Faccio un cenno col capo, osservando il moro, inclinare la testa di lato.

«Vi conoscete, tesoro?» domanda e a me sale su la bile. Che cazzo lo chiami "tesoro" mica ha dieci anni!

«Chi non mi conosce?» ribatto, scazzato. 

«Ovviamente, una delle fecce peggiori di questa merda. Come si fa a non conoscerla?» ridacchia, sprezzante. Faccio per avvicinarmi, così da fargli scordare perfino il suo nome a suon di pugni, ma Taehyung mi precede e si posiziona davanti all'altro.

«Hyung, non dire queste cose.» esclama. 

Il cuore mi si scalda.

«Tu stai dalla sua parte?!» ringhia il moro, afferrandogli un braccio con forza.

«N-No, p-però...» balbetta il biondo e Park stringe la presa, facendolo sussultare.

«Coglione, gli stai facendo male!» sbotto, scostando violentemente la presa.

«Che cazzo ci fai ancora qui, Jeon? Sto cercando di parlare con il mio ragazzo, va' via.» alza la voce Bogum e stringo i denti, affondando le unghie sui palmi.

Stanno assieme?! Da quanto? Perché Taehyung non mi ha detto nulla?! Perché mi fa così male il petto?!

«Ragazzo?» ripete il biondo, scioccato, ma con le guance rosse.

«Certo, Tae, cosa pensavi? Che quel bacio di ieri non contasse nulla, per me?» risponde il moro, con sguardo dolce ma che, a me, fa solo vomitare.

Abbasso la testa, quando vedo Taehyung saltargli letteralmente addosso, con un sorrisone in viso. Non mi sfugge, però, lo sguardo di pura sfida che rivolge Bogum, quando il biondo non vede, una volta che mi sono girato per andarmene.

Cosa vuoi ancora? Hai già vinto, stronzo.

[- - -]

Sono in camera mia, a fare i compiti. Strano ma vero, a quanto pare. Ho una verifica abbastanza importante, per domani e non posso assolutamente distrarmi. 

Jin-hyung sta riposando, nel letto accanto al mio. Oggi era veramente stanco, così come Yoongi, iniziano a lavorare troppo presto e finiscono troppo tardi. Non so come facciano a continuare così.

Sospiro. Forse dovrei andare a rubare ad uno dei pochi negozi di vestiti che abbiamo qua, ho sentito dire che sta facendo una fortuna in questi giorni. Certo, fortuna intesa per "Wow, finalmente mangio!" ma, ehi, qui vince la legge del più forte.

Scuoto la testa, completando l'esercizio di scienze assegnato, per poi stiracchiarmi.

Sento il campanello di casa suonare e aggrotto la fronte. Io non aspetto visite, né i miei hyung, sennò mi avrebbero già avvertito.

Risuona e nessuno va ad aprire. 

Sbuffando, apro la porta della stanza, affacciandomi sul corridoio, ma si sente solo silenzio, probabilmente Hobi e Jimin dormono, sennò non me lo spiego.

Vado al portone e lo spalanco, rivelando la figura di Kim Taehyung in tutto il suo splendore. Il cuore accelera e scrollo le spalle. Dovrei proprio calmarmi.

«Ciao, cercavo‒ Ehi, Jungkook!» inizia, alzando gli occhi verso  di me e si corregge subito.

«Taehyung.» lo saluto a mia volta.

«Scusa per esser venuto senza avvertire, volevo farmi un giro con te.» mi sorride.

Deglutisco profondamente. «Perché non con il tuo fidanzato?» calco sull'ultima parola.

Danger-Zone  |KookTae|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora