Capitolo 6 - Commissioni

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Al mattino i ricordi della sera prima erano sfocati, nebulosi. Non ricordava di aver raggiunto la sua stanza eppure era lì, stesa sul letto con ancora i vestiti addosso, ma a piedi nudi. Era certa però di aver sentito la presenza di sua madre, sebbene per un istante appena. Le era sembrata così concreta da poterla quasi toccare ... Si mise a sedere sul materasso, nel disperato tentativo di scuotersi dal torpore lasciatole dal sonno. Era sudata e ancora spossata. Barcollando leggermente si diresse verso il bagno e inspiegabilmente trovò la vasca piena d'acqua. Qualcuno l'aveva radunata poco prima ? Chi ? Poco importava. In quel momento desiderava solo farsi un bagno e distendersi, chi avesse reso possibile tutto ciò non le interessava. Una volta finito si sentì rinata, come nuova. La fatica del pomeriggio precedente era ormai un lontano ricordo. Lo stesso non si poteva dire degli strani comportamenti di Jeremy e Math, quelli non  li aveva certo dimenticati. Indossati i vestiti si guardò allo specchio in camera sua, concentrandosi per sembrare il più possibile calma una volta che fosse scesa di sotto. 

Sulle scale incontrò Nick, bello come il sole e soprattutto vestito. A Lexie non sfuggì il vertiginoso scollo a V  della sua maglietta bianca, che lasciava così intravedere i pettorali. 

- Buongiorno, piccola guardona ! - la salutò scompigliandole i capelli e la sorpassò. Oramai si era abituata a quelle battutine e non la irritavano più così tanto. 

Attorno all' atipico tavolo della cucina c'erano già tutti, mancava solo lei. Quel che trovò strano era che nessuno avesse ancora toccato cibo, nonostante fossero già le dieci e un quarto e quindi piuttosto tardi per i loro standard. 

- Ah, eccoti. Siedi pure, ti stavamo aspettando. - disse Jeremy, in tono inverosimilmente tranquillo. Sembrava un'altra persona. L'uomo teso dagli occhi spenti aveva lasciato nuovamente posto a quello sereno dagli occhi limpidi; di fronte a lei aveva colui che l'aveva abbracciata nella foresta ... ma quanto ancora sarebbe durato ? Si avvicinò e prese posto, tra sé e sé grata che Math fosse lontana da lei il giusto per non incrociare troppo gli sguardi. Sal le accarezzò la schiena e sorrise. Lei ricambiò con un sorrisetto di circostanza, intimidita da tutta quella gentilezza. 

- Riguardo al concerto - esordì Jeremy rivolto a Pete e Xavi, che sedevano vicini - potete andare. Ma ... se accadesse qualcosa a Lexie riterrò voi due direttamente responsabili, intesi ?

- Credo non ci sia da preoccuparsi, Jey - intervenne Sal - Sai bene che hanno tutti e due la testa sulle spalle. Anzi, tutti e tre. - aggiunse poi facendole l'occhiolino. La diplomazia era di certo un suo punto forte, di questo gli si doveva dare atto. Fin dall'inizio non le era mai parso rigido e severo come certi altri padri che aveva conosciuto negli anni. Come il padre di Hannah, una sua vecchia amica di penna di quando era alle scuole medie; era di Chicago e tra le altre cose le raccontava che il suo papà non voleva mai mandarla a casa di nessuno, amici o amiche che fossero. Niente feste di compleanno, niente pigiama party e niente compiti in gruppo. A malapena le permetteva di fare il tragitto casa-scuola e ritorno da sola, nonostante il quartiere in cui vivesse fosse assolutamente sicuro. Evidentemente aveva una paura irrazionale che qualcosa le sarebbe potuto accadere. O semplicemente era un padre padrone. Salvatore invece era il giusto compromesso tra permissività e rigidità e da quel che aveva potuto constatare il suo rapporto con Nick era quasi idilliaco per un legame padre-figlio. Sarebbero potuti essere fratelli, tanto si somigliavano ed erano vicini l'un l'altro. 

- Potremmo farci un salto anche io e Math, magari. - disse Nicholas prima di mandar giù del succo d'arancia. -

- Avete già  da fare con me e Jeremy quella sera, ricordi ? 

- Lo so, lo so. Ma potremmo sempre raggiungerli sul tardi e bere qualcosa insieme. No, Math ? - Aveva cercato lo sguardo dell'amico, ma quello non lo aveva degnato della minima attenzione e non si era espresso. 

Into the Den - LA SAGA DI STONE HALLWhere stories live. Discover now