CAPITOLO 19- just friends

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IMPORTANTE!!❤️
Leggete sotto per favore, è importantissimo!!

Justin

"Mamma, dove hai i passaporti? Devo prenotare un viaggio" dissi guardando avanti a me.
" Un viaggio? Ma che diavolo-''
"Non fare domande, dimmi solo dove hai questi passaporti,mamma"
"Assolutamente no,Justin. Dimmi che devi fare e forse né potremmo parlare"
"Ho fatto un casino con Tristan mamma, un casino enorme" chiusi gli occhi.
"Sentiamo" disse severa. " Che tipo di casino? Immagino nulla che Bieber non possa riparare" il suo tono si addolcì un po'.
" Volevo dimenticarla mamma, e così sono andato al ballo con Serena dicendo una bugia a Tristan, ma lei si è presentata al ballo e mi ha visto che baciavo Serena e-''
'' Ma questo non dovrebbe interessarle, lei sta con Ryan o sbaglio?"
"Sì ma mamma, noi avevamo deciso che se uno dei due iniziasse a provare sentimenti del tutto estranei la nostra specie di relazione se così vogliamo chiamarla, sarebbe finita, beh, io, io, provo dei sentimenti per lei"
" Ma tutto questo cosa centra con il fatto che ti servono i passaporti?"
" Una settimana fa è partita per Parigi ma io non lo sapevo, ora devo assolutamente parlare con lei, andiamo mamma, non abbiamo problemi a soldi, puoi pagarlo un biglietto"
"Non è una questione di soldi Justin, io da solo in Europa non ti ci mando" poi mi venne un'idea.
" E se portassi Amber con me? Dai, hai sempre adorato quella ragazza"
"Justin ha diciasette anni come te, siete solo due ragazzini"
"Hai ragione, ma almeno siamo in due, mamma io vado, che tu dica di si o no"

Dopo circa qualche ora, ci ritrovammo in un hotel in Francia. Quel giorno, la fortuna doveva essere dalla mia parte perché solo tre biglietti erano rimasti e in più l'aereo per Parigi decollava dopo qualche minuto dal mio arrivo. Feci un sospiro di sollievo.
"Io volevo ancora chiederti scusa per, beh hai capito no?Non dovevo trattarti così" dissi guardando in basso.
Mise una mano sul mio ginocchio e lo accarezzò, sorrisi. Era un'ottima amica.
"Ti ho detto di non preoccuparti, eri solo arrabbiato, e comunque un viaggio non mi farà male, sai...mi fa distrarre dal pensare sempre ad Alex"
"Ah, approposito, quello che ho detto su di voi non lo pensavo, puoi parlarmi di lei quanto vuoi, non penso che siano solo stronzare" mi sentivo davvero uno schifo.
"Ah, sta'zitto un po'. Ma quando ti muovi ad andare da lei?"
"Quando il coraggio si imposseserà del mio corpo, suppongo..."
" Eh no Bieber. Mi hai fatto volare su un aereo vicino ad uomo che puzzava e russava per venire qui, adesso tu vai lì e ci parli, ok?"
Mi alzai, aveva ragione. Ero pronto ad andare. Gli diedi un piccolo abbraccio e uscii fuori dalla porta.
'Che stupido' pensai. Ribussai e quando venne ad aprirmi mi guardò male. "Non so dove abita, Amber. Io non ci sono mai andato, vieni con me"
"Se vengo con te lei si concentrerà su di me, non su di te."
Dopo quindici minuti per capire la via, presi un taxi e mi portò dritto dritto a casa sua.
Ok. Era una casa grande, bianca con una porta verde. Perfetto. Erano tutte cosi.
"Ahhhh.Santissima Amber." Urlai per la disperazione.
Qualche francese mi guardò male, che diavolo volevano?Loro non avevano un cuore spezzato.
Guardai vari campanelli e sentii l'ansia crescere quando lessi il cognome dell'ultima casa.
'Casa Worren'
Presi dei respiri profondi e portai l'indice sul campanello, ma mi fermai.
Non potevo farlo. Non potevo. Ma suo padre parlava americano o francese? Iniziai a farmi dei complessi.
Dopo vari tentativi, suonai ma non ci stavo pensando.
"Che diavolo ho fatto?"
Quando realizzai la cosa, scesi dal pianerottolo, stavo per scappare ma una voce mi fermò.
'' Oui?" cazzo.
"Ehm, lei parla americano?" l'uomo annuì. " E' il padre di Tristan Worren?" si accigliò.
"Come fai a conoscere mia figlia?"
"Sono Justin, signore. Justin Bieber, vengo da Chigaco, ci siamo conosciuti tempo fa, circa tre anni fa. Le devo chiedere un favore comunque. Sono venuto fin qui perché ho un urgente bisogno di parlare con Tristan, se è possibile"
" Justin, mi ricordo di te, eccome. Sei l'amico di Ryan giusto?Comunque, ti direi che non è un buon momento, stiamo cenando ma se sei venuto fino in Francia per parlare con Tristan, beh, accomodati"
Lo ringraziai ed entrai dentro. L'aria era molto più piacevole rispetto a fuori.
Non solo si sentiva odore di cibo appena sfornato, l'area era davvero calda e non fredda come fuori, ma d'altronde era pur sempre Febbraio.
Sentivo la voce di Tristan provenire da una qualsiasi stanza e d'un tratto mi sentii meglio, ma svanì subito quando la vidi che scherzava con un ragazzo riccio.
"Tristan, hai visite"
Quando lo sguardo di Tristan si posò su di me gli cadde la forchetta dalle mani. Perlomeno di facevo sempre un certo effetto. Credo!
"C'è Justin per te. Dice che deve parlarti assolutamente. Potete uscire fuori o andare nella stanza"
Rimasi a guardarla per qualche secondo. Non riuscivo a compiere un passo. Trattenevo il respiro e sapevo che prima o poi sarei morto.
Poi succese in un attimo. Mi prese per mano e mi portò fuori casa- e fu un bene altrimenti nella stanza non so se sarei riuscito a controllarmi.
" Che cazzo ci fai qui,Justin?" mi diede uno spintone. " Non puoi presentarti alla porta di mio padre, venire in Francia dopo tutto quello che hai fatto, che c'è adesso Serena ti ha moll-''
La interruppi.
"Aspetta. Aspetta"
Chiusi per un attimo gli occhi e deglutii prendendo un respiro profondo. Ero arrivato fino a qui, dovevo dirglielo. Era la mia ultima/unica possibilità. Doveva saperlo.
" Te lo giuro,Tristan, non devi credere che solo perché mi sono mollato con Serena che sono venuto a cercarti. Mi segui ? Anzi la ragione del perché io e lei non stiamo più insieme è che per me ci sei stata solo e sempre tu. Solo tu Tristan. Ho cercato di dimenticarti, di negarlo ma non ci riesco, non c'e la faccio. Sei tutto per me"
Rimase a bocca aperta e detto sinceramente? Mi sorpresi anche io. Non pensavo di riuscirci, non pensavo di avere tutto questo coraggio, ma non potevo non continuare. Ora che ero qui dovevo dirgli tutto.
" Ti ricordi Tristan? Io e lei eravamo amanti perché beh, lei era fidanzata. Ti sei mai chiesta perché, dopo quella festa, dopo quella notte in cui io e te abbiamo fatto sesso la prima volta, Serena è scomparsa dalla mia vita?Perchè in quel momento ho capito che, a me bastavi solo tu"
Era la verità...
"Ti ricordi quando a volte ero talmente fatto da non ricordare neanche più il mio nome? Non ho più fatto uso di quella merda- a parte in gita- perché beh, adesso a sballarmi eri tu. Ma non sballavi il mio corpo o chissà cosa dentro di me, sballavi il mio cuore"
Era arrivato il momento, dovevo farlo, adesso o mai più !
"Sono pazzo di te, Tristan."
Non parlò per svariati secondi che a me sembrava una vita. Stava trovando delle parole per mandarmi a fanculo ne ero più che sicuro, ma la sua reazione mi sorprese.
Si avvicinò di un passo e mi diede un abbraccio. Soffocai un gemito e la strinsi a me.
Mi era mancata così tanto che per poco non piansi.
Comunicazione, serviva solo quello.
Quando sciolse l'abbraccio feci per baciarla ma mi fermò, la guardai confusa. " Mi dispiace, Justin. Ma....io sto con Ryan"
Risi un po'. Era questo il problema? Non riusciva a lasciarlo?
"E' questo il tuo problema? Non riesci a lasciarlo? Tranquilla, ti do tutto il tempo che vuoi"
" Io non voglio lasciarlo Justin" il mondo mi cascò addosso. " Io lo amo"
Se prima stavo male ora ero completamente distrutto.
Come poteva amarlo se...se lo riempiva di bugie?
"Quindi io, cioè tu, mi, mi hai sempre preso in giro?"
"No Justin, io ti voglio bene davvero, solo che...."
"Solo che ami lui. Ok, ho capito. Beh, uhm, ci vediamo a scuola quando ritorni suppungo" guardai altrove.
Se solo l'avessi guardata sarei scoppiato a piangere e ora avevo solo voglia di spaccare qualcosa.
"Si, io, mi dispiace che sei arrivato fin qui, Justin io ti....ti voglio bene, non voglio perderti come amico" sembrava....triste?
"Tranquilla...io adesso devo, si credo che andrò magari mi andrò, si andrò in lì a prendere, si i biglietti"
Non riuscivo a formulare una frase, il cuore era distrutto, la mente andava per fatti suoi, la vista si offuscava....stavo morendo.....o era questo che si provava quando si amava una persona?
Iniziai a camminare per il vialetto, ma quando arrivai per strada Tristan mi richiamò.
"Rimaniamo lo stesso amici, vero?" perché era triste? Quello con il cuore a pezzi ero io.
Distolsi lo sguardo. " Si, amici"
Andai via.
Dopo quasi un ora ritornai in hotel. Amber non c'era. Mi sedetti sul letto e guardai il vuoto.
Non mi accorsi che era ritornata fin quando due braccia calde non mi avvolsero.
Diedi il libero accesso alle mie lacrime. Iniziai a piangere, e mai come quella volta mi sentii uno stupido, fragile, umano.
Continuava a tenermi stretta e a sussurrare ' andrà tutto bene'
Sembrava così facile dirlo quando non eri tu quello con il cuore a pezzi.
Ci addormentammo così. Ognuno abbracciato all'altro.
Ma non era un abbraccio da innamorati, no, era uno di quegli abbracci caldi e confortanti che non ricevevo da tempo, quelli belli, quelli amichevoli.

Tristan

Continuavo a sentire da quando Justin ha iniziato a parlare fin ad ora una vocina meccanica che mi chiamava. Ma non riuscivo a capire cos'era.
Evitai di interrompere Justin perché si sarebbe infuriato, ma sapevo che qualcuno ci stava ascoltando, ma non riuscivo a capire chì.
La vocina continuava, era una voce conosciuta, eppure non capivo.
"Cristo Santo Tristan. Vedi di rispondere altrimenti spacco tutto"
Solo una persona diceva cosi. Chiusi istintivamente gli occhi e con mani tremanti presi il cellulare da dentro il mio jeans.
Per sbaglio avevo chiamato Ryan? Oh no.
"R-Ryan....c-ciao, non mi aspettavo una tua chiamata, come stai?"
" Te lo ripeterò solo una volta, che cazzo significava quello che ti ha detto Justin?"
Chiusi gli occhi. Ero morta.
Justin era morto.
"Ryan io.....io posso spiegare, davvero"
Speravo che tutto questo fosse un incubo e che mio padre prima o poi mi avrebbe svegliata con un bacio sulla fronte, ma non accadde.
Questa era la realtà, e per quanto brutta poteva essere era la verità, io e Justin - ma di più io- c'e l'eravamo meritato.
Mentire al migliore amico e ad un fidanzato e poi scamparla liscia? No, non poteva succedere.
E adesso eccomi qui.
Sull'uscio di casa a Parigi, con il cellulare in una mano tremante, la vista appannata e il cuore distrutto, mentre continuavo a guardare avanti a me, proprio dove Justin era andato via..
" Non voglio sapere niente, quando torna, lo farò a pezzi, puoi giurarci" chiuse la telefonata.
Era andato via, via da me, via da Parigi, via per sempre, ed era tutta colpa mia.

*SALVEEE*
ALLORA FACCIO VELOCE PER NON ANNOIARVI, MI DISPIACE UN SACCO PER IL RITARDO PER POSTARE I CAPITOLI MA COME HO GIÀ DETTO PRIMA CI SONO STATI VARI PROBLEMI CON WATTPAD. COMUNQUE PER FAREMI PERDONARE HO POSTATO 3 CAPITOLI E SPERO CHE VI SIANO PIACIUTI!! CONTINUERÓ A 15 LIKE E 4 COMMENTI!! CE LA FAREMO???INTANTO VI LASCIO UN PICCOLO SPOILER😉😉😘❤️
KISS❤️
Spoiler:
"Sei andato a letto con Tristan, non è cosi?"
"Ryan, io posso spiegare"
Un pugno entrò in collisione con la mia mascella.
"Sei morto per me, Justin"

Heartbreaker❤️. ||Justin BieberWhere stories live. Discover now