CAPITOLO 7-non smetterò di vederla

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Scesi lentamente le scale dato che mi ero appena svegliato e non avevo ancora tutte le forze necessarie per compiere movimenti veloci.

Continuavo a chiedermi chi potesse essere alle 10 di mattina e soprattutto di sabato.

Il sabato stava a dire niente scuola. Il che voleva dire dormire di più.

Dato che il venerdì sera uscivo sempre, o andavo in giro con amici o andavo in discoteca, non era mai successo che il giorno dopo mi svegliassi prima delle 14.00 pm

Ma oggi, credo che Dio avesse altri piani per me, perché il campanello continuava a suonare e mi stava venendo l'emicrania, avevo ancora la vista appannata, e vedevo solo dei puntini neri e mi girava la testa, credo che ieri sera-dopo aver lasciato la casa di Tristan- ho esagerato con quel Bourbon (wisky). Dannazione. Stavo davvero per sentirmi male.

Finalmente arrivai a destinazione, mi aggiustai per un attimo i capelli-anche se non sarebbe servito a molto dato che ero ancora in pigiama - sempre se vogliamo definirlo pigiama un pantalone di tuta grigio chiaro con una canottiera bianca- e aprii la porta.

Ciò che mi si presentò davanti mi fece sussultare leggermente, ma lui comunque non si prese neanche la briga di salutare, entrò senza il mio consenso e si sedette sul divano.

Alzai gli occhi al cielo per la prima volta in quella giornata, e non ero sveglio neanche da cinque minuti.

'' Ciao Ryan, buongiorno anche a te. Oh mi hai portato la colazione? E' così gentile da parte tua '' ridacchiai-anche se di divertente non c'era niente.

'' Justin ieri sera è successa una cosa, ieri sera sul tardi intendo, per cui non ho molta voglia di scherzare ''

'' Ok brò mi dispiace, ma mi hai svegliato alle dieci di mattina, per cui ti conviene parlare altrimenti me ne salgo sopra ''

Continuava a non parlare per cui entrai in cucina e con la macchinetta mi feci un caffè bello caldo-almeno mi avrebbe fatto riprendere dalla sbornia del venerdi sera-. Misi una bustina di zucchero e dopo averlo girato ritornai da Ryan- se ve lo stesse chiedendo, no. Non offrirò del caffè alla persona che mi ha svegliato alle dieci di mattina. Di sabato. - .

'' In pratica ieri, io e....'' iniziò a guardare un punto indefinito. Seguii il suo sguardo e notai che stava guardando il pavimento, alzai di nuovo gli occhi ed erano già due nell'arco di dieci minuti. Poi continuò a parlare. '' Io e Tristan eravamo sul suo letto ''

A quel nome menzionato il mio interesse andò alle stelle. Mi misi composto sul divano aspettando che continuasse, volevo sapere cosa era successo a Tristan.

'' Niente, verso mezzanotte e qualcosa '' qualche minuto dopo che io me ne andai, fiu meno male che non ci ha visti. '' Sua madre non c'era per cui credevo che quello fosse un buon modo per, beh.....fare sesso no?''

Annuii, mi stavo annoiando con quel discorsino che partiva da mezzanotte e scommetto la vera vicenda è successa questa mattina, per cui dovrei subirmi tutta la storiella. Bene.

'' Ci stavamo baciando quando decisi di sganciare la bomba, sai cosa intendo, volevo levargli la maglia, toccarla un po', no? ''

Strinsi le mani a pugni, ma dovevo rimanere calmo, era il suo fidanzato e ha tutto il diritto di farlo. Continuo a chiedermi perchè ancora non ho messo fine a tutto.

Ma chi voglio prendere in giro? Non ci riuscirei mai. '' Continua amico '' dissi.

'' Appena le stavo levando la maglia lei mi allontana e usa queste esatte parole << sono troppo stanca Ryan, ed è noioso farlo con te >> ''

Heartbreaker❤️. ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora