Raccontami di te

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Dopo essermi organizzato con Jacob e aver deciso dove e a che ora ci saremmo visti, decisi di spendere quegli ultimi  minuti che mi rimanevano a cercar di tenere i miei capelli sistemati, ma con scarsi risultati.
Quindi dopo quasi dieci minuti di disperati tentativi decisi di lasciar perdere, presi le chiavi e dopo aver avvisato mia madre uscii di casa per recarmi ad un piccolo bar vicino la scuola dove ci eravamo dati appuntamento.

Lo vidi da lontano e istintivamente sorrisi.
"Hey Troye, come va?"
Avrei voluto rispondere 'beh ora che sono con te bene', ma a parte il fatto che sarei stato troppo sdolcinato, poi era ovviamente inappropriato, quindi mi trattenni.
"Bene a te?"
Mentre aspettavo la sua risposta mi soffermai a guardarlo meglio per qualche secondo: aveva dei pantaloni bianchi e una felpa grigia oversize, era bellissimo anche vestito così.
"Bene, dai ordiniamo qualcosa e poi iniziamo a studiare".
E così fu, ordinammo io un cappuccino e lui un caffe nero, prendendo i libri appena ci furono serviti i nostri ordini. Prendemmo appunti e sottolineammo le cose più importanti, ma dopo circa due ore, eravamo davvero stanchi quindi decidemmo di prendere una 'piccola' pausa.

"Allora Troye, ci consociamo da poco, dimmi qualcosa di te"
Non sapevo davvero cosa dire, cosa ci poteva essere di interessante nella vita di un diciassettenne gay?
"Onestamente nella mia vita non succede nulla di entusiasmante, vivo con i miei genitori, i miei due fratelli e mia sorella. Ho tre migliori amici, amo ascoltare musica e cantare. Vita noiosa. Raccontami un po' di te invece."
"Beh mi sono trasferito da poco qui con mia madre quindi non ho molti amici, solo quelli che conosci anche tu. Dopo la scuola avvolte lavoro come fotografo o modello, ma nella mia vita punto alla fotografia."
Dopo l'ultima frase per poco non mi strozzavo, ERA UN FOTTUTO MODELLO. Okay magari ci sarei potuto arrivare, anche perché era davvero una bellezza unica.
"Visto che ti piace la musica e canti, qualche volta mi fai sentire una canzone?"
Di solito mi piaceva cantare davanti alla gente, mi faceva scivolare addosso tutte le insicurezze, ma quella volta era diverso, avevo vergogna di farmi sentire da Jacob.
"Se ci sarà l'occasione si..."
"Scrivi anche?"
Ora ero ancora più imbarazzato e potevo sentire il sangue affluire alle mie guance.
"Si, ma lo faccio raramente e nessuno le ha mia ascoltate"
"Beh, magari qualche volta me le potresti far sentire, o almeno potrei leggerle se cantarle ti mette a disagio.
"Si va bene"

Continuammo a parlare per tutto il pomeriggio di tutto quello che ci passava per la testa, e fu bellissimo. Tornato a casa dato il fatto che scoppiavo di felicità, decisi di chiamare subito Kayla.




Hi guys,
Si ho deciso di aggiornare dopo poco, perché ho appena finito di scrivere questo capitolo... E STO SCLERANDO PERCHÈ È USCITA EASIER LIVE FROM THE VAULT E SONO TIPO AJDISJXJISJ

 E STO SCLERANDO PERCHÈ È USCITA EASIER LIVE FROM THE VAULT E SONO TIPO AJDISJXJISJ

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Tralasciando lo sclero: e se scrivessi una Cashton o una Muke?

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