17. L'anima della salvezza

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Zoe's pov.
Gli occhi di Lee erano diventati completamente neri, il volto era sbiancato e il corpo si disintegró poco a poco.
Karoline si rimise i guanti per evitare di farci fare la stessa fine del killer.
Ci fece fare un altro viaggio ombra, ci teletrasportammo di nuovo al Campo degli Asfodeli. Era una grande distesa, piena di persone in stato di trans. Da quello che mi spiegó Karoline, capii che tutte queste anime erano cosí perché non ricordavano piú la loro vita precedente, quindi stavano lí, a sorridere e a passeggiare. Alyce era una di quelle anime in "tilt", prima di essere trasferita al Campo degli Asfodeli era riuscita ad apparire in sogno ad una nuova arrivata del Campo Mezzosangue: Luna.
Era proprio davanti a noi, non faceva niente, era in piedi e fissava il vuoto. Non poteva riconoscere Karoline, perché appunto, non si ricordava di lei.
《Ok ora cosa faccio, a parte trattenere le lacrime?》disse Karoline con voce rotta.
Fu da Jacob che arrivó la frase piú bella che ci si potesse aspettare in quel momento:《limonatela》, ovviamente sono ironica. Infatti Luna gli tiró una gomitata nello stomaco mentre Thomas uno schiaffo sul collo.
In ogli caso Karoline si tolse i guanti prese il viso di Alyce fra le mani e l'abbracció. Le lacrime amare non poterono fare a meno di sgorgare.
Una luce azzurra uscí dagli occhi di Alyce e si depositó sul petto di Karoline, in prossimitá del cuore, come nelle favole. Sembrava che la maledizione fosse veramente finita con questo gesto, ma ancora non ne eravamo certi. Hardin si offrí volontario per fare da cavia. Karoline gli toccó il polso con un dito ma non successe niente, cosí lei inizió a saltellare sorridendo. Hardin la stava per abbracciare ma lei si scansó e abbracció Luna.

Karoline ci accompagnó fino all'uscita degli Inferi. Ci spiegó che voleva parlare con suo padre per poi andarsene di casa e vivere una vita nomade, non ne voleva proprio sentire di andare al Campo Mezzosangue. Ci salutó e noi ce ne andammo. Eravamo di nuovo a Central Park e c'era Argo, l'autista del Campo, che era venuto a prenderci.

Arrivammo quindi a casa, Chirone ci aspettava. Gli raccontammo tutti i dettagli della nostra avventura. A cena ci presentó tre nuovi ragazzi: Jason, Piper e Leo. Sembravano tipi normali, ma perché ancora non sapevo che sarebbero stati tre dei sette protagonisti della Seconda Grande Profezia.
Andai a dormire nella cabina di Afrodite, pronta ad iniziare la mia vita, qui, al Campo Mezzosangue.

Niente é come sembra #wattys2019Where stories live. Discover now