Il muro crolla

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"Izzy. Mia sorella. Mi ha detto che ti piacevo. Che ti piacevo, che ti piacevo!"

"Isabelle Lightwood è indubbiamente una Shadowhunter molto sveglia" pensò Magnus guardando il volto di Alec, che aveva rapidamente cambiato colore dal rosa al malva.

"Che mi piacevi, che mi piacevi?" non potè fare a meno di chiedere lo stregone.
Amava imbarazzare Alec in quel modo, era davvero bellissimo quando era imbarazzato.

Poi lo vide. Qualcosa, negli occhi di Alec, si era sgretolato alle parole di Magnus.
Lo aveva davvero ferito così tanto, per una battutina innocente?

"Scusa. - iniziò lo stregone. Ma un attimo: si stava davvero scusando?! - Abbiamo dodici anni ora? Non ricordo di aver detto niente a Isabelle..."

"L'ha detto anche Jace - lo interruppe Alec, schietto - che ti piaccio. Che quando è venuto qui e ha bussato credevi fossi io, e quando hai scoperto che era lui ci sei rimasto male. Non succede mai."

Beh, in effetti trovarsi davanti quel Jace anzichè Alec era stata una bella delusione, ma davvero non succedeva mai a nessuno?!

"No? Beh, dovrebbe."

La faccia di Alec stava lentamente tornando di un colore normale quando, sbigottito, il ragazzo farfugliò: "No. Cioè, intendo Jace, lui è... Jace."

Certo, Magnus non poteva ammettere che Jace fosse brutto, con quei capelli biondi e gli occhi d'ambra. Ma la combinazione capelli neri e occhi azzurri lo aveva sempre ammaliato e affascinato. E poi, Alec era sincero: non aveva facciate, a differenza degli altri Shadowhunters, e lo aveva ringraziato, cosa che nessun Nephilim e soprattutto nessun Lightwood avrebbe mai fatto. Senza contare che Jace sembrava avere una vera e propria calamita per i guai.

"Porta guai - iniziò Magnus - mentre tu sei completamente smaliziato. Il che è strano, per un Lightwood. Siete sempre stati una famiglia cospirante, un po' come dei Borgia da quattro soldi. Ma non ci sono bugie sul tuo viso. Tutto ciò che dici mi dà la sensazione di essere schietto."

Okay, perchè aveva appena detto tutte quelle cose - peraltro vere?! Come minimo, il Nephilim sarebbe fuggito via con una scusa qualunque per l'imbarazzo.
Di sicuro Magnus non si sarebbe mai aspettato che Alec dicesse ciò che effettivamente disse.

"Vuoi uscire con me?"

"Vedi, è questo che intendevo. Schietto."

Per Lilith, uno Shadowhunter - uno Shadowhunter - gli aveva davvero chiesto di uscire? Un discendente di Raziel, bellissimo, sincero e autentico, aveva davvero chiesto di uscire a lui, un Nascosto?! Perchè lo aveva fatto?
E perchè lo aveva fatto con quel tono, come se stesse cercando di... adeguarsi allo star chiedendo di uscire ad un uomo e non ad una donna?

"Perchè vuoi uscire con me? - gli chiese Magnus, accarezzando il Presidente Miao - Non che io non sia altamente desiderabile, ma il modo in cui me l'hai chiesto, mi è parso come se stessi cercando di... adeguarti."

"L'ho fatto - rispose Alec, più a se stesso che allo stregone - e pensavo di piacerti, quindi avresti detto di sì, e io avrei provato... nel senso, noi avremmo provato..."
Si nascose il viso angelico tra le mani
"Forse è tutto uno sbaglio."

Oh, sembrava così disperato, come se nemmeno lui sapesse ciò che stava facendo...
A Magnus ricordò tanto se stesso qualche secolo prima, quando non aveva ancora dimestichezza con ciò che era. E no, non è una bella sensazione essere diversi rispetto alla concezione di "normale" che hanno le persone e non sapere come dirlo.

"Qualcuno sa che sei gay?" chiese gentilmente Magnus.

"Clary - mormorò il Cacciatore dopo un lungo silenzio - ma è stato un incidente. E Izzy, anche se non parla mai."

Come tutto ebbe inizioWhere stories live. Discover now