Chapter 22 - I rischi del mestiere

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Clary's POV

Il vento gelido del crepuscolo scompigliò i capelli rosso fuoco di Clary, il peso che le attanagliava il petto non l'aveva lasciata un secondo per tutto il viaggio dall'accampamento.

Il grande spiazzo erboso circondato da maestosi pini era abbastanza lontano dalla navicella per poter compiere l'operazione indisturbati, senza doversi preoccupare di eventuali ficcanaso.

Regnava un silenzio di tomba tra i ragazzi, Jace le teneva la mano e di tanto in tanto le rivolgeva un rassicurante sorriso, Clarke era poco più distante, non aveva parlato per tutto il viaggio, ma Clary vedeva nei suoi occhi un'emozione, la speranza di ritrovare Bellamy.

Ed era proprio il desiderio di aiutare Clarke a ritrovare l'amore della sua vita, unito al profondo odio verso suo fratello, che aveva fatto accettare a Clary l'idea di creare una runa che permettesse una transizione dei suoi poteri angelici ai tre strumenti creati da Magnus...ma nessuno dei presenti era al corrente del possibile "effetto collaterale" che avrebbe potuto colpire Clary...ovvero la sua morte.

La ragazza aveva richiesto a Magnus di omettere quel "dettaglio" nel momento in cui avrebbe parlato delloperazione al resto del gruppo, per evitare che qualcuno tentasse di fermarla e nonostante in un primo momento la possibilità di morire non l'avesse turbata granché, adesso solo l'idea la terrorizzava più di qualsiasi altra cosa.

Tentò di scacciare momentaneamente quel pensiero concentrandosi su chi la circondava.

Octavia aveva le braccia incrociate al petto per il freddo e sul viso la stessa espressione seria e impassibile che Clary le aveva visto nei passati nove giorni, la minore dei Blake non aveva ancora versato una sola lacrima per suo fratello, almeno non in pubblico.

Il poco tempo che Clary aveva passato con la ragazza le era bastato per capire che la sorella di Bellamy non amava mostrare le proprie emozioni e preferiva nasconderle dietro una facciata di marmo, questo comportamento le ricordava molto l'Alec che aveva conosciuto quella sera al Pandemonium, il ragazzo scontroso e sarcastico che odiava parlare dei propri sentimenti, quello che le aveva ripetuto mille volte che lei non faceva parte del loro mondo, quel ragazzo che rispettava sempre la legge e che avrebbe fatto di tutto per la sua famiglia.

Clary girò la testa fino a vedere Alec e per quanto si sforzasse in lui non scorgeva più quella persona, quando Clary lo guardava vedeva il ragazzo che aveva seguito il proprio cuore quel giorno all'istituto scegliendo Magnus invece di un matrimonio di convenienza, vedeva il parabatai di Jace che l'aveva consolata quando questo se ne era andato con ValentineAlec era veramente cambiato dalla prima volta che si erano incontrati, perché aveva trovato qualcuno che lo amava veramente per come era.

Spostò lo sguardo sul suo migliore amico, poteva essere l'ultima volta che vedeva tutti i presenti e voleva approfittare di quel momento, Simon era sempre stato un fratello per lei, da bambini lui era la sua ancora, la persona a cui si appoggiava quando stava male, non c'era stato un momento in cui lui l'avesse abbandonata neanche quando a diciotto anni Clary aveva scoperto di essere una shadowhunter, Simon non aveva smesso di volergli bene neanche quando era diventato un vampiro per colpa sua, lui c'era sempre stato per lei e Clary era fermamente convinta di non meritarsi una tale fortuna.

Accanto a Simon c'era Isabelle loro due avevano legato sin da subito, aiutandosi sempre a vicenda e per questo erano diventate parabatai...Clary sperava solo che nel caso lei fosse morta durante la transizione, Isabelle non ne avrebbe sofferto troppo.

Si costrinse a distogliere lo sguardo dalla mora, perché le faceva troppo male il pensiero di non rivederla più, e vide Magnus...lo stregone che la chiamava "biscottino" e che l'aveva vista crescere, una persona dal cuore d'oro, nonostante le apparenze, che Clary non avrebbe voluto perdere.

La rossa scelse di non guardare Jace, perché sapeva che altrimenti non sarebbe riuscita controllare le sue emozioni e sapeva anche che la sua morte avrebbe ferito più di tutti il biondo, dopo tutto quello che avevano passato per ritrovarsi, rischiavano di perdersi di nuovo.

Alzò gli occhi al cielo e trattenendo a stento le lacrime pregò l'angelo Raziel di non costringerla ad abbandonare la sua famiglia.

- Dobbiamo procedere prima che faccia buio, Clary sei pronta? – disse Magnus con tono di voce calmo mentre le porgeva una coppa identica a quella mortale.

La rossa annuì debolmente e strinse forte il manico della coppa mentre chiudeva gli occhi attentando qualcosa che non tardò ad arrivare.

A un tratto davanti a sé vide un intricato complesso di linee che andava a formare un simbolo sconosciuto, la mano che impugnava lo stilo cominciò a muoversi da sola, come mossa dal vento, tracciando sulla superficie della coppa scuri intrecci

Man mano che la runa prendeva vita, Clary sentiva l'energia angelica defluirle dal corpo.

La rossa ripetette la stessa operazione per la spada, ma quando staccò la punta dello stilo dalla superficie dello specchio cominciò a sentire le gambe cedere e il mondo intorno a lei iniziò a sgretolarsi, l'ultima cosa che sentì fu Isabelle chiamarla, prima di affogare nell'oscurità e cadere tra le braccia di Jace.

SPAZIO AUTRICE:

VI CHIEDO SCUSA PER NON AVER POSTATO PRIMA, MA QUESTA SETTIMANA SONO STATA POCO A CASA

VOLEVO ANCHE COMUNICARVI CHE HO DECISO DI POSTARE DUE VOLTE A SETTIMANA, OVVERO IL MARTEDI' E IL GIOVEDI' DOPO PRANZO

FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE DEL CAPITOLO COMMENTANDO

GRAZIE ANCORA PER LE LETTURE!

A MARTEDI'

~Shadowhunters|| The 100~ Nephilim e ColoniWhere stories live. Discover now