I lost my heart in the nighttime

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-Mi sono stupita quando mi hai chiamato-
-Fidati, ero più stupita io di averlo fatto-
-Non sapevo che avessi il mio numero-
-L'ho preso dal cellulare di Daniel- porto la tazza alla bocca, bevendo un sorso di cioccolata calda. Non vado fiera di averglielo sottratto mentre dormiva, non vado fiera di nessuna cosa che sto cercando di nascondergli.
-Nemmeno io conoscevo la sua password-
-E' la mia data di nascita, e poi c'è comunque la mia impronta- faccio un gesto con la mano. Daisy rotea gli occhi al cielo, e si schiarisce la voce.
-Proverete chi delle due Daniel abbia amato di più dopo, ora ci sono questioni più importanti da risolvere, vero Rose?- mi dà una gomitata nelle costole, io annuisco.
-Voglio che tu mi dica esattamente tutto ciò che sai riguardo quella leggenda, gli Psuché ci hanno colto per l'ennesima volta di sorpresa, e non voglio che succeda più-
-Per la cronaca, non riesci ad essere intimidatoria con quel visino da bambolina di porcellana che ti ritrovi, sai che dimostri ancora quattordici anni?-
-Sì mi chiedono ancora la carta d'identità ma non sono venuta qui per scherzare Rebecca-
-E sentiamo, io cosa ci guadagno ad aiutarvi?- incrocia le braccia al petto. Tipico, dovevo aspettarmi una domanda del genere.
-Contribuire alla salvezza del mondo non ti basta?-
-Non credo che Morsein voglia distruggerlo, e poi non è con me che ha un problema, anzi, credo che ignori totalmente la mia esistenza, sei tu quella che ha tanto in ballo- Daniel. Io ho in ballo Daniel. Perché, se dovessero scoprire che anche lui...sospiro, trovare un accordo con lei sarà più difficile di quando Kissinger ha cercato di creare una pace con il Vietnam.
-Che cosa vuoi?-
-Lo sai benissimo-
-Te lo puoi scordare-
-Allora terrò la bocca chiusa- mima una cerniera che richiude le sue labbra.
-Rebecca, è importante-
-Lascia Daniel. Se tu gli spezzerai il cuore, lui tornerà da me, e tu avrai le risposte a tutte le tue domande-
-O mio dio, ma c'è qualche ragazza in questo mondo a non essere ossessionata da Daniel Manson?- Daisy si sbatte una mano sulla fronte. Ho davvero bisogno di sapere ciò che sa, però non posso pagare un prezzo così alto.
-Questa storia degli Artefatti degli Antichi ti tocca troppo da vicino...ho come l'impressione che ci sia qualcun altro invischiato, qualcun altro a cui tieni tantissimo-
-Marcus ha tentato di uccidere Daniel la scorsa volta, non voglio correre altri rischi-
-Se tu lo lasciassi, sarebbe al sicuro, e lo sai anche tu. Ti odierebbe così tanto che ti abbandonerebbe, e gli Psuché si dimenticherebbero il suo nome. Sai benissimo di essere l'unica in grado di ferirlo, sai benissimo come fare, la decisione spetta solo a te- prendo un respiro profondo, i miei occhi si velano per le lacrime. Speravo di non trovarmi mai davanti ad una decisione del genere, una decisione in cui avrei dovuto scegliere tra Daniel e la sua salvezza, eppure eccomi qui.
-Va bene, ci sto, ma non oggi, oggi è il suo compleanno, abbiamo da poco spezzato la maledizione che gravava su di esso- mi ritrovo a ridere nervosamente, consapevole che, in questo modo, non lo riavrò più. La storia d'amore tra noi due è veramente impossibile, ed oggi, proprio in questo esatto momento, me ne rendo conto.
-Rose sei impazzita?! Dopo tutto quello che avete passato?!-
-Ne parliamo in macchina Daisy, te lo giuro- non le ho ancora spiegato la reale ragione per cui sto facendo tutto ciò, per cui sto sacrificando ciò che di più ho a cuore, per cui sto sacrificando il mio cuore, ma penso capirà.
-Come faccio a sapere che non stai bluffendo?-
-Domani sera Daniel ti chiamerà per uscire sicuramente, conosco bene il mio pollo, so quanto possa diventare vendicativo, se ferito, in particolar modo da te. Prima di vedervi, ti incontrerai con me, e mi racconterai ogni cosa. Da quel momento sarà tutto tuo, io mi farò da parte-
-Abbiamo un patto allora-
-A quanto pare- assottiglio le labbra, caccio le mani nella borsa ed esco una banconota da dieci. –Questi sono i soldi miei e di Daisy, noi ora dobbiamo andare-
-Io non ci sto capendo più niente- borbotta la bionda, sbattendo le palpebre alla velocità della luce.
-E' un piacere fare affari con te Rosebelle- annuisco e, seguita dalla mia amica, esco dal locale.
-Ti è andato di volta il cervello per caso?!- urla, ad un certo punto, la ragazza. Io rimango in silenzio, fino a quando non raggiungiamo la macchina di Daniel, che mi ha prestato. A quel punto poggio la testa sul volante e sospiro, per poi mettere in moto. –Rose, voglio delle spiegazioni-
-Aspetta un attimo- guardo dallo specchietto retrovisore e parto, diretta verso New York.
-So che abbiamo un'ora e mezza di cammino, ma devi parlare, ora-
-Stavo aspettando di essere abbastanza lontano dal raggio d'azione di Rebecca, o meglio, dal suo udito-
-Su questo hai ragione, eppure perché hai fatto una cazzata del genere?-
-Non ho alcuna intenzione di cederle Daniel, anche perché lui non è soltanto un pezzo di carne ma, in quel momento, non avevo altra scelta. Quando eravamo a Praga, è successa una cosa strana e...e credo che lui sia un'altra chiave, un'altra chiave per gli Artefatti degli Antichi. Lui ha due nature dentro di sé, anche se non ci è nato perché, nonostante sia guarito, alcuni poteri di vampiro resistono ancora, e se gli Psuché dovessero scoprirlo dio solo sa che cosa gli farebbero, ed io non posso permetterlo-
-La leggenda parlava solo di una persona però-
-Per questo voglio che lei mi racconti tutto quel che sa. Ho cercato in tutti i libri che Daniel mi ha dato in questi anni, e non si trova niente di niente, deve essere abbastanza antica-
-Comunque hai dimenticato un piccolo dettaglio-
-Ossia?-
-Non ti lascerà mai, qualsiasi cosa tu faccia. A meno che...- ci lanciamo un rapido sguardo, ed io assottiglio le labbra. –No Rose, non puoi farlo, ne uscirebbe distrutto-
-Distrutto ma pur sempre vivo-
-Sì, e poi ucciderà Albus con le sue stesse mani! Non puoi tradirlo con lui, non puoi e basta. Per quanto possa sembrare assurda come cosa, ho più paura di quel che possa fare Daniel che di Morsein-
-Una volta che la situazione sarà rientrata, gli spiegherò ogni cosa-
-Una volta che la situazione sarà rientrata, sarà troppo tardi, e lui ti biasimerà per non avergli detto niente, per aver agito alle sue spalle e per averlo ferito volontariamente. Ti rendi conto che stai pensando di fare esattamente la stessa cosa che ha fatto lui quando ha iniziato a frequentare Skyler?-
-Forse è destino che io e Daniel non dobbiamo stare insieme-
-Blair Waldorf dei miei stivali, rientra in te e cerca di trovare una soluzione alternativa, anche perché, se dovessi davvero lasciarlo, ti ricordo che non solo viviamo tutti nella stessa casa, ma voi dormite anche nella stessa stanza, non credo che tu voglia ritrovarti la biancheria intima di Rebecca in mezzo ai libri- a quel punto un fulmine squarcia il cielo, cadendo a pochi centimetri da noi. –Woah rilassati Terminator-
-Era un'immagine che avrei preferito non avere-
-Si avvererà, se ti arrenderai tanto facilmente. Almeno tu non ragionare come se fossi in un libro applicando la teoria del 'se rompiamo, sei al sicuro', perché ne ho fin sopra le palle-
-Bonjour finesse-
-E' la verità, quindi ora calmati, andiamo a casa ed escogitiamo un piano che non faccia diventare Daniel il Cavallo di Troia, in tutti i sensi tra l'altro-
-Sei diventata davvero scurrile e sarcastica-
-No, è che ho visto morire davanti ai miei occhi l'unico ragazzo che abbia mai amato e, per quanto fosse un pezzo di merda, non ho ancora provato per nessun altro ciò che sentivo per lui- mi fermo al semaforo e poggio la fronte sullo sterzo, prendendo un respiro profondo. –Quello che sto cercando di dirti è: non lasciare Daniel soltanto per proteggerlo, queste cazzate funzionano soltanto nelle serie tv, nei film e nei libri, non nella vita reale. D'altronde, e te lo ripeterò fino alla nausea, ha fatto la stessa cosa con te due anni fa, e non mi risulta che tu sia stata tanto al sicuro-
Daniel
-Buon compleanno idiota- faccio ricadere la tracolla sul tavolo rumorosamente, beccandomi le occhiatacce di tutti gli altri presenti nella biblioteca.
-Stai iniziando a parlare come Rose ma, d'altronde, visto che vivete praticamente in simbiosi- lo guardo con un sopracciglio alzato. A quel punto sospira, e rotea gli occhi al cielo. –Buon compleanno anche a te Daniel-
-Oooh bravo il mio ragazzo, è così che si fa- gli do una botta sul braccio, sorridendo.
-Presumo che il tuo esame di biologia sia andato bene-
-Ho preso cento, ti rendi conto? Studiare rende senz'altro tutto più facile-
-Wow, interessante- ritorna a prestare attenzione al libro che ha davanti. E' davvero uno stronzo alle volte.
-Senti, non sono venuto qui per vederti studiare- tiro via il manuale da sotto il suo naso. Il ragazzo alza lo sguardo, decisamente imbestialito. –Voglio che poniamo fine a questa storia, abbiamo scatenato un'altra Guerra Fredda, è scesa una cortina di ferro a casa nostra-
-Ti sei fottuto definitivamente il cervello-
-Sai benissimo anche tu che è così, e che io sono decisamente gli Stati Uniti-
-Daniel, mi stai facendo venire il mal di testa, senza contare che mi sembra davvero di star parlando con Rose-
-Lasciala fuori per una volta. Voglio davvero fare pace con te ma, se la nomini, è peggio-
-Vi ho già detto come la penso a riguardo-
-Sì, però tu sei il mio migliore amico. Anche se in questo momento mi odi e non mi sopporti, io ti voglio ancora bene, e ammettiamolo, me ne hai combinate davvero di tutti i colori negli anni. La mia vita, in questo momento, è quasi perfetta, ho solo bisogno di te per renderla completa, ma non ti azzardare a raccontare a qualcuno che ho detto una cosa del genere, la mia reputazione è già calata abbastanza nel corso dell'ultimo anno e mezzo-
-Faresti di tutto pur di far pace con me, giusto?-
-Certo-
-Rompi con Rose allora-
-Che cosa?- sento gli occhi pizzicare. Dio, è impossibile che cambino colore ogni volta che venga nominata in senso negativo. –Non puoi chiedermi una cosa del genere-
-Sai benissimo che è l'unico modo per far tornare i nostri rapporti come quelli di una volta-
-Non puoi chiedermi una cosa del genere, io...no, non posso rinunciare a Rose-
-Non dovrai farlo per sempre, soltanto il tempo necessario perché il rapporto mio e tuo ritorni ad essere...normale, ecco tutto. Se proprio non vuoi essere tu a lasciarla, dille che l'hai tradita con Rebecca, cercherà di ucciderti ma, almeno, non dovrai fare il lavoro sporco-
-Ti è andato di volta il cervello per caso?-
-Vuoi ancora che si senta in colpa per averci diviso? Quanto pensi che manchi, prima che torni a farsi del male?-
-Non lo farà, ha superato questa fase-
-L'ho vista Daniel, l'ho vista l'altra volta, e farsi dare la solita pozione da Daisy è facile- mi si gela il sangue nelle vene. Non voglio spingerla nuovamente sull'orlo, non posso, non posso proprio. –Pensavo che lo sapessi, per questo non ti ho detto niente-
-Non sai se...-
-Quale altro problema ha avuto recentemente? La sua vita è praticamente perfetta!- sospiro, non posso davvero star pensando ad una cosa del genere. –Pensaci Daniel. Dobbiamo essere tutti uniti in questa battaglia, ed è l'unico modo-
-Non lo farò oggi però, è il mio compleanno, mi ha persino preparato i pancakes-
-C'è sempre domani, non ti preoccupare-

Broken Pieces(#Wattys2021)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora