Razziatori Notturni

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Fenrir seguì i tre lupi in silenzio, non volle continuare a ripetere più volte di percorrere una strada più sicura. Avevano scelto di passare per un luogo altamente pericoloso quanto misterioso. Lui però sapeva che se la sarebbe cavata, solo non voleva mettere a rischio Fafnir. Avanzarono con passo silenzioso vicino le prime case, vi era silenzio. Né un rumore di passi o il vento stesso disturbava quella quiete. Era tutto fin troppo calmo... ma per Fafnir andava tutto bene, servì solo a confermare il suo pensiero. Nans e Jorm tennero comunque la guardia alta, Fenrir cercava un'altra di quelle luci fluttuanti. Era il caso di evitarle a tutti i costi e lo sapeva bene.

'Basterà andare dritti ed usciremo da qui in poco tempo.' sussurrò Fafnir.

'Allora iniziamo a camminare.' disse il lupo oscuro iniziando ad andare.

Mantennero un passo lento e silenzioso. Per quanto Fafnir ritenesse che "le luci" fossero solo delle grandi lucciole, non volle comunque rischiare di disturbare qualche pericoloso abitante di quel villaggio abbandonato. Una brutta sensazione tormentava la mente di Fenrir, qualcosa che lo teneva sempre in allerta. Sentirono un rumore, si fermarono di colpo. Silenzio. Aveva capito che chiunque fosse lì li stava spiando. Fafnir incoraggiò il gruppo, Nans rallentò il passo iniziando a provare sempre più paura, quasi tremava.

'A-Alpha, credo che sarebbe il caso di tornare indietro.'

'Lo so, Nans. Ma Fafnir dice che questa é la strada più breve.' rispose Jorm.

'S-si, però... mi sento osservato.'

Fenrir si fermò di colpo 'Ed hai ragione. Non siamo soli.' guardò verso l'alto, una di quelle luci era in cima ad un tetto.

Il gruppo intero restò a guardare per capire cosa fosse. La luce cadde giù a gran velocità, si espanse e mostrò chi la emanava: era un iena dal manto nero e dalle macchie luminose, così come gli occhi e le fauci. Altre bestie simili non tardarono ad arrivare, altre cinque si unirono al loro compagno. Fenrir stava per essere lentamente circondato, persino lui fu costretto a fare un passo indietro. Nans e Jorm rimasero uniti, il mago era pronto ad alzare ogni sorta di difesa. Fafnir era l'unico meravigliato di tutto il gruppo, guardava quelle iene come se fossero la cosa più bella di sempre.

'Dunque esistono davvero...! I Razziatori Notturni non sono una leggenda!'

Fenrir ringhiò 'E ti sembra una cosa di cui essere felici?'

Le iene attaccarono, alcune spensero le proprie macchie luminose per nascondersi tra le ombre. Il lupo oscuro ne allontanò solo alcuni, il resto riuscì a ferirlo poiché impossibili da vedere. Nans difese Jorm e Fafnir con delle magie, il lupo minuto era però troppo esposto. Jorm lo prese in spalla ed ordinò al suo mago di seguirlo, abbandonarono Fenrir tra i continui richiami di Fafnir. Al lupo oscuro non importò nulla, sarebbe riuscito a cavarsela anche senza di loro. Le iene però stavano diventando anche troppe, la loro forza ed astuzia era senza dubbio superiore alle loro controparti normali. Era giunto il momento di scappare, di aprirsi un varco e seminare quelle bestie. Iniziò a correre a quattro zampe, qualunque iena si parasse davanti veniva spazzata via con una spallata o con un morso.

Si voltò a controllare se fosse riuscito a perderne qualcuno, ma la risposta fu l'esatto contrario: quelle iene aumentavano sempre di più. Decise quindi di provare a percorrere strade alternative, di saltare contro un muro e scalare fino a raggiungere il tetto. Molte iene furono in grado di seguirlo fin lassù, altre rimasero giù incapaci di salire. Fenrir ruggì a pieni polmoni, solo qualche iena si ritirò dalla lotta. Quelle bestie erano molto più coraggiose. Come dare loro torto? La superiorità numerica dava loro un forte coraggio. In lontananza vide del fuoco, quello doveva essere Nans. Riportò lo sguardo sui suoi inseguitori, subito dopo sentì un'esplosione provenire nella stessa direzione di prima. Un ruggito accompagnò il boato.

Fenrir capì che questi Razziatori Notturni avevano un Alpha nascosto da qualche parte... e che Fafnir lo aveva incrociato. Non poteva permettere che accadesse qualcosa a quel lupo. Iniziò a correre verso di loro, saltò vari tetti continuando ad essere inseguito. Meno iene riuscirono a stargli dietro, non tutte erano in grado di sorvolare la distanza tra una casa e l'altra. Raggiunse il resto del gruppo rimanendo sempre in alto, vide una iena dalle dimensioni nettamente superiori a quella degli altri. Jorm e Nans erano con le spalle al muro, dietro di loro vi era Fafnir. Fenrir si liberò del resto delle iene che lo inseguivano, le scaraventò giù dal tetto, poi ruggì sfidando l'Alpha. La iena si voltò, era senza dubbio attirata dalla sfida.

Partì subito per raggiungere il lupo oscuro. Fenrir saltò giù dal tetto ma la iena saltò verso di lui colpendolo a mezz'aria. Sfondarono la parete della casa, la iena Alpha lo morse alla spalla. Fenrir afferrò la testa del nemico con l'altra mano e graffiò la sua nuca, sentì la morsa più debole e si liberò. Caricò un pugno che sferrò dritto al suo volto, la iena fece un passo indietro e poi lo caricò con un'altra spallata. Sfondarono altre mura, questa volta Fenrir rallentò la sua carica tenendo le zampe posteriori ben salde al suolo. Con grande sforzo alzò il muso del nemico, sferrò altri pugni ed in fine lo alzò in aria. Lo tenne sopra di sé ringhiando, poi lo sbatté al suolo più volte. Per terra vi erano le macerie delle mura, Fenrir usò la iena per spazzare il suolo e ferirlo con quei frammenti.

L'Alpha scalciò il lupo oscuro al volto, si rialzò e lo assalì. Il peso improvviso fece cadere indietro Fenrir che usò le braccia per difendere le parti vitali. Aspettò il momento giusto, poi colpì col dorso della mano il volto della iena, spostò la testa di lato e lo colpì trafiggendo il suo costato con le corna. La iena lanciò un grido di dolore, si allontanò da Fenrir sanguinando. Il lupo oscuro si rialzò riprendendo fiato, corse verso la iena e la caricò prendendola in spalla. Sfondarono un altro muro uscendo dalla casa, portò una mano sulla sua testa e la tenne bassa. Caddero giù, schiacciò il cranio dell'Alpha al suolo restando in quella posizione per un paio di secondi. Si assicurò che non respirasse più. Il resto delle iene era raggruppato in un unico punto, scappò via non appena videro il proprio Alpha morto.

Nelle vicinanze vi erano Jorm e Fafnir... ma non Nans. Lui giaceva a terra dilaniato dalle iene, sbranato e martoriato. Fenrir tirò un lungo sospiro. Jorm gli si avvicinò e pianse la sua morte, Fafnir rimase lontano senza dire nulla. Per il lupo oscuro quella non era una vita per cui valeva la pena piangere, a lui importava solo della sua missione. Jorm, al contrario, era disperato.

'Che cosa dirò al branco? Cosa dirò alla sua famiglia? Nans... mi dispiace tanto...'

Di certo, Fenrir non era il più adatto a dare parole di conforto. Questo era compito di Fafnir 'La perdita di Nans é... una vera tragedia. Sia per noi, che per la nostra missione che per la sua famiglia. Le cose saranno senz'altro più difficili senza di lui. Era un ottimo mago ed un caro amico. Ma non per questo dobbiamo mollare. Nans é morto per permetterti di trovare quella cura per il tuo branco, se ci ritirassimo ora sarebbe morto in vano. Dobbiamo continuare imperterriti. Per lui, per il branco e per la sua famiglia.'

Jorm annuì, si voltò lentamente con le lacrime agli occhi e riprese il cammino insieme a Fafnir. Fenrir rimase indietro, gli ritornò in mente il Branco dell'Alba e cosa accadrebbe se dovesse morire. Chi avrebbe detto loro cosa gli é accaduto? Chi riferirà a Cynder e tutti gli altri che Fenrir, il loro Alpha, é morto oppure impazzito? La necessità di trovare una soluzione al suo problema, di tornare normale, diventava sempre più forte. Temeva di non riuscire a tornare in tempo. Voleva tornare ad essere sé stesso prima che fosse stato troppo tardi.

FENRIR - Il Re bianco [COMPLETA] Where stories live. Discover now