15-Che la festa abbia inizio (pt.2)

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Sbatto un paio di volte le palpebre, sospirando pesantemente. 

«Dovresti dirmi di tutto, lo avevi promesso...» sussurro al vuoto, guardando il bicchiere e ricominciando a bere.

«Yoongi, ho sentito Jungkook urlare.‒ Jin appare, scrollandomi per un braccio. ‒Che diamine è successo? Quel professore non mi lasciava andare.»

«È incazzato.‒ sintetizzo. ‒Ma non ha detto altro.» 

«Ma... Fino a poco fa...» bisbiglia, torturandosi le mani.

«Seokjin.‒ lo fermo. ‒Adesso lui è beatamente andato a scopare, starà sicuramente bene fra un'oretta o anche meno. Andiamo verso Namjoon e festeggiamogli il compleanno come si deve.» sbuffo, andando verso la folla di persone, sentendo la presenza di Jin dietro me.

«Namjoon.» lo richiamo, una volta vicino.

«Uh‒ Ehi, hyung. Qualcosa non va?» la sua indole da caposcuola prende il sopravvento, facendomi ridacchiare lievemente.

«Tutto bene, direi che è l'ora di aprire la torta, ti va?» alzo un po' la voce per farmi sentire anche da Jimin e Hoseok che smettono immediatamente di ballare e si avvicinano a noi con un sorriso stampato in viso.

«Si! Apriamo la torta!» batte le manine Jimin, salterellando.

«Mi sa che Jimin-ie ha bevuto un po'...» ride Jin, scompigliando i capelli al biondo che mette su un labbruccio.

«N-Non è vero!» sbuffa.

«Jimin, non prenderci in giro!» ride a gran voce Hoseok. 

«Bene, è andato anche lui.» commenta Jin.

«Questo non importa, adesso.‒ riprendo in mano il discorso principale. ‒Andiamo.»

Camminiamo verso un tavolino dove abbiamo tranquillamente lasciato la nostra roba. A volte, essere amico di un Jeon porta i suoi sfortunati  frutti, nessuno toccherebbe mai nulla di nostro.

Prendiamo un grosso cartone rettangolare bianco e lo posiamo lì, liberando il tavolo dal superfluo.

«Fate sul serio, ragazzi?» domanda retoricamente Namjoon, passandosi una mano in faccia, imbarazzato.

«Ovvio!» esclama Jin, sorridendo. Nam rimane a fissarlo per qualche secondo di troppo ma di ciò me ne accorgo solo io e decido, saggiamente, di stare zitto.

«Spero ti piaccia.» dico, aprendo il cartone, rivelando l'enorme dolce al cioccolato, ricoperto di panna. Una scritta cita gli auguri per Namjoon.

Quest'ultimo, sorride come non mai, chinando il capo.

«Eccomi, ragazzi.» una voce conosciuta interrompe il tutto. 

Jungkook è arrivato, appena in tempo, aggiungerei.

«Mettiamo si o no queste candeline?!» quasi urla Jimin e si, è proprio catafratto.

Jin segue il suo consiglio, poggiando la candelina al centro della torta, accendendola poi con un accendino dato da me.

«Perché avevi un accendino in tasca?» mi chiede Jungkook, a bassa voce.

«Puoi ben capirlo da solo.» rispondo divertito, scrollando le spalle. Il corvino ridacchia a sua volta.

«Tanti auguri, Namjoon!» urliamo in coro, battendo le mani. Qualche altra persona attorno a noi fa il medesimo gesto, facendo allargare il sorriso del moro.

Si merita proprio di essere felice, in questo modo.

«Perché è un bravo ragazzo, perché è un bravo ragazzo! Nessuno lo può negar!» cantano Jungkook e Jimin in coro, facendoci ridere.

Danger-Zone  |KookTae|Where stories live. Discover now