Capitolo Dodici

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《Jungkook, insegnami ad amare.》
Sbarro gli occhi, incredulo.
Sto sicuramente sognando, tutto ciò non è reale.
Oppure lo è?
Sposto le mie mani dalla vita alle tue guancie morbide, adesso coperte di lacrime.
Le tocco con un dito.
Lo guardo come se fosse coperto di polvere lunare.
《Sei tu》sussurro.
Mi guardi stranito.
《Chi dovrei essere scus-》non ti lascio finire, voglio risentire quelle parole uscire dalle tue labbra.
《Cosa vuoi da me, Jimin?》
Quello sguardo stranito e sconvolto si riappropria nuovamente dei tuoi occhi, mentre ti allontani.
Ti stringo a me.
《Cosa vuoi da me? Dimmelo ancora.》
Con voce tremante e piena d'ansia ripeti.
《Voglio che tu mi insegni ad amare.
Ad amare te, me stesso.》
Stringo gli occhi, colpito da tanta dolcezza mista a tristezza.
Appoggio la fronte alla tua, mentre ti prendo le mani.
Ti faccio adagiare sul mio letto disfatto e mi soffermo a guardarti.
È una visione spettacolare, quella di te nel mio letto.
Mi siedo di fronte a te, e con una mano incomincio ad accarezzarti il viso.
《Oh Jiminie, tu sei l'amore in persona.》
Con le dita tocco il tuo piccolo naso.
Gli occhi, affusolati.
Le labbra.
《Le tue labbra Jimin, sono la cosa più bella che io abbia mai visto.
Così piene e rosee.
È inevitabile non rimanerne affascinati.》
《Ora, non dovresti baciarmi?》
《Sì, dovrei baciarti, e non sai quanto io lo voglia. Ma tu non sei venuto da me per farti baciare, ed il mio compito adesso è insegnarti l'amore.》
Avvicino il viso ai tuoi capelli rosa ed annuso.
《Sei così dolce.》
《La prima volta che ci siamo baciati ti ho esplicitamente chiesto di scoparmi.》
《Stiamo cercando di rimediare, no?》ti sorrido.
《Quando ridi sembri un coniglietto.》
Ti guardo e sorrido ancora, sorpreso.
《Per questo mi chiamavi Bunny?》
《Sì, non ne vado fiero.》
《Io ho una lista infinita di soprannomi per te.》
《Elencamene alcuni, ti prego.》
《Mochi, Dooly, Baby Jiminie, Cotton Candy》
《Sarebbe più appropriato Botton Candy》
Non resisto e scoppio a ridere.
《Se ridi così però non è giusto.》
《Cosa, Baby Jiminie?》
《No, non lo dirò.》
《No, Jimin, sincerità prima di tutto.
Ad esempio, con questo broncio assomigli proprio ad un bimbo, sei così carino.》
Arrossisci e gonfi le guancie.
《Volevo dirti, che seitroppobellomentreridievorreitantobaciarti.》
《Oddio, non ho capito niente》
《NON LO DIRÒ UNA SECONDA VOLTA》
《Ah sì? Va bene allora.》
Ti prendo per i fianchi e ti faccio distendere sotto di me, mentre di faccio il solletico.
《No ti prego, non re-respiro, chiedo venia》
Dopo due minuti di sano solletico, ti lascio riprendere fiato.
《Sei cattivo》
Sbadigli.
《Bene Cotton Candy, è arrivato il momento di fare la nanna.》
《No, non voglio dormire.》
Corrugo la fronte, non capisco.
《Perché no?》
《Continuerai anche domani ad insegnarmi ad amare?》dici, mentre le tue guancie si colorano di un' tenue color pesca.
《Continuerò ad insegnarti ad amare fin quando non ti stancherai di me.》
《Spero per tutta la vita, allora.》
Ti avvicino a me, mentre con una mano ti accarezzo i morbidi capelli.
Il mio cuore continua la sua corsa frenetica.
Ci mettiamo entrambi sotto le coperte, che profumano di cocco e questa volta d'amore.

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