Love grows cold in the winter

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Rose
-Sei in ritardo- Rebecca mi sorride contenta, prendendo posto di fronte a me.
-Scusa, mi stavo preparando per questa sera. Daniel mi ha scritto questa mattina, credo che sia distrutto dalla vostra rottura-
-Pensa che io sia ancora innamorata di Albus, nessuno avrebbe potuto prendere bene una cosa del genere-
-Saprò consolarlo, non ti preoccupare-
-C'è una cosa che voglio sapere, anzi un paio di cose, non ho mentito al mio ragazzo soltanto per vederlo tornare tra le braccia della sua ex-
-Va bene va bene va bene- si schiarisce la voce. -Nessuno sa chi abbia creato gli Artefatti degli Antichi, ma sono in giro dai millenni, probabilmente dal tempo dei Templari, e non è dato sapere che cosa realmente siano, beh a parte l'urna e la bacchetta ovviamente. Solo il prescelto può trovarli ed adoperarli, in questo caso tu-
-La leggenda parla di un solo prescelto o anche della possibilità che ce ne siano altri?-
-Perché mi chiedi una cosa del genere?-
-Perché magari potrei non essere io, non ho la più pallida idea di dove si trovino gli altri Artefatti- una cosa che ho imparato a fare bene in questi ultimi quattro anni è, senz'altro, mentire. I tempi in cui balbettavo ogni volta fossi sul punto di dire una bugia sono passati, e questa ne è la prova.
-Che io sappia no. Sono anni che è stata profetizzata la venuta di un essere superiore con due nature dentro di sé ma non era mai successo così, più di vent'anni fa, Morsein ha deciso di crearlo lui-
-Così avrebbe potuto controllarlo direttamente-
-Esatto, ed il tuo amichetto fantasma ci si è avvicinato-
-Aspetta, conosci Mike?-
-Sono qui da abbastanza tempo per sapere molte cose, in più se ne è parlato molto negli ultimi mesi. A soli dieci anni era riuscito a trovare l'urna per il suo paparino, ma tuo padre e il resto della Banda Bassotti erano intervenuti, avevano ucciso Morsein, messo le sue ceneri lì dentro e poi cancellato la memoria a Mike, così non sarebbe stato più una minaccia. Buffo come, alla fine dei conti, le vostre strada abbiano finito per incrociarsi-
-E' stato lui a dirmi dell'urna- con la mente ritorno velocemente indietro nel tempo. Era stato Mike a suggerirci di trovare l'urna, con la scusa che ci avrebbe aiutato a scoprire di più sulla morte di Albus, e ci aveva tenuto nascosto i suoi poteri. –O mio dio, Daniel aveva ragione, era una spia, si sono serviti di noi per quasi due anni!-
-Siete davvero degli ingenui, vi fidate di tutti-
-Già, non abbiamo proprio imparato niente dalla tua storia-
-Vuoi che ti faccia del male?-
-Vuoi che ti faccia prendere fuoco?-
-Poco male, tanto sta sera sono io che scoperò col tuo ragazzo, o dovrei dire ex?-
-Sai altro riguardo a Mike o agli Artefatti?- mi schiarisco la voce, cercando di trovare dentro di me la forza per non ucciderla.
-Ti ho detto tutto quel che so, forse dovresti chiedere al tuo adorato professore di letteratura-
-Holden e Mike erano migliori amici, e anche Coral...dio che casino, credo che sia arrivato il momento di fare una visita alla cara e vecchia New Orleans, sì, devo andare-
-Tutta sola? Hai praticamente un bersaglio addosso in questo momento-
-Non è sola- Daniel si avvicina al nostro tavolo e la ragazza strabuzza gli occhi. –Dobbiamo trovare un modo per non far captare la nostra aura però sennò, appena metteremo piede a di nuovo lì, saremo fregati-
-Ci ho già pensato io, Celeste mi ha dato due ossidiane, neutralizzano qualsiasi traccia magica, bastava tenerle in tasca-
-Quando hai trovato il tempo di parlare con Celeste?-
-Pensi che a Natale io, te ed Albus fossimo totalmente scoperti? Sarebbe stata una missione suicida-
-Scusate- ci interrompe Rebecca, visibilmente alterata. –Qualcuno mi vuole spiegare che sta succedendo? Tu dovresti essere arrabbiato con lei perché ti ha tradito con Albus-
-In realtà ti ho fregato, io e Daniel non ci siamo mai lasciati-
-Che cosa?!-
-Vedi, ieri ho cercato di recuperare il mio rapporto con Al, e lui mi ha chiesto di lasciare Rose, avrei dovuto mentirle dicendole che l'avevo tradita con te-
-Solo che, alla festa, ho capito che ci fosse qualcosa che non andava in lui perché io lo conosco veramente bene, così l'ho affrontato, e mi ha raccontato tutta la verità-
-A questo punto lei, una volta terminato il party e rimasti soli in camera, mi ha spiegato la situazione e, insieme, abbiamo messo su questo piano-
-E' inutile che provate a separarci in tutti i modi, noi due siamo indistruttibili, e credo che ve lo abbiamo provato abbastanza negli ultimi quattro anni e mezzo-
-Non so davvero che cosa dire, mi sono appena fatta fregare da Rosebelle Everly Greyson, l'agnellino che veniva da San Francisco-
-Succede anche ai migliori, credimi- do un pizzicotto sul sedere a Daniel, che fa uno scatto felino. –Auh!-
-Andiamo adesso, New Orleans ci attende- mi alzo, sotto lo sguardo ancora attonito di Rebecca.
-Sapete che mi vendicherò, vero?-
-Onestamente qualsiasi cosa tu faccia non riuscirà comunque a farci lasciare, quindi ciao- afferro il ragazzo accanto a me per il polso e lo trascino fuori dal locale.
-Dobbiamo tornare a casa per teletrasportarci, qui non è sicuro-
-Ho il tempo di studiare almeno? L'esame è tra sei giorni-
-Ti prometto che ti aiuterò tutta la notte ma no, adesso dobbiamo veramente andare, e sperare che nessuno a New Orleans venga a sapere della nostra toccata e fuga- saliamo in macchina ed io mi allaccio la cintura, mentre Daniel mette in moto.
-Che cosa diremo ai ragazzi?-
-Non lo so, mi inventerò qualcosa strada facendo, te lo prometto-
-Potremmo essere sinceri per una volta-
-Vorrebbero venire con noi, e non va bene-
-Daniel- sospira rumorosamente, mentre sfreccia per le strade di New York. –Intanto rallenta, non voglio morire, e poi lascia parlare me, cercherò di farli ragionare-
-Studiare scienze politiche ti sta facendo diventare fin troppo diplomatica per i miei gusti-
-Sta' zitto e guida Manson, ti sto evitando molti problemi e lo sai-
-Avevi davvero intenzione di lasciarmi?-
-Ma no figurati, stavo solo prendendo tempo. Credo che abbiamo entrambi appurato che la tecnica 'ti lascio per tenerti al sicuro' non dà buoni frutti-
-Quindi tutta questa storia è nata perché volevi tenermi al sicuro?- annuisco. A quel punto scoppia a ridere sonoramente, piegando la testa indietro. –La mia piccoletta- mi strizza la guancia, ed io mi sposto infastidita.
-Non sminuirmi, anche se sono una ragazza, questo non vuol dire che non possa difenderti, razza di idiota-
-Mi mancava l'ennesima lezione sul femminismo-
-Adesso sono davvero tentata di piantarti in asso senza pensarci due volte-
-Okay okay scusa, ho fatto un po' lo stronzo, hai ragione. Ora, riguardo alla faccenda di Mike...TE LO AVEVO DETTO!-
-Oh andiamo, stavi morendo dalla voglia di farlo, vero?-
-Sì, perché non mi capita mai di avere ragione con te, è tipo la prima volta in cinque anni che ci conosciamo-
-Sei davvero un bambino alle volte-
-Vuoi aprire questo discorso?-
-No, voglio solo risolvere questa situazione al più presto. Non posso credere che Mike sia stato una spia e sia riuscito ad ingannarci per quasi due anni-
-In realtà io avevo capito sin da subito che non ci si poteva fidare, senza contare di quando ci ha nascosto di avere dei poteri-
-Come ho fatto ad essere così tanto cieca?-
-Era il tuo periodo no Rose, non riuscivi ad avere una visione completa e oggettiva del quadro, senza contare che tu ti fidi di tutti, ti butti a capofitto in qualsiasi rapporto di qualsiasi tipo. Anche se sei cambiata, e questo non lo nego, hai ancora un po' di quella ragazzina ingenua che è venuta da San Francisco e cercava il buono in ogni persona-
-Sono ancora debole quindi-
-No idiota, l'avere un cuore grande come il tuo non vuol dire 'essere deboli'. E' vero, può essere una tua debolezza, su questo non ci piove, ma non devi cambiare, tira giù questo muro-
-Ti sei già dimenticato del discorso della settimana scorsa?-
-No, ma non sapevo come concludere- mi sbatto una mano sulla fronte e scuoto la testa. Ho un genio come ragazzo, non c'è che dire. –Andiamoooo, tanto lo so che mi ami- mi strizza la guancia. In quel momento noto che le sue iridi sono ancora azzurre, non è preoccupato, il che è un sollievo, vuol dire che sarà meno imprevedibile del solito.
-Sì ti amo tantissimo, ma sei comunque un idiota la maggior parte delle volte-
-E' anche questo che ti ha fatto innamorare di me, o sbaglio?-
-Diciamo che, ancora, non è che io abbia ben capito come e grazie a cosa si siano sviluppati i miei sentimenti verso di te-
-Quando ti sei lasciata con Albus la prima volta ho dormito praticamente ogni sera a casa tua. Avevi sempre gli occhi gonfi, eri ridotta una schifo, ed io volevo soltanto che ti passasse, che stessi meglio, che tornassi a sorridere e a fare l'idiota, perché anche tu sai essere una grandissima idiota quando ti ci metti, ed ho iniziato a pensare che, forse, avrei potuto aiutarti io. Mi sono accorto che, tutti i motivi per cui lo scorso anno ti detestavo, non esistevano più, o non erano mai esistiti, c'era solo la voglia di proteggerti da un mondo che sembrava troppo grande per te, però non voglio che tu possa pensare che io mi sia innamorato perché ti vedevo come un cucciolo da difendere. Mi sono innamorato del modo in cui mi spronavi a dare sempre il massimo, in cui vedevi sempre la parte buona di me. E poi mi sono innamorato della tua testa, del tuo piccolo cervellino malato- batte con un dito sulla mia tempia, ridendo. –All'inizio odiavo non poter leggera nella tua mente, non poter capire che cosa pensassi, ma poi mi sono accorto di quanto complicato potesse essere perché tu...tu hai un cervello meraviglioso, anche se spesso ti fai film, e questo me lo devi concedere, riesci a concepire cose che io mi sogno. E mi sono innamorato della tua dolcezza, quella che hai imparato a mascherare così bene negli ultimi anni, perché tu daresti tutto per le persone che ami, il problema è che spesso noi non facciamo lo stesso, io per primo in passato ho sbagliato, e so che non mi perdonerai mai-
-L'ho già fatto da un bel po' di tempo- si volta verso di me, guardandomi corrucciato. –Continua a tenere gli occhi fissi sulla strada però-
-Io credevo...-
-Fa ancora male, questo non posso negarlo, ma non sono arrabbiata con te Daniel, l'amore che provo per te ha superato qualsiasi rancore potesse esserci verso i tuoi confronti. Io ti amo così tanto che ti avrei aspettato in eterno e, se ancora non riesci a capirlo, vuol dire che ho fallito alla grande-
-No piccoletta, assolutamente. Da quando stiamo insieme ho anche smesso di sentirmi meno solo. Non mi dimentico mica che hai fronteggiato praticamente tutta la mia famiglia il giorno del mio diciottesimo compleanno, o tutte le volte che hai messo in riga i miei cugini-
-Hai la gara il mese prossimo, vedi di spaccarli il culo come si deve e di dimostrarli chi è il migliore-
-Sarebbe molto incoraggiante vedere te che fai il tifo per me con un paio di pom pom in mano-
-Sì, e la gonnellina inguinale...non succederà mai Manson, toglitelo dalla testa. Verrò alla partita e griderò fino a quando rimarrò senza voce, ma è fuori discussione che tu mi veda sgambettare per te-
-Oh beh, un uomo deve pur sempre sognare- gli pizzico la gamba, e lui scoppia a ridere. –Soprattutto in un periodo come questo. Non vorresti anche tu, a volte, una vita normale? Vivere come dei semplici adolescenti senza doverci preoccupare di tutto questo?-
-In realtà speravo che, allontanandosi da New Orleans, avremmo potuto avere un'esistenza pressoché nella norma, però mi sbagliavo. Dobbiamo chiudere il cerchio Daniel, solo a quel punto potremmo andare avanti e lasciarci fantasmi e quant'altro alle spalle-
-Ho solo paura che ci sia qualche parte della leggenda che Rebecca non ti abbia raccontato, qualche parte che implica te che muori o robe del genere-
-Me lo avrebbe detto, pensava che ci fossimo lasciati!-
-Mmh non ne sarei così sicuro, sai com'è fatta-
-Anche se fosse, noi abbiamo un vantaggio, siamo in due. E poi, se è riuscito Harry Potter a sopravvivere...-
-Ti prego Rose, non scherzare su questo-
-Non ti devi preoccupare, okay? Cerchiamo di risolvere un problema alla volta-
-Non sei tu quella che si bagna sempre prima del tempo?-
-Sì, e che cosa ci ha portato in questi anni? A me sempre sull'orlo di una crisi e a te impegnato a non farmi fare l'isterica-
-Ammetto che, alle volte, mi fai davvero perdere la pazienza-
-E' un sentimento reciproco amore, non ti preoccupare-
-Sei una stronza- mi guarda di sottecchi, continuando a sorridere. E' indescrivibile l'amore che provo per lui.

Broken Pieces(#Wattys2021)Where stories live. Discover now