«Oh‒ Scusami tanto!» esclamo quando vado a sbattere contro qualcuno.

«Tranquillo, fa nulla.» risponde una voce a me conosciuta.

Alzo gli occhi, riconoscendo Namjoon.

«Hyung!‒ lo richiamo ‒Ciao, come va?» domando.

«Ehi, Taehyung. Tutto bene, grazie.» risponde allegro.

«Bhe, ti faccio tanti auguri. Ho sentito Jimin parlare del tuo compleanno, qualche giorno fa e mi sembra corretto farteli.» gli sorrido, inclinando la testa verso destra.

«Ah- Grazie mille, non dovevi!‒ ricambia il gesto, mostrando quelle meravigliose fossette che adoro. ‒Oggi vai alla festa,si?»

«Me lo stanno chiedendo tutti.‒ ridacchio. ‒Comunque, sì. Tu sarai lì a festeggiare?»

«A quanto pare, i miei amici hanno organizzato questo per me.‒ sospira, grattandosi la nuca. ‒Fanno sempre così tanto per me, non li ripagherò mai abbastanza.»

«Suvvia, hyung! Sono certo che tu sia un amico ottimo!» gli do' un piccolo pugnetto sul braccio per enfatizzare il concetto. Namjoon ride poi mi saluta, dicendo di dover correre da sua madre.

Mi allontano, andando verso casa, accompagnato da Lalisa che mi ha aspettato all'entrata per tutto quel tempo. Parliamo di questa mega galattica festa e wow, le mie aspettative sono molto alte per quest'evento.

«Mamma, ci sei?» urlo, entrando, ma non arriva alcuna risposta.

Vado in cucina e un post-it arancione fluo spicca appiccicato sul frigo. Lo stacco e lo leggo.

"Ciao,  tesoro! Oggi faccio orario continuato, torno domattina verso le dieci o giù di lì. Mi dispiace non averti avvertito prima, ti voglio tanto bene!

-Mamma."

Sorrido e riappiccico il fogliettino sul frigo, aprendolo e trovando una ciotola piena di riso in bianco. La afferro e incomincio a mangiare, sedendomi su una sedia.

Intanto, penso a cosa poter indossare per stasera. Se è una festa così eclatante, devo mettere qualcosa di figo, chissà se troverò qualcosa, nei meandri del mio povero piccolo armadio.

Lavo il mio piatto e poso il  resto del riso in frigorifero, poi salgo di sopra e inizio i compiti tanto per passar tempo. Faccio delle pause e canticchio un po'. Ho sempre adorato cantare, tutto grazie a mio padre, la maggior parte delle mie passioni si sono sviluppate grazie a lui, come anche la fotografia.

Sospiro, stiracchiandomi e guardando l'orario. Sono appena le sei, potrei incominciare a prepararmi. Vado in bagno e mi faccio una doccia, dopo poco esco, avvolgendomi un asciugamano in vita. 

Ritorno in camera, rovistando un po' fra i miei cassetti. 

Andiamo, qualcosa ci dovrà pur essere...

Pesco dei jeans scuri skinny e una camicia dello stesso colore. Annuisco convinto. Indosso la biancheria e i vestiti, mettendo la parte superiore all'interno dei pantaloni a vita alta.

Mi guardo un po' sullo specchio lungo di mia madre, in camera sua, che ritrae tutta la mia figura per intero. Certo che sono cambiato, rispetto a com'ero qualche mese fa... Sospiro, abbassando lo sguardo sui miei piedi ricoperti solo dai calzini. 

Torno in bagno, asciugandomi per bene i capelli. Quando ho finito, leggo l'orario sull'orologio e rimango sorpreso. Sono circa le otto, sono riuscito a far tutto senza sgarrare, quale miracolo.

Scendo al piano di sotto, indossando velocemente delle scarpe e una giacca nera. Prendo le chiavi di casa e dei soldi che mamma mi ha lasciato per uscire, non sono molti ma è meglio di niente, e li infilo nelle tasche. 

Esco di casa, chiudendo la porta a chiave e avviandomi verso quella di Lisa a passo svelto. 

Quando arrivo, trovo Jisoo e Chae all'entrata che stanno per bussare.

«Hey, ragazze.» le chiamo. Loro si girano e ricambiano il saluto, la rossa molto più euforica dell'altra.

Sono vestite molto bene, devo dire. Jisoo porta una camicia larga bianca infilata dentro dei jeans alti con degli strappi sulle ginocchia, è nel suo stile, come immaginavo. Chae-young è vestita un po' più elegante, con un vestito lungo fino alle ginocchia rosa e delle scarpe con il tacco vertiginose. Entrambe, però, portano solo un leggero strato di trucco e, ovviamente, direi, sono bellissime anche così.

Bussiamo alla porta e Lalisa ci apre poco dopo, dietro di lei Jennie che ci scruta tutti dall'alto verso il basso. 

«Buonasera.» dico entrando assieme alle altre.

«Allora, ragazzi, siete carichi?» esclama Lisa, sorridendo entusiasta.

«Non vedo l'ora di essere lì!» concorda la rossa, abbracciandola.

«Siete vestite benissimo, tutte e quattro.» mi complimento con loro.

La bionda indossa un vestito rosso con delle calze al ginocchio nere, i capelli ben pettinati e le labbra color ciliegia matura mentre Jennie ha una maglietta bianca abbinata ad una gonna a jeans, di sopra indossa una giacca candida.

«Aw, grazie mille Tae!» ridacchia la bionda, scompigliandosi la frangia.

«Andiamo?» domanda Jisoo, incrociando le braccia al petto.

«No. Prima Taehyung deve spiegarci un po' di cose...‒ Jennie incomincia a guardarmi insistentemente e deglutisco. ‒Su, parla.»

«Jennie, non capisco cosa tu voglia sapere.» sospiro, abbassando lo sguardo.

«Perché Park Bogum‒ fa una smorfia quasi schifata. ‒Ti parla? Si siede accanto a te e si approccia come un amicone? Vi conoscete?» spara domande a raffica.

«Non capisco cosa abbiate tutti contro Bogum!» sbotto, aggrottando la fronte.

«Si vede che sei nuovo...» sussurra Chae-young.

«Rispondi e basta.» dice fermamente la mora.

«Va bene, va bene.‒ sbuffo sonoramente. ‒Non so perché lui mi parli, non siamo amici e non sapevo chi fosse fino a cinque giorni fa.»

La ragazza rimane a fissarmi a lungo, poi punta gli occhi su Lisa e quest'ultima le sorride, rassicurandola.

«Facciamo che ti credo...» borbotta, alzando gli occhi al soffitto.

Non dico nulla, sposto solo lo sguardo da un' altra parte. Perché non mi crede mai nessuno?!

«B-Bhe, andiamo?» chiede timidamente Lalisa.

Ci dirigiamo tutti fuori, incominciando a camminare verso la scuola. Le ragazze parlano fra loro, mentre io resto un po' più indietro. 

Forse, non dovrei più uscire con loro... Insomma, anche senza di me sembrano stare felici...

«Tae! Vieni qua, dai!» mi chiamano in coro Chae e Lisa, voltandosi.

Sorrido sinceramente, aumentando il passo e annuendo.

Arriviamo a scuola e già da fuori si sente la musica. Andiamo verso la maestosa palestra e Jennie apra la porta.

«Che la festa abbia inizio.» ci fa un occhiolino.


Spazio Me:

Oh dio santo, siamo a 300 letture mi sto sentendo male, grazie mille!

Comunquee, non so quando aggiornerò nuovamente dato che la scuola è ricominciata (T-T) e quiiindi idk. Credo presto visto che il bOoM deve arrivare ;)

Perciò, spero che questo capitolo vi sia piaciuto (ANCHE SE E' DI PASSAGGIO CHE SCHIFO PUAH), se è si, lasciate un like e commentate e alla prossima (che chissà quando sarà) :)

Bye Bye

-siamomezzosangue.

Danger-Zone  |KookTae|Where stories live. Discover now