Capitolo 12

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Namjoon era arrabbiato. Era abituato a ottenere sempre tutto quello che voleva grazie alla sua incredibile forza di volontà ma questa volta era frustrato. Aveva provato a chiamare Jen talmente tante volte che il suo cellulare completava il numero automaticamente. Quella stronza però non gli aveva mai risposto a meno che la chiamata non provenisse dall'ufficio e lui non poteva certo parlare delle sue cose private davanti agli altri colleghi. Aveva anche pensato di andare direttamente a casa sua e c'era effettivamente anche passato davanti ma aveva visto sempre tutte le imposte chiuse tanto da convincersi che non fosse proprio vero che lei non lavorasse.

Erano passate ormai quasi tre settimane e ancora non era riuscito a spiegarsi, la cosa peggiore era che non smetteva di pensarla e la voglia di vederla e di toccarla si era trasformata quasi in dolore fisico. Odiava sentirsi in quel modo, aveva imparato a non dipendere mai da nessuno e questa sensazione che lo attanagliava lo faceva sentire male come non lo era mai stato.

Qualche giorno prima era passato Jackson a salutarlo. L'unica cosa positiva di quello schifo di situazione era che si erano riavvicinati dopo secoli in cui si sentivano solo al telefono e niente di più. Si conoscevano da così tanto che non riusciva a ricordare quando fosse stato l'esatto momento in cui erano diventati amici. Avevano condiviso un sacco di cose e non avevano mai veramente litigato, giusto qualche battibecco, e mai per una donna. Quello che avevano fatto con Jen non era stata la loro prima volta, ma nessuno dei due ne era mai rimasto coinvolto fino a quel punto. Una bella scopata senza pensieri era sempre stato il loro fine ultimo e le donne che avevano incontrato erano ben felici di avere solo quello. Ripensò a tutte le volte che, da ragazzi, avevano passato interi pomeriggi ad ascoltare hip-hop stesi nei prati, fantasticando su quello che avrebbero fatto "da grandi" e la sua bocca si stese in un sorriso. La loro vita non era mai stata facile, ma insieme riuscivano ad affrontare il mondo. Crescendo poi, le loro strade si erano spesso divise ma finivano per incontrarsi di nuovo ovunque si trovassero. Era successo proprio questo anche stavolta ma la presenza di Jen stava cambiando le carte in tavola e le stava mescolando in modi a loro totalmente sconosciuti.

Namjoon si soffermò a riflettere sul loro ultimo incontro. Jackson era sempre il solito ma c'era qualcosa di particolare. Aveva avuto la sensazione che lui volesse fargli delle domande ma che stentasse a chiedere, forse per non ferirlo o per non essere troppo diretto. Il nome di lei era uscito diverse volte durante la loro conversazione e sembrava quasi che fosse casuale ma lui non ne era poi così sicuro. Aveva risposto alle sue domande con naturalezza e gli sembrava di essere stato anche piuttosto sincero, ma da qualche tempo aveva un po' di difficoltà a tenere separate le cose in cui credeva davvero da quelle su cui aveva dei seri dubbi. A volte si impuntava su alcune di quelle cose e si convinceva che fossero vere anche se i fatti indicavano esattamente il contrario. La medesima cosa era successa quando Jackson gli aveva chiesto di nuovo, a bruciapelo, se fosse innamorato di Jen. Aveva dovuto fermarsi a riflettere prima di dare una risposta e gli aveva di nuovo detto che no, non lo era, anche se a quella domanda qualcosa nel suo cervello o nel suo cuore si era fermato bruscamente per un attimo. Ma infine poi, perché mai a Jackson avrebbe dovuto importare dei suoi veri sentimenti verso di lei? E cos'era quella fitta di gelosia che aveva avvertito ogni volta che lo aveva sentito pronunciare il suo nome? Fortunatamente avevano cambiato discorso perché Namjoon cominciava a percepire una sensazione di disagio crescente.

Jackson gli aveva detto che aveva venduto il suo locale dato che un acquirente gli aveva fatto un'offerta a cui non aveva potuto rinunciare e che aveva già firmato tutti i documenti per la cessione.

Lui era rimasto totalmente meravigliato da quella notizia perché sembrava che ci tenesse a quel posto ma evidentemente non era proprio così. Poi, quando Namjoon gli aveva chiesto notizie riguardanti i suoi programmi dopo essere rimasto senza lavoro, lui era restato molto sul vago accennando ad un progetto che aveva in mente ma senza dare alcuna spiegazione precisa.

Oltre quel ponteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora