Isabelle e brillantini

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"Wow - pensò Alec mentre attraversava la strada di fronte all'appartamento di Magnus - ho appena chiesto a Magnus Bane di uscire con me! E lui ha accettato!
Io gli piaccio! E mi ha baciato... è stato fantastico! Izzy aveva ragione, io gli piaccio!"

Alec era talmente felice da non accorgersi di avere un sorriso ebete sul volto finchè, arrivato all'Istituto, Isabelle non glielo fece notare.

"Ehy Alec, tutto ok? Perchè stai sorridendo in quel modo? Anzi, perchè stai sorridendo? No, aspetta... sei andato da Magnus?!"

"Ciao Isabelle, è bello vederti... E comunque no, non ero da Magnus."

"Hai dei brillantini tra i capelli."

Il sorriso di Alec si spense. Se Isabelle lo aveva notato, quanto ci avrebbero impiegato Jace, Robert e Maryse a capirlo?

Isabelle lo riscosse dai suoi pensieri prendendolo per un braccio e trascinandolo in camera sua.

La camera di Izzy era come al solito in disordine, con trucchi, vestiti e armi sparse ovunque. Anche se Magnus aveva sicuramente più glitter.
Ecco. Magnus.

"Izzy, senti..."

"Non dirmi niente - disse la ragazza sorridendo - sei andato da Magnus, lo hai ringraziato, gli hai chiesto di uscire e lui ha detto di sì, vero?!"

"Sì, è andata così..."

Alec si fidava di Izzy, si era sempre fidato di lei. Era solo un po' restio a raccontare i fatti suoi ad altri, tutto qui. Ma di Izzy si poteva fidare, anche più di quanto si fidava del suo parabatai.

"Gli ho chiesto di uscire - sospirò il Cacciatore - e gli ho detto che mi piace.
Lui ha detto che io piaccio al suo gatto e anche a lui e ha proposto di uscire venerdì sera. E poi ci siamo baciati. Due volte."

"Oh Alec - Izzy sembrava davvero felice per lui - il tuo primo bacio! Com'è stato?!"

"Semplicemente magnifico."

"Sono davvero felice per te! E soprattutto avevo ragione! Dovresti fidarti di più della tua sorellina. Lo dirai a Jace?"

"No, non ancora. Io..."

"Sei ancora innamorato di lui, vero?"

"Io... non lo so" ammise Alec.

Isabelle guardò il fratello: non sapeva cosa dire per aiutarlo, lei non si era mai trovata in una situazione simile.

"Dai, su col morale! Hai dato il tuo primo bacio ad una persona che ti piace e uscirete insieme! Non sei felice?"

"Sì, lo sono, ma se mamma e papà lo scoprissero..."

"Alec - lo interruppe Izzy - io non dirò niente a mamma e papà, e loro non lo scopriranno mai, a meno che tu non voglia dirglielo. Ora sorridi, perchè essere innamorati e ricambiati è una cosa bellissima. Ora io devo andare, ma dopo ne riparliamo, ok?"

"Ok. A dopo."

Izzy sorrise e uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Alec si sedette sul letto della sorella. Stava ancora pensando a Magnus, a quanto gli piacesse stare con lui. Era davvero fantastico, e probabilmente senza Isabelle e le sue teorie (dimostratesi giuste) Alec non avrebbe mai avuto il coraggio di chiedergli di uscire. Gli sembrava che fosse successo una vita fa, non quella mattina. Alec tornò con la mente a quell'istante.

***

Qualche ora prima...

Il cellulare che Alec usava come sveglia iniziò a diffondere una fastidiosa musichetta per la stanza. Lo Shadowhunter, svegliatosi di soprassalto, aveva preso il cellulare, fermato quell'orrobile musica e guardato l'ora: le 6:00.

Alec detestava alzarsi presto, ma doveva farlo.

Sbuffando, si alzò dal letto e si diresse in bagno per farsi una doccia. Poi, indossati i vestiti puliti e prese le stampelle, Alec si diresse verso l'infermeria pensando a quanto gli sarebbe piaciuto fare colazione: era martedì, il giorno dei pancake.

Ma lui non poteva mangiare perchè doveva fare ancora un paio di esami prima di essere dichiarato ufficialmente guarito.

In qualche modo, il pensiero del cibo gli risvegliò la mente, fino a quel momento ancora intorpidita.

E, come era successo ogni giorno dall'incidente con Abbadon, il primo pensiero razionale di Alec andò a Magnus, ai suoi meravigliosi occhi, alla sua voce calda e rassicurante, al suo...

"Ehi Alec! Ci sei? Terra chiama Alec!"

"Cosa vuoi Iz?"

Come al solito Isabelle Sophie Lightwood interrompeva i suoi sogni ad occhi aperti.
E l'espressione sul suo volto ad Alec non piacque per nulla.

"A cosa stavi pensando? O forse dovrei dire a chi?"

"Non sono affari tuoi" rispose Alec cercando di allontanarsi.

"Allora te lo dico io: tu stavi pensando a Magnus Bane."

"Io cosa? Oh Izzy, per favore, io non stavo pensando a lui."

"Mhhh... sarà. Ma secondo me, lui pensa molto a te."

"Cosa? E perchè dovrebbe?!"

"Beh, perchè gli piaci, mi sembra ovvio. Come è altrettanto ovvio che lui piace a te."

Alec sbuffò. Isabelle, come al solito, oltre ad interromperlo aveva anche ragione. Si avvicinò di più a lei per poter parlare a voce più bassa e le disse: "Sì, hai ragione, lui mi piace. Ma io sono certo di non piacere a lui, quindi caso chiuso."

"Io non ne sarei tanto sicura, se fossi in te. Alla festa ti stava mangiando con gli occhi."

"Ma tu non stavi sorvegliando il mondano?"

"Sì, ma non avevo occhi solo per Simon. Ho visto Magnus e il modo in cui ti guardava, non sono mica cieca. E se le mie acute osservazioni non ti bastano, ascolta cosa mi ha raccontato Jace.
Dopo la festa è tornato da Magnus e quando al citofono gli ha detto di essere uno Shadowhunter, Magnus ha subito chiesto se fossi tu ed è rimasto molto deluso nel vedere Jace. Cosa che in genere non succede, quindi dammi retta: TU gli piaci. E tanto. Lo pensa anche Jace. Lui..."

"Isabelle - gridò Clary dall'altro lato del corridoio - potresti venire qui un momento, per favore?"

Izzy sbuffò. "Vado a vedere cosa vuole, tu fila dritto dritto in infermeria. E se per caso tu decidessi di darmi retta e andare da Magnus, chiedigli di uscire. Vedrai che ti dirà di sì" disse, poi si allontanò facendogli l'occhiolino.

E Alec andò in infermeria a farsi visitare.

***

Proprio in quel momento la porta si aprì, interrompendo i pensieri di Alec.

"A proposito - disse Izzy, affacciandosi sulla porta - non hai i brillantini fra i capelli."

Come tutto ebbe inizioWhere stories live. Discover now