14-Che la festa abbia inizio (pt.1)

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Sgrano gli occhi, sorpreso da questo suo comportamento strambo.

«Tae, ma stai male? Ti hanno messo qualcosa nel bicchiere? Rispondimi.» mi siedo accanto a lui, con espressione preoccupata.

«Sarà perché è la prima volta che bevo...» borbotta, passandosi una mano fra i capelli.

«Ah- Capisco...» in realtà, non lo capisco proprio. Ho sempre sopportato bene l'alcool, infatti, anche se ora ho più di due bicchieri addosso, sto bene e penso lucidamente.

«Senti, perché prima mi cercavi?» svio il discorso.

«Volevo scopare.» confessa, senza pudore.

Ridacchio silenziosamente. I drink lo rendono esplicito, me la segno questa.

«E ti è passata?» domando, senza smettere di ridere.

«In realtà... No.‒ mi guarda leccandosi il labbro inferiore. Seguo attentamente quel movimento. ‒Però, poi, ho capito una cosa.» sorride leggermente, portando gli occhi davanti a sé, come perso fra i suoi pensieri.

«C-Cosa?» fremo, con il cuore in gola. Non so il perché di queste mie reazioni ma è come se volessi sentirmi dire una frase ben precisa, così da poter stare meglio. Che mi prende?!

Passano alcuni secondi di assoluto silenzio, circondati dal semi-buio della notte. Siamo illuminati solo da un paio di lampioni mezzi rotti dalla luce intermittente. Uno di loro due sembra nei tanti di volersi spegnere. 

Deglutisco sonoramente, cercando ‒inutilmente‒ di scacciare le estranee sensazioni che sto provando in questo momento. Apre quelle bellissime labbra che si ritrova, lasciandomi senza fiato per qualche istante.

«Park Bogum ha un sorriso così spettacolare.» sorride anche lui, continuando a fissare un punto non ben definito.

Mi irrigidisco tutto, stringendo la mascella e sentendo un vago dolore al petto ed una sensazione di profondo vuoto. Cosa mi aspettavo? Che si confessasse? Ma poi, perché mai avrei dovuto pensare ‒sperare, per lo più‒ una cosa simile?! Stupido, bastardo, idiota. 

Tolgo gli occhi da lui, alzandomi velocemente, attirando su di me il suo sguardo di pura confusione. Mi stringo di più contro la giacca nera che porto, sentendo un fruscio di vento freddo percuotere il mio corpo. 

«Che succede?» chiede, guardandomi dal basso.

«Vado a chiamare Jennie.» dico solamente, in tono atono.

Il biondo non commenta, annuendo solamente, tornando ad osservare il vuoto.

Mi volto anche io, rientrando dentro la scuola. Riesco, però, a vedere quel lampione spegnersi flebilmente, lasciando la zona illuminata solo dall'altra fonte di luce. 

Con lo sguardo basso, ritorno in palestra, incominciando a cercare la mora, senza degnare di un saluto nessun altro.

Cosa ti aspettavi, Jeon Jungkook?

[- - -]

«Hai visto Kim Taehyung?!» dico per quella che sembrerebbe essere la milionesima volta alla milionesima persona che mi risponde con la stessa milionesima risposta.

«No, mi spiace... Ma poi chi è?» scrolla le spalle il tipo, scuotendo la testa.

«Cazzo.» sibilo, allontanandomi.

Lalisa mi uccide se non lo trovo! Dove merda ti sei cacciato, ragazzino?!

«Jennie.» qualcuno da dietro richiama il mio nome e volto il corpo verso di lui.

«Jungkook.» ribatto, spostando gli occhi per tutta la sala. Non lo troverò mai così.

«Se stai cercando Taehyung, è fuori. Sta piangendo da un po'.» risponde alla mia muta domanda, indicando con un pollice la porta.

«Oh porca troia‒ Grazie, Jeon.» sospiro, alzando le mani al cielo.

«Di nulla.» detto ciò, si allontana, lasciandomi perplessa.

In questi casi, lui avrebbe di certo chiesto un riscatto o un favore, funziona così in questa scuola: hai qualcosa di mio? Bene, allora devi guadagnartelo per riaverlo. Lui è il re di questa cosa, sa sfruttare bene le sue carte ma è strano che ora...‒

Scuoto la testa. In fondo, non mi frega niente, devo solo ritrovare quello stupido amico di Lisa.

«L'ho trovato.» annuncio, quando ritrovo la mia migliora amica, agguantandola per un braccio.

«Davvero? Finalmente!» esclama, tirando un lungo sospiro di sollievo.

Usciamo dalla scuola, arrivando all'entrata e trovando Taehyung seduto di spalle sui gradini, come se non lo stessimo cercando da più di mezz'ora. 

Avanzo verso di lui, incazzata. Ora mi sente.

«Ferma, Jen.‒ la mia bionda mi tiene stretta per una mano. ‒Sta... dormendo, credo. Che carino» sorride dolcemente, avvicinandosi al suo amico e staccandosi da me, scompigliandogli i capelli.

Stringo i pugni, infossando le unghie sul palmo della mano, facendomi quasi male.

Perché ha dovuto rovinare tutto?

«Che facciamo ora?» chiede poi, voltandosi a guardarmi.

Bella, bellissima. Non c'è altro modo per descriverla. Sospiro, passandomi una mano in faccia.

«Sveglialo e basta. Voglio andarmene.» sbotto, incrociando le braccia al petto.

Lisa fa una smorfia contrariata ma non replica, scuotendolo delicatamente. Sposto gli occhi, ingelosita fino alla punta dei capelli.

«Su, Tae, sveglia. Dobbiamo tornare a casa.» ridacchia, allontanandosi. 

«Mh‒ Jungkook?» domanda, stropicciandosi gli occhi.

«Siamo Lalisa e Jennie. Muovi il culo e alzati, cazzo. Non abbiamo tempo da perdere.‒ sibilo, battendo un piede a terra. ‒Va' a chiamare le altre, tu.» dico a Lalisa

«Jennie, ma cosa‒ la interrompo.

«Ora.» lei esegue, guardandomi male e rientrando.

In silenzio, Taehyung si alza, guardandomi attentamente, come se mi stesse studiando nel profondo. Alzo un sopracciglio.

«Sai... Dovresti dirglielo.‒ sussurra, sorridendo. ‒Sareste molto bene insieme.»

«Cosa vai dicendo?» domando, spaesata.

«Sai meglio di me che intendo.» ribatte.

Non dico altro, aspettando in silenzio l'arrivo delle mie amiche, guardandolo sottecchi mentre studia il cielo con aria persa.

Cosa nascondi, Kim Taehyung?


Spazio Me:

Hello a tutti, vado di fretta e quindi mi scuso per gli (o)errori ma non ho tempo per ricontrollare eppure ci tenevo a far uscire il capitolo oggi dato che non so quando sarà il prossimo aggiornamento!

Spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto, è solo la prima parte e nell'altra vedremo anche i POV dei bangtan. Detto ciò, se il capitolo vi è piaciuto lasciate un like e commentate e alla prossima!

Bye Bye!

-siamomezzosangue.

Danger-Zone  |KookTae|Où les histoires vivent. Découvrez maintenant