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Le orecchie di Nick si erano abbassate durante la sua spiegazione vacillante, e Judy aveva difficoltà a guardarlo. La passeggiata per il penitenziario è stata imbarazzante e tranquilla, dandogli molto tempo per riflettere su cosa diavolo era appena successo.

A dire la verità, anche se aveva appena detto che nessuno dei suoi amici lo capiva, neanche lui si capiva. Il fatto di camminare per la prigione e di dover incontrare suo padre gli fece abbassare la guardia.

Di solito si considerava un animale piuttosto organizzato. Sapeva quello che la gente voleva da lui, aveva imparato che era meglio, "più facile" soddisfare le aspettative degli altri piuttosto di dover essere se stesso.

Emerson, Duke, i gemelli, l'intero gruppetto della scuola, in effetti, tutti quanti gli alunni della scuola, lo avevano visto come tutti vedevano le volpi: degli esseri maligni e combina-guai che erano entrati al liceo soltanto per pura fortuna e che erano rimasti lì soltanto per prendere quel maledetto diploma per poi andarsene chissà dove.

Poi c'era Jessica. La dolce e "passiva" Jessica, per la quale Nick aveva mostrato il suo miglior comportamento, perchè quello che voleva, forse anche quello di cui aveva bisogno, era un ragazzo contento e che sapeva cavarsela nella vita.

Non era che Jessica ignorasse tutti gli stereotipi, era solo che aveva imparato a vivere con loro, o peggio, a stare bene con loro, aveva persino pianificato tutta la sua vita in modo da non "provare dolore" per colpa di quei pregiudizi. E sembrava pensare che Nick fosse come lei, ma se avesse "scavato" un po' più a fondo avrebbe trovato, sotto a quel "grande muro" che Nick si era creato in tutti questi anni, la dolce volpe sognatrice che era una volta. Quindi avrebbero potuto avere il loro lieto fine: due volpi felici che stavano bene insieme e che vivevano la loro vita con serenità e facilità.

Il che, stava cominciando a rendersene conto, era proprio quello che stava accadendo, anche se ogni felicità che aveva ottenuto fino ad'ora era stata superficiale.

Aveva pensato che fosse normale lasciarsi definire da ciò che tutti gli altri volevano definire, perché onestamente, tutti lo stavano facendo, già dalla tenera età. Quando era piccolo aveva buone possibilità di giocare a calcio, ma tutte queste furono cancellate dal fatto che se una volpe provava a giocare a qualche cosa, qualsiasi cosa, di sicuro era disposta a imbrogliare per vincere.

Tutto questo per dire che Jessica era stata la scelta più sicura e giusta. Forse Nick stando con lei non avrebbe mai ottenuto quello che voleva veramente, ma di sicuro avrebbe ottenuto ciò di cui aveva bisogno, giusto? Era abbastanza buona come idea no?

E certo, era triste vedere Jessica sperare di rivedere il Nick di una volta, ma la realtà era che se fosse mai riuscita ad abbattere quel "muro" avrebbe trovato solo un Nick stanco di tutti quegli stereotipi e pregiudizi. Ma fingere che nulla lo "colpisse" emotivamente era molto più facile e meno spaventoso che fare i conti con come tutto non fosse "ok". Inoltre, fingere ormai era la sua seconda natura dopo tutti quegli anni di esperienza.

Ciò che voleva comunque era impraticabile. Il vecchio Nick che sperava di contribuire al mondo con il bene era ormai stato "rinchiuso" dentro a quella stupida museruola tanti anni fa.

Sinceramente, Finnick era l'unico animale che avesse idea di come fosse Nick sotto tutta la sua spavalderia, e questo perché Finn, quella notte, era lì per puro caso. Vedendolo tutto accovacciato e sobbalzare per i continui singhiozzi e la museruola per terra collegò i punti così decidendo di dargli una mano, o meglio dire, una zampa e dicendogli che lo avrebbe aiutato a "mettere insieme la sua merda".

Anni di "raccolta della sua merda" con Finn avevano insegnato a Nick che la piccola volpe odiava le sue "etichette", ma non aveva trovato alcun modo di dimostrare che non era veramente così perché ormai si era trincerato così profondamente in loro fin dalla tenera età. Quindi tutto quello che poteva fare ora era essere sempre arrabbiato, soprattutto con la società, a cui dava la colpa di averlo spinto a vivere quella vita.

вσуѕ ℓιкє уσυ// 𝗓𝗈𝗈𝗍𝗈𝗉𝗂𝖺 𝖿𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇 𝗂𝗍𝖺Where stories live. Discover now