But it's always darkest before the light

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-Daniel abbiamo un problema- il ragazzo esce dal bagno con l'asciugamano avvolto ai fianchi ed i capelli grondanti d'acqua. –Ti pareva il momento di farti una doccia?-
-Voglio iniziare il nuovo anno nel migliore dei modi- lo incenerisco con lo sguardo, mentre mi rigiro tra le mani l'orologio. –Comunque che succede?-
-Non riesco a distruggerlo, le fiamme non attecchiscono su di lui-
-Non vorrei fare il guastafeste, ma forse non avresti dovuto distruggere la bacchetta prima che trovassimo anche gli altri Artefatti-
-E l'alternativa quale sarebbe stata? Far morire te o dalla a Marcus?-
-Potevi sempre farmi ritornare indietro, sei riuscita a farlo con un bel po' di quelli che hanno fatto fuori a maggio-
-Non dire mai più una cosa del genere!- mi alzo e gli tiro un colpo sul petto. –Sei davvero un idiota!-
-Rose, rilassati- afferra il mio polso, quello la cui mano sta reggendo l'Orologio. –Forse ho un'idea-
-Ossia?-
-Quello che ripeti sempre tu...uniti vinciamo, divisi perdiamo, proviamo a distruggerlo insieme, potrebbe funzionare- afferriamo contemporaneamente l'oggetto e, immediatamente, esso inizia a brillare, prima di diventare nuovamente quella polvere che ci è caduta sopra poco prima.
-Avevi ragione, ha funzionato-
-Sì ma è tutto troppo facile, questa cosa non mi convince- si dirige verso la valigia e tira fuori un paio di boxer. –Ho paura che sia un tranello, che ci stiano manipolando-
-Non pensi che sarebbero già spuntati fuori a quest'ora?-
-E se li avessero già presi tutti loro?-
-Posso trovarli solo io, almeno, da quel che dice la leggenda-
-Su questo hai ragione ma, se davvero sono così potenti come tutti millantano, non dovrebbero sparire tranquillamente così, no?-
-Dimentichi un piccolissimo dettaglio: che noi siamo leggermente più potenti degli altri-
-Sì, su questo hai ragione- continua a vestirsi e, lentamente, un pensiero si fa strada nella mia testa.
-E se non fossi solo io?-
-Che cosa?-
-E se non fossi solo io quella della leggenda?-
-Non ti sto seguendo più Rose-
-E' da quando hai quindici anni che convivi con una doppia natura, visto che Rebecca ti ha trasformato, e se non ci fosse soltanto una creatura in grado di controllare tutto questo potere ma ce ne fossero due? Ragiona Daniel: anche quando eri solo un angelo, eri il più forte di tutti, e avevi solo quindici anni. E' vero, la sete di sangue è passata adesso, però hai detto anche che, ancora, qualche potere ti è rimasto- assottiglia le labbra e si avvicina a me. –C'era una possibilità dell'ottanta percento che non sopravvivessi, eppure lo hai fatto, eccome se lo hai fatto, ho ancora cicatrici che possono raccontarlo-
-Quindi, secondo il tuo ragionamento...-
-Siamo la coppia più potente del mondo magico- esclamo, come se fosse la cosa più innocente del mondo. –A parte gli scherzi Daniel, questo spiegherebbe anche perché Seth era così ossessionato da te, senza contare il fatto che gli Psuché hanno iniziato dando il tormento al bel ragazzo che ho davanti non alla sottoscritta-
-Il ragionamento non fa una piega-
-Mi è venuto in mente adesso, quindi scusa se è un po' sconnesso-
-No tranquilla, anzi, sei stata abbastanza lineare-
-Perciò è per questo motivo che abbiamo distrutto l'Orologio con tanta facilità, perché abbiamo raddoppiato ciò che prediceva la profezia, stiamo facendo in modo che si compia ma, allo stesso tempo, la stiamo modificando, e questo non succede mai-
-Beh non sono mai stato uno che seguiva troppo le regole, quindi-
-A quanto pare andremo nuovamente in guerra insieme Manson-
-Come sempre- poggia le mani sulle mie gambe e mi trascina verso di lui. –Ce la faremo, non ti preoccupare-
-Lo spero- butto una rapida occhiata al cellulare, e tiro un sospiro di sollievo. –Albus ha distrutto la spada, dice che è stata più dura di quel che pensasse ma che ci è riuscito-
-Quindi manca soltanto quello di Torino-
-Esatto e, sicuramente, sarà il più potente di tutti-
-E questo da cosa lo hai dedotto?-
-Dal fatto che Torino faccia parte sia del Triangolo bianco che di quello nero-
-Sempre fortunati- gli passo una mano tra i capelli biondi. –Ti amo tantissimo-
-Ti amo tantissimo anche io-
-Adesso dovresti andare a lavarti però, tra qualche ora entreremo pur sempre nel duemilasedici-
-Beh almeno siamo riusciti a chiudere questo in bellezza-
-Io avrei un'altra idea, in teoria-
-Tu hai sempre quell'idea, in teoria- rotea gli occhi al cielo, ridacchiando subito dopo. –Comunque sì hai ragione, devo iniziare a prepararmi-
-Brava la mia ragazza-
-E' il nostro secondo capodanno insieme-
-Non mi diventerai romantica adesso-
-Sei davvero un idiota, come diamine ho fatto ad innamorarmi di te?- lo spingo per le spalle, e ricadiamo sul materasso. –Dico sul serio-
-Perché sono bellissimo-
-E modesto-
-Perché lo sai anche tu che siamo le metà della stessa pizza. A volte non andiamo d'accordo, a volte litighiamo, a volta abbiamo pensieri totalmente opposti, ma sai benissimo che ci completiamo-
-'Le metà della stessa pizza', questa non l'avevo mai sentita-
-Sono un poeta, che posso dire- mi rialzo, e lui brontola. –Potevi rimanere un altro po'-
-Devo prepararmi, ci vediamo tra mezz'ora, mi devo rilassare...e devo pensare-
-A cosa?-
-Al perché ti amo perché, spesso e volentieri, me lo dimentico-

Broken Pieces(#Wattys2021)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora