'Cause I can't pretend it's okay when it's not

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Rose
-Smettila di fissarmi, mi stai facendo venire la pelle d'oca-
-Possiamo parlare? Mi avevi promesso che lo avremmo fatto-
-Non vuoi dormire? Sarai stremato-
-Credo di poter sopportare un po' di stanchezza- mi mordo il labbro. Gli occhi sono solcati dalle occhiaie, il volto più scarno, deve aver perso qualche chilo. –Sei scappata, credevo che quella fosse la mia specialità-
-Ho rischiato di ferirti l'altra volta perché ho perso il controllo. Con la situazione che si era creata tra noi due non era più bene che fossimo vicino-
-Andiamo Rose-
-Mi hai lasciato, Daniel. Mi hai lasciato perché, ancora una volta, sono venuta a sapere qualcosa che mi avevi nascosto. Sono davvero stanca di avere a che fare con ragazzi che hanno segreti così grandi-
-Sì okay, ma tu non puoi arrabbiarti per qualcosa che è successo anni fa, non puoi ancora essere insicura su di noi, sulla nostra relazione-
-Tu mi hai accusato di pensare ancora ad Albus, quindi direi che siamo in due, o sbaglio?- si morde il labbro. Non so bene chi abbia ragione o chi abbia torto tra i due, probabilmente entrambi, il problema è che, una relazione come la nostra, che ha faticato tanto prima di poter nascere, non avrebbe dovuto avere dei luoghi nascosti sotto le sue basi, perché potrebbero far crollare tutto ciò che abbiamo costruito da un momento all'altro, come un castello di carte scosso dal vento. –Daniel sai quanto odio i segreti, e quanto essi ci abbiano ferito nel corso degli anni, perché non mi hai raccontato ogni cosa?-
-Perché non me lo ricordavo! Non tutti hanno una memoria come la tua, pronta a rinfacciare ogni singolo errore che gli altri hanno commesso-
-Perché volevi che tornassi con Albus?-
-Perché era la cosa giusta da fare, e perché avevo paura di ciò che potessi provare per te-
-E' vero che, inizialmente, ti sei avvicinato a me convinto che avrei potuto spezzare la maledizione?-
-Sì, ed il tuo ragazzo dell'epoca era d'accordo con me. Se devo affondare, tanto vale affondare insieme- scuoto la testa e mi alzo, dirigendomi verso la finestra. Torino dorme mentre io mi sento più viva che mai, un turbinio di emozioni contrastanti e di energia inespressa.
-Daniel sono stanca di giocare al 'chi ha fatto più soffrire Rose'. Sono una persona, ma nessuno dei due ancora lo ha capito. Voi continuate a farvi i dispetti ed io sono un danno collaterale. Ciò che avete fatto è stato schifoso, non sono la vostra bambolina personale-
-Lo so Rose, pensi che...-
-Avresti dovuto dirmelo, e ciò che dovresti fare adesso è chiedermi scusa-
-Non penso di avere torto, in realtà, sei tu che devi sempre enfatizzare ogni cosa, specialmente quel che dice Albus. Ci sono momenti in cui penso che provi ancora qualcosa per lui-
-Non essere idiota-
-E cosa dovrei credere secondo te?-
-Quando è diventato tanto difficile parlare?-
-Lo è sempre stato con te, a dir la verità, non è facile discutere, perché vuoi sempre avere ragione, senza contare che sei sempre melodrammatica-
-Ero convinta che volessi chiarire, non peggiorare le cose-
-Forse mi sto rendendo conto che la nostra relazione è arrivata al capolinea-
-E' davvero questo che vuoi?- domando, cercando di non tradire una nota di dolore che potrebbe incrinare la mia voce.
-Non lo so Rose. Prima di venire qui ero convinto che avremmo risolto tutti i nostri problemi e che saremmo tornati insieme, ma adesso non sono più sicuro di niente- sospiro e ni passo una mano tra i capelli rossi. –Comunque mi piace il nuovo taglio e il nuovo colore-
-Il taglio è uguale, ho solo la frangia, per il resto grazie-
-E' assurdo come ti stiano bene anche i colori più strani-
-Ti ricordi quando sono uscita di casa per la prima volta dopo il tentato suicidio?-
-Non so se sia stato più folle quello o l'averti portato a fare un tatuaggio. Ripetimi come hai fatto a convincermi-
-Senso di colpa, quello giova sempre- mi stiracchio, faccio il giro del letto e mi siedo sul materasso.
-Mi odiavi, non mi hai parlato per quasi due settimane-
-Penso che fossi giustificata, non credi?-
-Sei sempre stata severa con me, non puoi negarlo-
-L'ho fatto perché mi importava di te, io non ci guadagnavo niente-
-Ti sei messa in testa che dovevi salvarmi sin dal primo momento in cui mi hai visto-
-E ci sono riuscita- alzo lo sguardo verso di lui, gli occhi azzurri che, dopo anni, ancora mi rapiscono come la prima volta. –Non puoi negarlo-
-No, però mi hai lasciato andare-
-Non l'ho mai fatto Daniel, sei sempre stato tu a mollare la presa quando le cose si sono fatte più dure. Ho sempre cercato di lottare e sì, sto ripetendo molte volte la parola 'sempre' ma voglio enfatizzare il fatto che sia stata costantemente io quella a combattere per noi due sin dal primo giorno, e senza guardare in faccia nessuno. Tu sei stato bravissimo a dartela a gambe quando le cose si facevano difficili, come in questo momento-
-Sono stanco di essere rimproverato-
-Come avevi detto nel messaggio che mi hai lasciato in segreteria? Ah, che il nostro amore sarebbe stato più forte e avrebbe superato anche questa-
-Quindi lo hai ascoltato?-
-Sì, mi piace farlo, e il tuo mi ha fatto piangere, se devo essere sincera-
-Oh- si morde il labbro. Parlare, tra me e Daniel, è sempre stato abbastanza difficile ma, adesso, stiamo raggiungendo i minimi del terzo anno.
-Non lo credi più?-
-Non ho detto questo-
-Puoi, per cortesia, esprimerti in modo chiaro? Perché non ci sto capendo più niente-
-Io ti amo Rose, però non so se la nostra relazione può funzionare, okay? Litighiamo spesso, ci azzuffiamo, e pensavo che, prima o poi, le cose sarebbero migliorate, ma non è così. Non possiamo continuare in questo modo-
-Se pensi che, in questi anni, in quest'ultimo anno, la nostra relazione è stata soltanto un litigio dopo l'altro, allora significa che non hai davvero capito niente-
-Ovviamente non è stata solo questo, non sono così idiota, però...-
-...però hai paura. Quando le cose si fanno più complicate tu tendi a scappare, e non cercare di negare-
-Ed ecco che mi psicanalizzi, di nuovo-
-Daniel è tardi, pensavo che volessi chiarire la situazione, non peggiorarla ulteriormente-
-Ti amo-
-Ti amo anche io- rimaniamo a guardarci negli occhi, senza muoverci di un centimetro, con i muscoli atrofizzati. –Quindi questa è la fine?-
-Sì- mi mordo il labbro all'estremo, sentendo ben presto il sangue in bocca. –Rose...-
-E' tutto okay- sposto lo sguardo e mi asciugo velocemente le lacrime. –Adesso va' a riposarti, sarai stanchissimo-
-Non dirmi che andrai da qualche altra parte per...-
-Ma quando mai. Ho dormito più con te che da sola negli ultimi cinque anni, sarebbe da ipocriti affermare il contrario-
-Ci rimangono i ricordi-
-Un'altra di queste frasi uscite dai cioccolatini e ti tiro un pugno su quel bel visino che ti ritrovi, e non scherzo-
-Da quando sei diventata tanto violenta?-
-Daniel-
-Okay okay hai ragione- mi guarda. Non sarà per niente facile dormire sta notte.

Broken Pieces(#Wattys2021)Where stories live. Discover now