8. Si viaggia in aereo e nell'ombra

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Thomas' pov.
Argo ci accompagnó fino all'aeroporto "John F. Kennedy" di New York. Quel posto era un totale caos! Era pieno di gente, TROPPA GENTE. Dovevamo ancora entrare per fare i biglietti per Los Angeles quando una delle fontanelle poste all'esterno dell'edificio inizió ad illuminarsi. Sopra la fontanella comparve la faccia del mio fratellastro, Nico di Angelo.
《Hey Nico é un piacere rivederti, solo una cosa: perché diavolo c'é la tua faccia su una fontanella??》
《Thomas, questo é un messaggio Iride, basta usare un dracma d'oro per chiamare qualcuno. Comunque ho saputo del vostro viaggio e che volete prendere l'aereo》
Zoe intervenne 《si certo, non penserai mica che ci faremmo tutti quei kilometri a piedi vero?》
《No é solo che con voi c'é una figlia di Poseidone. Vi pare il caso di mettere una figlia del Dio del mare sopra un aggegio che va in cielo, territorio del Padrone del cielo, nonché Zeus, nonché persona a cui sta sul cazzo Poseidone?》
《ah》 rispondemmo in coro.
《Ma tranquilli, Nico di Angelo pensa sempre alla soluzione... Thomas basta che ti concentri sulla morte e sul luogo che vuoi raggiungere per creare un passaggio nell'ombra. Porterai con te Sole, Nuvola, lí come ti chiami... Attento peró i viaggi ombra stancano molto.》
Detto questo la sua faccia sparí dalla fontanella.
Ad un certo punto Luna inizió a gridare《SOLE, NUVOLA, LÍ COME TI CHIAMI?!》
E Zoe ed Hardin risposero ridendo《ma perché ti scaldi tanto?》
《Giá cos'é ti piace??》
Luna rispose con un semplice "per gli Dei no!"
Anche se aveva la faccia di una che stesse pensando "oddio tacete, state parlando del futuro padre dei miei figli!!" ma lasciamo perdere...
Il piano di Nico era l'unica soluzione al nostro problema. Gli altri avrebbero fatto 3 ore e trenta di aereo mentre io e Luna dovevamo invocare l'Ombra e teletrasportarci. Perfetto.

Jacob, Erik, Hardin e Zoe s'imbarcarono; io e Luna invece ci appartammo nel bagno dell'aeroporto (che detta cosí potreste pensare male, quando in veritá io stavo invocando la Morte e le Ombre seduto sulla tazza del cesso mentre Luna mi fissava. Diciamo che come avventura poteva iniziare meglio)
Poi successe tutto molto in fretta e non ricordo bene come ci riuscí, ma l'importante era questo: ci riuscí!
Ci catapultammo all'aeroporto nel quale sarebbero atterrati gli altri, anche se ci teletrasportammo in un cespuglio davanti all'uscita dell'edificio.
Mi ricordo che ci guardammo e poi il nero.
Probabilmente io e Luna restammo svenuti per qualche ora. Quando mi svegliai, mi trovai la mia amica girata di schiena che tirava fuori il coltello trasformandolo in spada. Mi chiesi il perché di quel gesto e ammetto che pensai:"cavolo mi vuole uccidere! Lo sapevo, se ne é approfittata per arrivare a Los Angeles e fare su dei soldi" ma poi mi accorsi che si lanció contro quello che sembrava un grosso ammasso di rocce con le gambe!
Mi alzai di scatto e guardai Luna sulla schiena di quel mostro che tirava fendenti su fendenti. Del liquido dorato, che doveva essere il suo sangue, sgorgava ogni tanto delle ferite. Io decisi di fare un attacco a sorpresa: presi il pugnale e mi accovacciai mentre il mostro mi dava la schiena; passai sotto le sue gambe sorprendendolo, saltai e gli pugnalai la faccia. Mica male no? Il mostro si disintegró mentre io e la mia compagna ci guardavamo increduli per aver sconfitto il nostro primo mostro.
P.s. il primo dei tanti che verranno.

Niente é come sembra #wattys2019Donde viven las historias. Descúbrelo ahora