lui mi precede.

«Chi ti credi di essere, mh? Non sei nessuno.‒ ridacchia aspramente, colpendomi dritto al cuore. ‒Se voglio pestare Jeon, quel poveraccio ladro di merda, o qualsiasi altro essere vivente, tu non devi dirmi assolutamente nulla.» strattona nuovamente il braccio.

«N-Non parlare c-così di Jungkook...» bisbiglio, a bassissima voce, sentendo il polso farmi molto male.

Uno schiaffo arriva prepotente alla mia guancia, barcollando violentemente, sgranando gli occhi. Una lacrima mi percorre la guancia e mi paralizzo. Mi ha... appena... dato uno schiaffo?...

«Non provare a difenderlo!» urla, incurante del mio dolore.

Passano diversi secondi di silenzio, poi un singhiozzo dal profondo della mia gola lo squarcia. Lo vedo aprire la bocca, scioccato, per poi avvicinarsi a me.

Danger-Zone  |KookTae|Where stories live. Discover now